"Icebreaker" di Agnete stravince il Melodi Grand Prix e rappresenterà la Norvegia all'Eurovision 2016 a Stoccolma!
Un pezzo moderno, sostenuto da una grande voce e una grande scenografia, è sembrato da subito il più adatto nonostante la concorrenza agguerrita. Agnete ha inizato la sua carriera nel gruppo The BlackSheeps partecipando a vari concorsi per ragazzi e classificandosi al secondo posto del Melodi Grand Prix 2011. Come solista ha partecipato a vari talent show e musical in giro per il paese.
Le altre canzoni in gara stasera erano:
The Hungry Hearts featuring Lisa Dillan "Laika" un pezzo di protesta, una rivendicazione al femminile
Stage Dolls "Into the fire" rock di qualche anno fa
Stine Hole Ulla "Traces" una ballata quasi disneiana per una voce incantevole
Makeda "Stand up" omaggio alla musica americana anni 60 stile Supremes
Pegasus "Anyway" ballata rock alla Bon Jovi
Freddy Kalas "Feel da rush" dance al ritmo dei Caraibi
Laila Samuels "Afterglow" ballata dal sapore nordico accompagnata da una magnifica scenografia
Elouiz "History" carina, eurovisiva, ma sembra già sentita
Suite 16 "Anna Lee" orecchiabile, boyband perfetta per far strage di ragazzine
Mentre televoto e giurie demoscopiche esprimono le loro preferenze, spazio agli ospiti con Kate Gulbrandsen che ha riproposto il suo brano dell'Eurovision 1987 "Mitt Liv" e il duo Morland e Debrah Scarlett con la splendida "A Monster Like Me" dell'anno scorso.
Poi vengono annunciate le quattro passate alla super-finale:
Laila Samuels, Suite 16, Agnete e Freddy Kalas. Ripropongono le loro canzoni, stavolta decide solo il televoto. Superospiti prima del verdetto finale Åse Kleveland, la rappresentante norvegese all'Eurovision nel 1966, e Jahn Teigen, tre volte all'Eurovision per la Norvegia. Poi arrivano i voti da casa e "Icebreaker" fa il largo in ogni regione.
Ed anche i nostri vicini di casa hanno scelto chi li rappresenterà al 61° Eurovision Song Contest che si terrà a Stoccolma dal 10 al 14 Maggio 2016.
Infatti salirà sul palco della Globe Arena, per la Slovenia, ManuElla con la canzone "Blue and red".
ManuElla, vero nome Manuela Brečko, classe 1989, ha esordito al Misija Evrovizija nel 2013 ed è giunta quinta al Slovenska Popevka con la canzone "Zadnji ples".
"Blue and red" è stata scritta dalla stessa ManuElla e da Marjan Hvala e Leon Oblak.
La serata, presentata da Klemen Slakonja, si articola in due round di votazioni. Nel primo una giuria di esperti composta da Darja Švajger (Eurovision 1995 e 1999), Marlenna (Eurovision 2002) e Raay (Eurovision 2015), sceglierà le due canzoni che proseguiranno nel secondo dove verranno votate solamente dal televoto che ne decreterà la vincitrice.
Inizia la gara la scosciatissima Anja Baš con la sua canzone "What if", un pop contaminato da atmosfere retrò molto piacevole all'ascolto ma che scivola via un po' troppo in fretta.
Segue Žan Serčič con "Summer story", un allegro country con un po' di reggae e un po' di folk che piacerà moltissimo. Ovviamente è il favorito della serata. L'impressione generale è da villaggio vacanze.
E' la volta di Anja Kotar e il suo "Too cool", un funky soul molto coinvolgente che ricorda un po' lo stile dei Maraaya mantenendo però la propria identità. Grande performance di Anja.
Arrivano i San Di Ego con "Brez tebe", pop rock in sloveno con un buon ritornello. Purtroppo all'Eurovision questo tipo di canzone non funziona molto.
Altro gruppo in gara i D Base e "Spet živ", un rap in sloveno con un ritornello molto contagioso. Potrebbero essere la sorpresa della serata.
Proseguiamo con Regina e la sua "Alive in every way", una dance anni 90 che lascia un po' il tempo che trova. La prima dance-routine della serata.
Tocca a ManuElla con "Blue and red", una ballata in stile english che potrebbe piacere al pubblico internazionale, cambio d'abito compreso. Decisamente in gara per la vittoria.
E poi Raiven con la meravigliosa "Črno bel", all'inizio una stupenda ballata lounge in sloveno, cambio d'abito da bianco a nero, e ritmo più sostenuto per la seconda parte della canzone. Decisamente la migliore in gara. Farebbe sicuramente una grande figura a Stoccolma.
Penultima è Nuša Derenda con "Tip top", un brano molto ritmato nello stile di "Energy" con quel sound tipico deglianni 90 e delle colonne sonore di James Bond. Dance-routine anche per lei.
In fine Sebastijan Lukovnjak e "Tales of tomorrow", canzone pop folk ad ampio respiro che potrebbe incontrare i favori del pubblico locale.
Finita la presentazione delle canzoni in gara, classico recap e intervallo con i Maraaya e Lina Kuduzović, la rappresentante slovena al Junior Eurovision 2015.
Ed eccoci al primo risultato della giuria. Due delle 10 canzoni proseguiranno la gara e verranno votate esclusivamente dal televoto. Eccole:
ManuElla
Raiven
Altro ospite, Lina Kuduzović, la rappresentante slovena al Junior Eurovision 2015.
Aperto e chiuso il televoto, andrà a Stoccolma... per pochissimi televoti...
Risultato a sorpresa nella finale finlndese, i favoriti Saara Aalto e Mikael Saari arrivano rispettivamente prima e secondo al televoto ma la giuria di esperti preferisce Sandhja con la sua trascinante "Sing it away", che per una manciata di punti ha la meglio.
Di origini indiane, Sandhja ha inciso il suo primo album nel 2014.
La serata si era aperta con i Lordi, finora gli unici a conquistare l'Eurovision per la Finlandia, esattamente dieci anni fa, con "Hard Rock Hallelujah".
La gara comincia con Cristal Snow con "Love is blind", un uptempo molto orecchiabile ma che dal vivo rende meno del previsto
Stella Christine "Ain't got time for boys" un gradevole brano soul interpretato con classe
Annica Milán & Kimmo Blom "Good enough" duetto immediato e orecchiabile, ottimi interpreti e presentazione Eini "Draamaa" dance in finlandese un po' datata ma sempre piacevole Barbe–Q–Barbies "Let me out" rock al femminile Tuuli Okkonen "Don't wake me up" una ballata che esalta le doti canore dell'interprete ma non basta Saara Aalto "No fear" coreografia con neve, ballerini e cambio d'abito a sottolineare il passaggio dall'inizio dal sapore etnico al finale più ritmato Mikael Saari "On it goes" dolce e delicata, interpretata con passione, coreografata con eleganza, potrebbe far parte di un musical
Ed un altro nome viene aggiunto
al cast del 61° Eurovision Song Contest che si terrà a Stoccolma dal 10 al 14
Maggio 2016, quello dell'ungherese Freddie con la sua canzone
"Pioneer".
Freddi è appena stato decretato
vincitore della selezione nazionale "A Dal 2016" conclusasi pochi
istanti fa in diretta dagli studi della MTV di Budapest.
Freddie, vero nome Gábor Alfréd
Fehérvári, classe 1990, ha partecipato al talent show "Rising Star"
nel 2015 grazie al quale ha inciso alcuni singoli come "Neked nem
kell" e "Mary Joe".
"Pioneer" è stata
scritta daBorbála Csarnai e Zé Zzabó.
Dopo 3 quarti di finale e due
semifinali, la selezione ungherese è arrivata alla fine. Questa sera gli 8
finalisti verranno ridotti a 4 da una giuria di esperti ed il televoto ne
decreterà il vincitore.
I presentatori della serata,
Csilla Tatár e Levente Harsányi, introducono le canzoni precedute, come da
tradizione, da un filmato con una breve intervista a tutti i cantanti.
Mushu "Uncle Tom"
Chiaramente ispirata ai ritmi
statunitensi, "Uncle Tom" spazia fra il rock'n'roll e il country
rendendo la canzone molto orecchiabile e piacevole.
Parno Graszt "Már nem
szédülök"
Sicuramente la canzone più etnica
e folkloristica di quelle in gara stasera. In perfetta sintonia con il paese
che dovrebbe rappresentare anche se forse un po' troppo datata come
arrangiamento.
Olivér Berkes & Andi Tóth "Seven
seas"
Canzone soul moderna e ritmata.
Le voci dei due cantanti si amalgamano bene e il risultato è molto convincente.
Petruska "Trouble in my mind"
Uno dei favoriti, Petruska porta
in gara un folk piuttosto moderno e accattivante influenzato dall'indie pop.
Chitarre e violini la fanno da padrone.
Gergő Oláh "Győz a jó"
Atmosfere mediorientali si
fondono con i ritmi balcanici e gitani e con l'ungherese che risalta in maniera
molto forte. Sarebbe sicuramente una scelta coraggiosa.
Freddie "Pioneer"
Freddie ha vinto con il punteggio
più alto tutte le gare. E' sicuramente il favorito ma se lo merita. La voce
live è favolosa e la canzone è un bellissimo pezzo pop degno dei colleghi
internazionali più famosi. Chissà se il pubblico ungherese lo premierà?!
Kállay Saunders Band "Who we are"
Kállay, il rappresentante
ungherese del 2014 con la canzone "Running", è proprio in forma e
c'ha pure una bella canzone. Un ottimo pop con un sapore internazionale che
sicuramente potrebbe dare ancora grandi soddisfazioni questa volta sul palco
della Globe Arena di Stoccolma dopo il quinto posto del cantante a Copenaghen.
André Vásáry "Why"
Da un contro tenore ci si sarebbe
aspettato qualcosa in stile Il Volo e invece questa "Why" è un mix di
ritmi. Dal musical alla dance passando per l'orientale. La voce la tira fuori
nel finale.
Dopo una breve pausa è il momento di conoscere i 4
superfinalisti:
Freddie Gergő Oláh Kállay Saunders Band Petruska
Via con il televoto, intervallo con ospiti
fra i quali Alexander Rybak (vincitore norvegese dell'Eurovision 2009) e Boggie (Eurovision 2015), e
finalmente il nome del vincitore:
Lidia Isac ha vinto la selezione nazionale in Moldova, stasera, con la canzone "Falling stars". Una canzone che parla d'amore e che "ti augura di vedere i tuoi sogni realizzati". Ha ottenuto otto voti dalla giuria qualificata e dodici dal televoto. Il risultato unificato l'ha quindi dichiarata vincitrice.
Ascoltiamola:
Tre
ore di programma sono state occupate, per una parte importante, dal
concerto di Pasha Parfeny (già rappresentante nel 2012 con la canzone
Lautar), tenuto alla fine della selezione e della votazione del
rappresentante moldavo all'Eurovision del 2016.
Sono
stati sedici i partecipanti che si sono disputati il titolo, e tra di
loro, molte canzoni folkloristiche o con assonanze di flauti e ottoni,
che ricordano le musiche tradizionali balcaniche, oltre a qualche bella
canzone di classe, blues o lirica.
E' appena terminato il programma "Eurovision - You decide!", selezione nazionale per il Regno Unito, e il pubblico ha deciso: saranno Joe & Jake, con "You're not alone", a rappresentare il Regno Unito a Stoccolma.
Ed ecco la cronaca della serata che si è svolta direttamente dallo O2 Forum Kentish Town. La presentatrice Mel Giedroyc non perde certo tempo, e inizia la trasmissione presentando i sei contendenti. Subito dopo, ricorda Sir Terry Wogan, lo storico commentatore che ci ha lasciati poco tempo fa, e presenta Katrina, vincitrice nel 1997 e membro del panel, che non avrà comunque peso nella decisione finale.
E' poi la volta dell'ospite Måns Zelmerlöw, che ripete la sua performance di "Heroes" con tanto di pupazzetti. Dopo la canzone, Mel gli chiede che consiglio possa dare agli artisti e agli spettatori. Måns risponde che la cosa principale per gli artisti è divertirsi e crederci davvero, mentre il pubblico dovrebbe scegliere una canzone che catturi immediatamente l'attenzione.
La gara inizia con un duo uomo/donna, i Dulcima che cantano "When you go". Lei suona il violino, lui il banjo, hanno quattro musicisti di accompagnamento e sono vestiti con uno stile originale e un poco grunge. Il pezzo è quasi country, ritmato e orecchiabile. Lui ha una voce chiara e melodiosa, lei è più incline a virtuosismi. Certamente un numero trascinante.
Prosegue Matthew James con "A better man". Si cambia completamente atmosfera: questo è un lento, un brano intimista dall'arrangiamento raffinato. La scena è sul blu, e dello stesso colore si accende il grande cuore "tono su tono" sullo sfondo. Non mancano i musicisti di accompagnamento, e il tutto suggerisce un caldo piano bar e un incontro romantico.
Ancora un duo, ma stavolta si tratta di due donne: le Darline, con "Until tomorrow". Semplice performance con due chitarre, semplice canzone che, in qualche modo, suona già sentita. Lo stile è più simile a quello del primo brano che abbiamo ascoltato, ritmato e perfetto per battere le mani a tempo. Voci un poco acerbe, ma intonate e gradevoli.
Karl William Lund è un cantautore, e ci presenta "Miracle". E' un buon midtempo, che però non sembra mai prendere veramente il volo. Anche questa scena è blu, con il cantante al centro, fermo davanti al microfono, circondato dai coristi. Non esattamente un classico numero eurovisivo, ma a volte scegliere qualcosa di diverso può essere salutare.
E' il turno di Bianca, con "Shine a little light". Bella in rosso, anche lei accompagnata da musicisti e coriste, ci presenta un ritmo moderato che si apre nel ritornello, con un arrangiamento arioso che cattura l'attenzione e resta in testa facilmente. Una power ballad che entusiasma il panel: resta da vedere quale sarà il giudizio del pubblico.
Ultima canzone, "You're not alone" del duo maschile Joe & Jake. Sono due ragazzi molto giovani che potrebbero ottenere diversi consensi, e si esibiscono, curiosamente, accompagnati da due batterie. Il pezzo è un midtempo molto convincente, del quale piace il buon arrangiamento e il ritmo accentuato nel ritornello.
Mentre il pubblico a casa vota, viene mostrato un filmato riguardante i vincitori più recenti dell'Eurovision Song Contest. Così, tanto per dare un buon suggerimento! Infine, restando in tema di vittorie, Katrina esegue la sua "Love shine a light". Segue un ricordo di Sir Terry Wogan, con un collage dei suoi migliori commenti. Ancora, alcune immagini dal gala dello scorso anno, condotto da Graham Norton e Petra Mede, con molti vincitori eurovisivi degli anni passati.
Infine, una proclamazione veloce e senza fronzoli: Joe & Jake sono i vincitori.
Domenica 28 Febbraio alle 20:25
la Lettonia sceglierà il proprio rappresentante al 61° Eurovision Song Contest
che si terrà a Stoccolma dal 10 al 14 Maggio 2016.
In diretta dagli studi della LTV di Riga, quattro canzoni
si sfideranno al televoto dopo una serie di semifinali che hanno scremato le 20
canzoni iniziali in concorso.
"Supernova", questo il nome della selezione, sarà presentata da Ketija
Šenberga e Toms Grevinš.
Ecco i cantanti in gara e le loro
canzoni:
Justs "Heartbeat"
Justs inizia a cantare nelle
strade di Riga e di altre capitali europee. Ha prestato la sua voce per vari
progetti musicali e debuttada solista
con questa canzone scritta per lui da Aminata Savadogo, la rappresentante
lettone del 2015 classificatasi al sesto posto a Vienna.
Catalepsia "Damnation"
I Catalepsia, fondati in ambito
scolastico da Erwin Franz nel 2005, sono una band metal che hainciso il primo album "World of
cliché" nel 2015.
MyRadiantU "We will be stars"
Capitanati da Janis Driksna, il
gruppo ha già partecipato alla selezione lettone nel 2014 con la canzone
"Going all the way".
Marta Ritova "Not from this world"
Marta ha iniziato a cantare in
vari cori locali ed ha partecipato a molti concorsi canori. Nel 2013 ha inciso
il suo primo album "Mainiet vardus" e si è classificata seconda alla selezione nazionale con in brano "I am who I am".
Ieri sera si è conclusa anche la seconda
semifinale del "O Meledie Pentru Europa", la selezione moldava per scegliere chi difenderà i
colori della nazione al 61° Eurovision Song Contest che si terrà a Stoccolma
dal 10 al 14 Maggio 2016.
Sabato 27 Febbraio alle 18:40
dagli studi della TRM TV a Chisinau, Olivia Furtună e Sergiu Bezniţchi
presenteranno le 16 qualificate alla finale che verranno giudicate dal televoto
e da una giuria di esperti.
Ascoltiamo le canzoni in gara:
Maxim Zavidia "La la
love"
Valeria Paşa "Save
love"
Doiniţa Gherman "Irresistible"
DoReDos "Funnyfolk"
Viola "In the name of love"
Valentin Uzun "Mine"
Che–MD "Vodă e cu noi"
Emilia Russu "I am not the same"
Rodica
& Ivan Aculov "Stop lying"
Lidia Isac
"Falling stars"
Christina
Pintilie & Alex Calancea Band "Picture of love"
Max Fall
featuring Dan Vozniuc & Malloy "game over"
Ed anche la Germania ha scelto! Si è appena concluso il programma "Unser Lied für Stockholm", che ha incoronato Jamie-Lee Kriewitz come vera e propria reginetta della canzone tedesca, visto che, dopo avere vinto "The Voice of Germany", rappresenterà anche il suo Paese a Stoccolma.
Qui di seguito, la cronaca di come si è svolta la serata.
Alle 20,15, puntuale come un orologio svizzero, la trasmissione inizia con la presentatrice Barbara Schöneberger impegnata in una parodia-medley di canzoni eurovisive tedesche dedicate all'Eurovision Song Contest e alla finale di stasera. Un po' polemicamente, l'unica non eurovisiva, e la prima a essere eseguita, è "Dieser Weg" di Xavier Naidoo...
Dopo una breve videostoria dell'Eurovision Song Contest, naturalmente con particolare riferimento alle partecipazioni tedesche, inzia la gara con Ella Endlich con "Adrenalin", una canzone che parla, come lei stessa dice, di libertà e avventura. Dal battito di mani a tempo del pubblico si capisce subito che si tratta di una delle favorite. E' una canzone allegra, un tipico esempio di schlager che, come ha sottolineato la presentatrice, è tornato molto di moda con il successo di Helene Fischer. Il vestito della cantante è forse troppo "adulto", malgrado la gonna cortissima, i quattro ballerini si muovono lenti e il tutto risulta forse un tantino datato, ma è da apprezzare il testo in tedesco.
Ecco poi le Joco con la loro "Full moon". Si tratta di una coppia di sorelle che suonano tastiere e percussioni, e cantano in inglese. La scena è blu, con una grande luna piena in mezzo a loro e uno sfondo di stelle. Niente balletti: il tutto è già molto suggestivo. La loro canzone è un midtempo molto affascinante ma poco orecchiabile, un brano di classe, una vera e propria mina vagante che potrebbe stupire e catturare, ma anche essere relegata a fondo classifica. Lo spettatore si domanda se la Germania se la senta di rischiare con un brano così diverso.
I terzi a esibirsi sono i Gregorian, il gruppo sul quale si concentra la più alta attenzione da parte del pubblico e dei fans. Per la loro "Masters of chant" tuniche, torce e fuochi accesi tutto intorno al palcoscenico. E' un incrocio fra pop e canto gregoriano, un brano epico ma allo stesso tempo orecchiabile, che ci riporta in uno scenario degno de "Il nome della rosa", ed entusiasma il pubblico. Il pensiero di chi guarda è che questa canzone così particolare potrebbe essere davvero il brano migliore per colpire il pubblico eurovisivo, a Stoccolma.
Sale poi sul palco il gruppo Woods of Birman. Il frontman sembra uscito da "Grease", ma "Lift me up (from the undergroud)" ha piuttosto uno spiccato sapore anni ottanta. La canzone è ballabile senza essere troppo lineare. Trattandosi di un gruppo, l'unico abbellimento scenico sono alcune parole luminose che appaiono di tanto in tanto sullo sfondo. Un buon numero, che avrebbe le sue buone possibilità.
I prossimi a esibirsi sono i Luxuslärm, che hanno già alle spalle un Bundesvision Song Contest (nel 2012 si classificarono quarti). La bionda frontwoman Jinny ha una voce chiara e delicata, ma anche potente quanto basta. La canzone, in tedesco, si intitola "Solange Liebe in mir wohnt", ed è un brano ritmato e allegro, anche questo appartenente al genere schlager, di quelli che si ascoltano volentieri in auto, durante una gita estiva. Il pubblico gradisce. Nel finale, sullo sfondo appare un enorme cuore cangiante dal rosso al viola.
Un intervallo con una breve videostoria dei successi eurovisivi svedesi e del Melodifestivalen, e si riprende la gara con i Keøma, un duo uomo-donna che definisce il proprio stile "night drive pop". "Protected" è un brano lento e interessante, vagamente new age, che viene opportunamente presentato in un contesto blu, con immagini di mare calmo sullo sfondo. La cantante è in lungo color oro, mentre il suo partner e i musicisti che li accompagnano rimangono in ombra. Suggestivo.
Un'ovazione dei fans introduce gli Avantasia, una vera e propria rockband di quelle che riempiono gli stadi. Infatti, il gioco di luci e fumi sul palco è da concerto, e l'uniforme del frontman cita "Sgt. Pepper's". "Mystery of a blood red rose" è il brano più deciso della serata, ma non trascura l'orecchiabilità: un pop rock trasversale, di quelli che catturano ogni tipo di pubblico. Come giustamente dice il commentatore, riecheggia lo stile di Bon Jovi.
"Nur ein Lied", la canzone di Alex Diehl, parla degli attacchi terroristici del 13 Novembre 2015 a Parigi. Pubblicata su Facebook ha avuto più di 3 milioni e mezzo di visualizzazioni in 48 ore. Alex la canta imbracciando la chitarra, con l'accompagnamento di un pianoforte, e, sullo sfondo, il testo è proiettato in francese, tedesco e inglese. E' un genere cantautorale che a prima vista sembra non molto eurovisivo, ma potrebbe riscuotere favori per l'argomento e la delicatezza nel trattarlo.
Il brano "Ghost" di Jamie-Lee Kriewitz l'ha già portata alla vittoria di "The voice of Germany": adesso tenta la fortuna nella finale nazionale. Anche qui abbiamo una luna piena sullo sfondo, alberi e coriste, in una specie di foresta tenebrosa, circondano Jamie-Lee, vestita in stile manga. Il brano è un bel midtempo, malinconico e "dark" al punto giusto.
L'ultima partecipante è Laura Pinski, con una canzone di Ralph Siegel, "Under the sun we are one". Lo stile di Siegel è chiaro fin dall'introduzione, che parte come "Lied für einen Freund", e resta evidente durante tutta la canzone. Laura indossa un vestito dalla gonna enorme e luminosa stile "Polina Gagarina a Vienna", che si trasfigura in un coloratissimo fiore: è l'unico elemento scenico, ma basta da solo a stupire. Brano super-orecchiabile, dall'incedere trionfale, con rallentamento nel finale.
Terminata l'esecuzione delle dieci canzoni, inizia la votazione: prima di tutto per stabilire quali saranno le tre che si affronteranno nella volata finale. Per aiutare i votanti, innanzitutto viene presentato un recap dei brani in gara. Dopo di che abbiamo ancora un filmato che presenta i vari interval act eurovisivi succedutisi nel corso degli anni. Segue una breve intervista al più "anziano" e al più "giovane" fra gli autori: Ralph Siegel e Thomas Burchia.
Viene poi data un'occhiata a "cosa fanno gli altri", cioè quali canzoni sono già state scelte per Stoccolma dagli altri Paesi. Infine, arriva l'annuncio dei tre finalisti: Avantasia, Alex Diehl e Jamie-Lee Kriewitz. I tre eseguono nuovamente le loro canzoni.
Gli ospiti, che si esibiscono dopo le tre ripetizioni, sono i The Common Linnets, che cantano "Calm after the storm". Dopo di che a loro si unisce il complesso country The BossHoss per una cover di "Jolene" di Dolly Parton.
E infine la decisione: al terzo posto si classificano gli Avantasia, al secondo Alex Diehl e al primo Jamie-Lee Kriewitz.
Abbiamo avuto il piacere di incontrare Francesca Michielin, la nostra rappresentante all'Eurovision 2016, durante una tappa del suo "Di20areInstore" alla Feltrinelli Red di Firenze.
Dopo la sua esibizione al piano e le lunga fila del firmacopie, ci ha rilasciato questa breve intervista dove si percepisce tutto il suo entusiasmo per l'avventura che l'attende a maggio.
Non ha ancora deciso cosa canterà a Stoccolma ma ci dà qualche indizio utile, ascoltiamola:
Oggi Francesca compie 21 anni: noi di OGAE Italy, nel ringraziarla per la disponibilità e la gentilezza, le facciamo i nostri più calorosi auguri e dedichiamo a tutti voi questo estratto del suo mini-concerto nel quale interpreta "Nessun Grado Di Separazione":
Per la presentazione della
prossima finale nazionale abbiamo il piacere di ospitare un esperto di musica
slovena, il nostro amico Marco Mosca che ci introdurrà la serata.
Sabato 27 febbraio alle 20:00, uno dei “Big
Saturdays” ricchi di appuntamenti sulla strada che porta a Stoccolma,
scopriremo quale sarà la canzone che cercherà di portare, per la terza volta
consecutiva, la Slovenia in finale al 61° Eurovision Song Contest che si terrà
dal 10 al 14 Maggio 2016.
Dopo due anni segnati
dalla fondamentale e fortunata presenza di Raay, compositore dei brani
presentati nel 2014 e nel 2015, sia all’ESC che al JESC, toccherà ad altri
autori ed artisti cercare di raccoglierne l’eredità.
Dieci i candidati (per
la presentazione si veda l’articolo qui), di cui ben sette con brani in
inglese. Solo Raiven e le due band, San Di EGO e D Base, canteranno in sloveno.
Le uniche “vecchie conoscenze”, Nuša
Derenda (Eurovision 2001) e Regina (Eurovision 1996), entrambe protagoniste di
una lunga e luminosa carriera, sembrano avere le carte in regola per tentare
di conquistare di nuovo il diritto di rappresentare il loro paese, in un anno
già segnato da numerosi ritorni. Nuša,
tra l'altro, sabato 20 si è piazzata seconda a Slovenska Popevka alle spalle di
un altro nome noto agli eurofans, Eva Boto (Eurovision 2012). A fine pagina le
loro esibizioni.
Ma ecco gli sfidanti:
Anja Baš "What if"
Anja Kotar "Too cool"
D Base "Spet živ"
ManuElla "Blue and red"
Nuša Derenda "Tip top"
Raiven "Črno bel"
Regina "Alive in every way"
San Di Ego "Brez tebe"
Sebastijan Lukovnjak "Tales of
tomorrow"
Žan Serčič "Summer story"
Al momento le canzoni non sono
ancora state pubblicate nella loro durata integrale. È disponibile soltanto
un'anteprima messa a disposizione dalla tv slovena.
Ma ognuno coltiva
speranze, visto che quasi tutto sarà nelle mani della giuria che, come
consuetudine nelle ultime edizioni, sceglierà direttamente i due superfinalisti
da sottoporre al giudizio del pubblico attraverso il televoto.
L’imprevedibilità regnerà perciò sovrana fino all’ultimo.
Durante lo spettacolo
e nell’attesa dei risultati, ad allietare gli sloveni sarà il presentatore
Klemen Slakonja (foto), attesissimo, già alla guida della selezione nel 2011 e nel
2012, che promette imitazioni e reinterprezioni (qui a Ema 2011 con
Severina la rappresentante croata all'Eurovision 2006).Ospiti i Maraaya, Lina
Kuduzović e, forse, qualche nome a sorpresa.
Ecco le due esibizioni di Eva Boto e Nuša Derenda a Slovenska Popevka:
A Stoccolma gli iscritti OGAE (Organisation Générale des Amateurs de l'Eurovision) di tutto il mondo potranno, per la prima volta, accedere all'Euroclub, dove si esibiranno tutti gli artisti in gara e numerosi ospiti. A partire dal 15 marzo gli iscritti potranno registrarsi in questa pagina per poi ritirare l'accredito sul posto.
Una decisione tanto attesa e ufficializzata stamani dalla tv svedese, la SVT, che sta preparando un'accoglienza unica per i fan.
Oltre all'Euroclub, nella stessa struttura di fronte a Palazzo Reale, troverà posto l'Euro Fan Café, la cui gestione sarà a cura dei nostri "colleghi" di OGAE Sweden.
E a pochi metri di distanza, al centro dell'Eurovision Village, sorgerà una piattaforma panoramica alta 81 metri, dal quale si potrà godere di una vista unica sulla città.
Insomma non ci resta che aspettare maggio e partire!
Si susseguono gli annunci in vista di Stoccolma 2016: stamani è la volta della Croazia, che dopo due anni di assenza tornerà all'Eurovision Song Contest con Nina Kraljić, scelta internamente dalla tv croata HRT.
Nina Kraljić ha vinto The Voice of Croatia un anno fa con una percentuale altissima di voti, e sempre l'anno scorso ha ricevuto tre nomination per i premi Porin, i più importanti riconoscimenti musicali del suo paese, il suo nome circolava già da tempo ma è stato ufficializzato solo adesso.
La canzone con cui salirà sul palco della Globe Arena sarà presentata il 9 marzo, qui ascoltiamola nella cover di "Wicked Game" di Chris Isaak presentata a The Voice:
Ed anche la finale nazionale ungherese "A dal
2016" è arrivata all'ultima puntata. Dopo una serie di quarti di finale e
semifinali, il pubblico ungherese è pronto per decidere chi sarà il proprio
rappresentante al 61° Eurovision Song Contest che si terrà a Stoccolma dal 10
al 14 Maggio 2016.
Presentata da Csilla Tatár e
Levente Harsányi dallo studio MTV di Budapest, la gara prevede un ulteriore
selezione delle canzoni. Infatti da 8, una giuria di esperti ne sceglierà 4 che
andranno al televoto.
Ecco le 8 semifinaliste:
Freddie "Pioneer"
Freddie ha partecipato al talent
show "Rising Star" nel 2015 grazie al quale ha inciso alcuni singoli.
André Vásáry "Why"
André, contro tenore, si fa
notare nella trasmissione "Hungary's got talent" nel 2009. Da allora
ha inciso molti album premiati anche con il disco d'oro. Fa concerti in
Francia, Romania, Slovacchia e in molti altri paesi europei.
Parno Graszt "Már nem
szédülök"
Parno Graszt è un gruppo di
origine zingara fondato nel 1987. Ha inciso 4 album ed è formato da una media
di 10 membri.
Olivér Berkes & Andi Tóth "Seven
seas"
Olivér, prima di dedicarsi alla
musica, ha fatto parte della nazionale ungherese di atletica leggera. Nel 2013
ha preso parte al talent show "The Voice". Andi ha vinto l'edizione
2015 del talent show "X Factor" ed ha inciso il suo primo EP.
Gergő Oláh "Győz a jó"
Gergő, di origini Rom, ha vinto
il talent show "X Factor" nel 2013. Ha partecipato alla selezione
ungherese nel 2015.
Kállay Saunders Band "Who we are"
Kállay non ha bisogno di
presentazioni. Ha già partecipato all'Eurovision nel 2014 raggiungendo un
ottimo 5° posto con la canzone "Running". E' molto popolare nel suo
paese e si ripropone con tutta la sua band.
Mushu "Uncle Tom"
Mushu è una band formata da tre
giovanissimi che prende il nome dal cantante di colore Mushu Israel che ha
partecipato al talent show "Rising Star" nel 2014.
Petruska "Trouble in my mind"
Petruska ha iniziato la sua
carriera nel 2010 vincendo alcuni concorsi canori. Nel 2014 ha inciso il suo
primo album.
Riuscirà Kállay Saunders a
ritornare all'Eurovision? O il pubblico ungherese preferirà i nuovi
favoritiGergö Oláh, Petruska e
Freddie?
Un po' a sorpresa, dopo anni di
selezione interna, il Regno Unito ritornerà a scegliere il proprio
rappresentante per il 61° Eurovision Song Contest, che si terrà a Stoccolma dal
10 al 14 Maggio 2016, con una gara in tv.
"Eurovision: you
decide!", questo il titolo, andrà in onda Venerdì 26 Febbraio alle 20:30
sulla BBC4 e sarà presentato dal Mel Giedroyc (foto). Il risultato sarà determinato
dal televoto dei telespettatori inglesi.
Ecco le 6 canzoni in gara:
Joe & Jake "You're not alone"
Entrambi hanno partecipato al
talent show "The Voice Of UK" nel 2015. Per la selezione inglese
hanno unito le loro forze ed hanno formato questo duo.
Bianca "Shine a little light"
Bianca è stata un membro della
girl band Parade. La loro canzone più famosa è "Louder" del 2011 con
la quale entrarono nella top 10 inglese dei singoli più venduti. Ora Bianca è
diventata una solista e la sua canzone è scritta anche dalla famosissima Leona
Lewis.
Dulcima "When you go"
Dulcima è una folk band formata
da Dulcima Showan e Tom Twyman. La vocalist fa parte anche di un altro gruppo,
i CoCO & The Butterfields.
Matthew James "A better man"
Matthew è stato il leader del
gruppo Bad Boys Inc molto famoso negli anni 90. La sua canzone è scritta anche
da autori svedesi.
Darline "Until tomorrow"
Darline è formata da Abby Inez e
Cára Beard. Hanno fatto una tournée con i The Shires.
Karl William Lund
"Miracle"
Karl è di Liverpool nonostante il
nome possa confondere le sue origini. È un modello ed ha inciso un EP.