venerdì 12 aprile 2013

Anche nella versione inglese, la crisalide diventa una farfalla!

E' disponibile da oggi su iTunes e in altri negozi di musica online "Chrysalis (You'll be flying)", la versione inglese di "Crisalide" che si avvale di un testo scritto da Jim Leary.

Un ottimo tempismo per far sì che la prima esecuzione dal vivo coincida con l'esibizione di Valentina Monetta al London Eurovision Party alla Shadow Lounge di Soho, il 21 Aprile prossimo.

Anche nella versione inglese, la canzone mantiene tutta la sua dolcezza e la sua esplosione di grinta che continuano ad affascinare i fans di tutta Europa. Ma i più puristi possono dormire sogni tranquilli: sarà la versione italiana a essere eseguita sul palco di Malmö.

E voi, quale preferite?

Da Gianluca e da Malta, un saluto tutto per noi!

Ci arriva da un nostro simpaticissimo "quasi connazionale", maltese ma di origini italiane, questo breve ma significativo videosaluto. Gianluca Bezzina si è fatto riprendere sullo sfondo delle immagini del suo video "Tomorrow", per salutare OGAE Italy, ricordarci la sua partecipazione all'ESC e mandare anche un augurio di successo a Marco Mengoni.

D'altronde, fra Italia e Malta sembra esserci un legame particolare: è stato proprio Fabrizio Faniello a farci notare che i colori della bandiera maltese sono contenuti in quella italiana! E la grande quantità di cognomi italiani fra gli abitanti della piccola isola non fa che confermare questo legame.

Un grazie a Gianluca per il suo allegro e solare saluto, a Daniel D'Anastasi per averci inviato questo video, e sicuramente ci vedremo a Malmö!

giovedì 11 aprile 2013

Esma e Lozano, l'unione fa la musica


Non avevano mai lavorato insieme prima d'ora, ma il loro incontro professionale è di quelli che lasciano il segno. Esma Redžepova e Vlatko Lozanoski detto Lozano, i rappresentanti macedoni a Malmö, non passano inosservati, per la particolare composizione del duo e per la riuscita fusione di stili nel loro brano. Li abbiamo intervistati, ed ecco qui quello che ci hanno raccontato delle loro vite e del loro sodalizio artistico.

D - Salve Esma, salve Vlatko, grazie per averci dato la possibilità di farvi qualche domanda e di offrire questa intervista ai nostri lettori. Prima di tutto vogliamo congratularci con voi per essere stati scelti per rappresentare il vostro Paese all'ESC di quest'anno.
La prima impressione che si ha di voi è quella di un duo peculiare: la donna dalla lunga e prestigiosa carriera e il giovane uomo talentuoso. Due voci belle e potenti, un mix perfetto fra tradizione e suoni più moderni. Ascoltanto la vostra canzone, è incredibile quanto ciò funzioni bene. So che è la prima volta che collaborate, come è iniziato tutto?

E - La MRTV mi ha informata che ero stata scelta per l'ESC, ma la loro idea era che il loro rappresentante per quest'anno dovesse essere un duo, perciò mi hanno chiesto di scegliere un giovane cantante che ritenevo fosse il più appropriato per duettare con me. Ho scelto Vlatko perché lo considero uno dei migliori giovani cantanti che abbiamo in Macedonia.

L - E' iniziato quando la MRTV ci ha designati quali rappresentanti macedoni all'ESC di quest'anno. E' stata una notizia davvero meravigliosa. E' eccitante e un onore cantare per il proprio Paese, in un festival come l'Eurovision. Essere sul palcoscenico con Esma, la Regina della musica gitana, rende il tutto ancora più importante!

D - Una volta terminato l'impegno con l'ESC, pensate di proseguire la vostra collaborazione, magari registrando altre canzoni insieme, o pensate che le vostre carriere siano su binari troppo distinti per avere una possibilità come questa?

E - Vedremo, perché ho molte cose da terminare in questo anno. Ma il mio desiderio è fare un CD di canzoni tradizionali macedoni insieme a Vlatko. Abbiamo pubblicato una canzone, è eccellente, quindi penso che sarebbe un'ottima possibilità di regalare alla Macedonia 10-12 duetti perfetti con questo tipo di canzoni.

L - Per il momento ci dedichiamo alla nostra prima collaborazione, la canzone eurovisiva "Pred da se razdeni", e alla sua interpretazione, quindi non abbiamo avuto molto tempo per parlare di un'ulteriore collaborazione. Esma ha cantato con diversi artisti pop, quindi non penso che sia inusuale per lei avere questo tipo di cooperazione. Sa farlo molto bene, quindi non escludiamo un'ulteriore collaborazione.

D - Esma, non sei solo famosa per la tua grande voce, ma anche per il tuo grande cuore. Non hai avuto figli, ma, invece di perdere speranza come molte donne nella stessa situazione fanno, hai deciso di regalare speranza, e di adottare 47 bambini! Quanto è difficile e gratificante tutto questo?

E - Quando hai un vero desiderio di qualcosa, nulla è difficile. Amo i miei bambini, e quando si fanno le cose con amore se ne può avere solo gioia. Il più grande riconoscimento per me è la mia grande famiglia, 47 figli, 47 nuore, 128 nipoti. Non pensi che io sia la donna più ricca del mondo?

D - Sei anche stata candidata due volte al premio Nobel per la pace. Naturalmente raggiungere un traguardo del genere non è da tutti, ma sicuramente ciascuno di noi può fare qualcosa per portare un poco di pace nella sua vita di ogni giorno. Secondo te, perché la pace sembra essere così difficile da ottenere nelle nostre vite?

E - Perché dalla nostra vita di ogni giorno ci aspettiamo sempre di più. La gente combatte per la terra, per le risorse. Ma se iniziamo a porre attenzione alle piccole cose della vita, tutto potrà cambiare. Se i ricchi dividessero la ricchezza con i poveri, questi sarebbero felici e il mondo sarebbe migliore! Il mio motto è "se ne hai due, danne uno a chi ha bisogno". Se tutti seguissero questa regola, non ci sarebbe più posto per la tristezza.

D - Hai interpretato vari film e inciso album riguardanti la cultura rom, sei un membro dell'amministrazione cittadina di Skopje... Sembra che tu accolga con gioia qualsiasi opportunità positiva che la vita ti offre. Che cosa ti dà questo enorme ammontare di energia ed entusiasmo?

E - Se vuoi puoi trovare il tempo per tutto. Non è difficile organizzarsi bene. Questo tipo di attività mi rende felice e mi dà lo stimolo per essere una persona migliore.

D - Vlatko, come si sente un giovane e talentuoso cantante come te a lavorare con una grande artista come Esma? Che cosa ti dà questo scambio di vedute ed esperienze?

L - Rispetto molto Esma e la sua musica. I 55 anni che ha passato sul palcoscenico le danno tanta esperienza e sono molto felice di collaborare con un'artista come lei. Porta vibrazioni positive, e i giovani artisti possono imparare molto da lei. E' una persona e un'artista molto rispettata nel nostro Paese, e anche a livello mondiale.

D - Hai partecipato a molte gare e talent show, anche a livello internazionale, ma pensi che l'Eurovision Song Contest in qualche modo sia diverso dalle esperienze che hai fatto finora?

L - L'ESC è un grande show. Tutti quelli che in qualche modo hanno partecipato dicono che quello che si sente è energia e movimento. E' il più grande evento musicale in Europa, che viene seguito e visto da più di 100 milioni di persone nel mondo, è penso che sia questo che lo rende così importante per noi musicisti.

D - Sei noto anche per le tue belle interpretazioni di canzoni popolari macedoni. Quanto è importante per te mantenere viva la tradizione musicale del tuo Paese?

L - Amo le nostre canzoni tradizionali e le canto con amore. Penso che il folclore di un Paese sia il suo più grande tesoro. Il nostro Paese ha un folclore unico che incanta, e cantare le nosre belle canzoni è il miglior modo di preservare la nostra tradizione musicale.

D - La vostra canzone ha un suono così affascinante in lingua macedone. Nell'ESC ci sono così tanti Paesi e culture diversi, e partecipano tutti alla stessa grande festa. Può una piccola cosa quotidiana come una canzone aiutare la comprensione fra popoli diversi?

L - Certo che può. La musica è energia, indipendentemente dalla lingua che si sceglie per la canzone. Attraverso l'interpretazione puoi percepire la canzone, percepire le parole, percepire il messaggio che viene mandato.

Grazie Esma, grazie Vlatko per avere così pazientemente risposto alle nostre domande. Vi aguriamo buona fortuna all'ESC e ogni bene per le vostre carriere e vite. E un grazie di cuore ad Aleksandra Jovanovska che ha reso possibile questa intervista.

mercoledì 10 aprile 2013

Addio a Emilio Pericoli, "Uno per tutte", terzo a Londra nel 1963

Un altro protagonista della nostra storia eurovisiva ci ha lasciati ieri. Dopo breve malattia si è spento nella sua casa di Gambettola, a 85 anni, Emilio Pericoli, nostro rappresentante nel 1963 con "Uno per tutte".

La sua carriera di cantante era iniziata nel 1947 con l'orchestra del Maestro Ceragioli, mentre nel 1955 avvenne il suo debutto nel cinema con il film "Il motivo in maschera", ispirato a un quiz radiofonico di Mike Bongiorno al quale aveva partecipato come concorrente. In seguito partecipò a varie commedie musicali con la compagnia di Isa Barzizza.

Dal 1959 prese l'avvio la sua carriera discografica, che conobbe il suo periodo d'oro durante il sodalizio sanremese con Tony Renis. La loro "Quando quando quando", nel 1962, fu la vincitrice morale del Festival di Sanremo, mentre l'anno successivo per i due interpreti arrivò la vittoria vera e propria, con "Uno per tutte".

Proprio questa canzone ha rappresentato la maggior affermazione di Pericoli: fu lui a presentarla all'ESC di Londra lo stesso anno, regalando all'Italia un bellissimo terzo posto, che ancora oggi deve essere annoverato nella rosa dei migliori risultati ottenuti dal nostro Paese nella competizione. Malgrado il suo exploit e le sue precedenti esperienze recitative, Pericoli non figura però nel delizioso musicarello del 1967 che, sebbene porti il titolo di un'altra canzone ("Quando dico che ti amo"), è in pratica la trasposizione cinematografica della storia di "Uno per tutte". A interpretarlo fu Tony Renis insieme a Enzo Jannacci, Alida Chelli, Lola Falana e Annarita Spinaci.

E' del 2011 una delle sue ultime apparizioni televisive, nel programma di Carlo Conti "I migliori anni".
OGAE Italy esprime alla famiglia e agli amici di Emilio Pericoli le proprie più sentite condoglianze.

martedì 9 aprile 2013

Parolieri, cantanti? ByeAlex vi cerca!


Siete parolieri, cantanti? Vi dilettate semplicemente a tradurre in italiano i testi delle canzoni, ovviamente rispettando la metrica e il senso generale delle parole, e a cantarli? Avete la possibilità di girare un semplice video amatoriale? Sì? Allora partecipate alla campagna internazionale per "Kedvesem"!

Si tratta di un'iniziativa pensata per diffondere in tutto il mondo il messaggio della canzone, che, come sappiamo, ByeAlex canterà in ungherese all'ESC. Ispirandosi al fatto che già molti fans hanno provato a tradurne il testo nella propria lingua, creandone la loro versione personale, ByeAlex ha lanciato questa "video campagna" nella quale si invitano i fans di tutto il mondo, appunto, a tradurre il testo di "Kedvesem" nella propria lingua e a girare un video nel quale interpretino la canzone, o magari la facciano interpretare da qualche amico più intonato, se proprio non se la sentono di esporsi in prima persona.

In pratica: andate a questo link http://cls.hu/keepcalmandbyealex/download/ByeAlex_One4Me_lyrics.pdf dove trovate la traduzione ufficiale in inglese di "Kedvesem", scrivete il vostro testo in italiano, girate un video in cui la cantate, o la fate cantare a un amico, o la cantate insieme, e mandatelo al sito ufficiale Facebook Eurovision Hungary https://www.facebook.com/eurovisionhungary . Non si vince niente, solo la soddisfazione di avere trasmesso a più persone possibile il messaggio della canzone tradotto nella propria lingua, e magari anche quella di avere fatto un buon lavoro!

Inoltre, a questo link http://cls.hu/keepcalmandbyealex/campaign.html potrete scaricare sia la versione svedese-ungherese che quella strumentale della canzone.

Sbizzarrite quindi la vostra creatività: c'è tempo fino al 10 Maggio!

Inarrestabile Marco, l'album è già disco d'oro


"Fatevi sotto, che vi sistemo io!" sembra dire, probabilmente rivolto ai "concorrenti" canori, il nostro Marco Mengoni nella foto qui sopra. La sicurezza, giustamente, non gli manca: e come potrebbe, visto che la sua ascesa non accenna a fermarsi? E' di oggi la notizia che l'album #PRONTOACORRERE, uscito solo il 19 Marzo, è già diventato disco d'oro, ed è prevedibilissimo che non si fermi qui.

Intanto, il singolo "L'essenziale", vincitore del Festival di Sanremo e multiplatino, resta saldo da ben 7 settimane in testa alla classifica, e il relativo video ha superato gli 11 milioni di visualizzazioni.

Disco d'oro, momento d'oro! Ma è logico pensare che si tratterà di ben più di un momento: con la voce, la grinta e il carisma di Marco, sicuramente tante altre soddisfazioni sono in arrivo.

domenica 7 aprile 2013

PeR, la beatbox band che ama Pavarotti e Jacopo Massa


Foto: Linda Rutule

Hanno elettrizzato la finale lettone con il loro brano ricco di energia e con il loro look eccentrico, e si sono guadagnati il biglietto per Malmö. Sono i PeR, uno dei gruppi più scatenati dell'Eurovision Song Contest. Abbiamo scambiato due parole con loro, e abbiamo scoperto due ragazzi determinati e dalle idee molto chiare. Sentite cosa ci dicono.

D - Ciao ragazzi, grazie per esservi presi un poco di tempo per questa intervista con noi! Vogliamo congratularci per la vostra vittoria nella selezione nazionale lettone e per avere ottenuto il diritto di rappresentare il vostro Paese a Malmö!

R - Grazie!

D - Bene, prima di tutto: PeR è l'acronimo di "Please explain the rhytm", "Per favore spiegateci il ritmo". Una frase curiosa, e un nome curioso per una band. Quindi... per favore spiegateci il vostro nome! :-)

R - PeR si spiega da solo! Il gruppo consiste di Ralf Eilands ed Edmund Rasmanis, e sul palco di Malmö ci saranno due ragazzi in più.

D - Siete definiti una "beatbox band". Vorreste spiegarci che cosa è esattamente il beatbox?

R - Bene, il beatbox è il processo dell'imitare suoni e strumenti musicali usando bocca e voce. Nelle nostre canzoni usiamo il beatbox. Le nostre canzoni sono come un sommario di gusti, sfide e ambizioni musicali.

D - Quella di quest'anno non è stata la vostra prima volta alla finale nazionale lettone, ma sicuramente la prima volta in cui avete portato due canzoni in finale. Siete soddisfatti della scelta di "Here we go" per Malmö, oppure pensate che "Sad trumpet" avrebbe avuto più possibilità?

R - Sì, hai ragione, non è stato il nostro primo tentativo alla finale nazionale lettone. Quest'anno eravamo determinati a vincere e ci siamo riusciti. Con la nostra performance abbiamo mandato al pubblico il messaggio che "Here we go" era la canzone che doveva rappresentare la Lettonia in Svezia, e che poteva dare una scossa alle folle di tutta Europa.

D - Come vi siete sentiti quando vi siete resi conto di essere stati scelti per rappresentare il vostro Paese? In quel momento, quali sono stati i vostri primi pensieri?

R - Finalmente è successo! Here we go! Gli addetti ai lavori ci avevano sempre detto che le nostre canzoni erano buone ma per qualche motivo fino a quel momento non avevamo avuto successo alle preselezioni lettoni. Siamo ancora sotto choc ed è difficile crederci. E' uno choc estremamente piacevole!

D - E quindi, siete in partenza per Malmö! Come immaginate la vostra settimana eurovisiva? Che cosa vi aspettate in termini di ambiente, lavoro, divertimento, e, naturalmente, risultato?

R - Non abbiamo aspettative. Siamo determinati a vincere. Se succedesse - sarebbe una cosa fuori dal mondo, ma in ogni caso non ci sono aspettative. In Svezia faremo del nostro meglio, iniziando dal qualificarci per la finale. E poi... here we go!

D - Ho letto le parole della vostra canzone e, ragazzi, posso pienamente capire il sentimento che esprime! La vita sembra essere piena di ostacoli e problemi. Qual è la vostra ricetta per affrontare questo pasticcio quotidiano e venirne fuori?

R - Non perdete energie nelle cose che non sono importanti. Seguite il flusso!

D - Avete partecipato a vari festival, anche a livello internazionale. Quindi non siete nuovi a queste situazioni, ma vi sembra che l'ESC in qualche modo sia diverso dagli altri eventi ai quali avete preso parte finora?

R - Assolutamente! Ma dobbiamo dire che in qualche modo ha dei lati non del tutto positivi rispetto ad altri festival - è una gara nella quale si presenta solo una canzone, fama che dura solo per 3 minuti. Ci piacerebbe che fosse un festival in cui il pubblico assaporasse le esibizioni e comunicasse con gli artisti senza pensare da dove vengono. Crediamo che l'Eurovision dovrebbe essere un happening o un evento simile invece di somigliare a una gara sportiva. Ci sembra che manchi il feeling musicale, e vorremmo riportarcelo. Da festival che era, ha sviluppato molto gli aspetti della gara e della politica.

D - Avete avuto modo di ascoltare gli altri partecipanti? Avete qualche preferenza?

R - Per essere onesti, non abbiamo ancora ascoltato molte delle canzoni, per questo sarebbe ingiusto in questo momento parlare di preferenze.

D - Diteci qualcosa dei vostri progetti futuri. Cosa farete dopo Malmö? Concerti, apparizioni televisive. registrerete nuove canzoni?

R - Ci divertiamo sempre a cantare ai festival e agli eventi musicali. Abbiamo un album, un programma e un gruppo con il quale collaboriamo, se ne abbiamo bisogno, per concerti più in grande. Siamo sempre in movimento e in sviluppo costante. Abbiamo notato che il pubblico all'estero apprezza le nostre esibizioni, e questo ci fa molto piacere. L'Eurovision è una tappa nella carriera dei PeR. Lavoreremo su nuove idee qualunque sia il risultato della gara.

D - Per ultimo, ma non meno importante, una piccola domanda sulla musica italiana. La ascoltate di solito? Se sì, chi sono i vostri artisti preferiti?

R - Jacopo Massa - ha partecipato all'ESC nel 2012 come membro dei Litesound che rappresentavano la Bielorussia. E' il nostro cantante italiano preferito insieme a Pavarotti. Abbiamo conosciuto Jacopo quando abbiamo partecipato al New Wave, parlava di calcio tutto il tempo. Speriamo che avrà tanto successo quanto ne ha avuto Luciano Pavarotti, ovviamente nel suo genere.

D - Grazie ragazzi, vi siamo davvero grati della vostra pazienza nel rispondere a tutte le nostre domande! Buona fortuna per il concorso, e, naturalmente, per la vostra futura carriera.

R - Grazie a voi! Il piacere è stato nostro!

E un grazie di cuore anche a colei che ha reso possibile questa intervista, Aija Medinika.