sabato 22 febbraio 2014

L'Ungheria arriva correndo all'Eurovision

Con una maratona di tre manche e due semifinali, l’Ungheria ha deciso i suoi possibili rappresentanti.

·         Depresszió – “Csak a zene”
·         Bogi – “We All”
·         András Kállay-Saunders – “Running”
·         New Level Empire – “The Last One”
·         Pál Dénes – “Brave New World”
·         Fool Moon – “It Can’t Be Over”
·         Viktor Király  – “Running Out Of Time”
·         Honey Beast – “A legnagyobb hős”

Fra questi si nasconde  il vincitore, colui che rappresenterà l’Ungheria al prossimo Eurovision Song Contest. In giuria il volto noto di Magdi Rúzsa, rappresentante ungherese nel 2007.

Il metodo di voto è semplice: gli artisti si esibiscono e ottengono un voto dalla giuria dopo l'esecuzione dell'ultima canzone. I quattro brani con il punteggio più alto passano alla fase finale. Il televoto ha poi deciso fra i quattro finalisti, Kállay-Saunders András, Bogi, Fool Moon e Király Viktor, la voce ungherese per Copenhagen. 

E sarà András Kállay-Saunders a rappresentare l'Ungheria al prossimo Eurovision Song Contest. András, 29 anni, è figlio di un modello ungherese e di una cantante soul americana. E' nato a New York e vissuto negli Stati Uniti fino al 2011 quando ha deciso di andare in Ungheria per stare vicino alla nonna. Di questo periodo è la sua partecipazione al talent "Megasztár". Dopo aver sfiorato la vittoria lo scorso anno, quest'anno l'artista presenta una canzone totalmente diversa. Il tema non riguarda, come si può pensare, il "correre" per la vittoria all'Eurovision, ma parla degli abusi sui minori. Il fatto che sia basata su una storia vera la rende ancora ancora più toccante. E' in procinto di lanciare il suo album d'esordio "Delivery boy". 
Ma ascoltiamo il vincitore




Stromæ, un vincitore importante per l'OGAE Video Contest: stasera a Sanremo!


Un nome già noto a livello europeo (la sua "Alors on danse" è stata uno dei tormentoni della scorsa stagione), un video importante a sfondo sociale e, allo stesso tempo, appariscente e denso di colori: questa la ricetta con la quale Stromæ e la sua "Papaoutai" hanno consegnato la vittoria dell'OGAE Video Contest 2013 a OGAE Belgio.

La storia del padre assente e del figlio che lo sostituisce con un manichino per sentirsi uguale agli altri bambini ha generato un video di inquietante bellezza, che ha pienamente meritato la vittoria.

Al secondo posto troviamo la tormentata Francia di Woodkid, mentre per l'Italia c'è ancora un ottimo risultato, con Marco Mengoni che, alla fine della sua corsa, arriva terzo, a pari merito con la "scandalosa" polacca Margaret. Quinta si classifica la Grecia con il video indiano di Eleni Foureira. Bel risultato per Andorra, al sesto posto con il delicato video di Sant Gatxo, seguito, al settimo posto, dall'opulenza russa di DJ Smash feat. Comedy Club. Seguono Malta (ottava con Lauren Aquilina), l'Irlanda (nono posto con i Keywest) e la Corea del Sud per OGAE Resto del Mondo, che chiude la top ten con Psy.

Fuori gioco, purtroppo i Paesi Bassi: "Ik mis je" dei Vangrail, pubblicata poche settimane prima del limite previsto, ha dovuto essere squalificata. Un peccato, perché la canzone è veramente bella.

Ecco la classifica completa:

1  -  Belgio - Stromæ - Papaoutai - 144 punti
2  -  Francia - Woodkid - I love you - 126
3  -  Italia - Marco Mengoni - Pronto a correre - 108
        Polonia - Margaret - Thank you very much - 108
5  -  Grecia - Eleni Foureira - Pio erotas pethenis - 75
6  -  Andorra - Sant Gatxo - Un poc de tu - 71
7  -  Russia - DJ Smash feat. Comedy Club - Ya ljublju njeft (I love oil) - 68
8  -  Malta - Lauren Aquilina - Fools - 62
9  -  Irlanda - Keywest - Messages from God - 55
10 - Resto del Mondo (Corea del Sud)  - Psy - Gangnam Style - 43
11 - Armenia - Lilit Hovhannisyan - Te aghchick lineir (If you were a girl) - 41
       Macedonia - Tamara Todevska - Zaludno E - 41
13- Turchia - Bedük - It's a riot - 34
14 - Croazia - Quasarr i Josipa Lisac - Ljubav - 26
15 - Bielorussia - Max Korzh - V temnote (In the dark) - 19
16 - Bulgaria - Maria Ilieva - Igraya stilno - 15
17 - Serbia - Ana Nikolic feat. Nikolija - Milion dolara - 8
Squalificato - Paesi Bassi - Vangrail - Ik mis je

OGAE Video Contest 2013 Results from OGAE Italy on Vimeo.

Congratulazioni, quindi, a OGAE Belgio, un grazie di cuore a Valentina Ruffinatto che ha organizzato questa edizione con l'aiuto di Eddy Anselmi, Alessandro Banti e Riccardo Pasquini, e, in attesa dell'esibizione di Stromæ stasera durante la serata finale del Festival di Sanremo, rivediamoci il video vincitore del nostro contest!

Sanremo quarta serata: Eurovision a go-go


Eccoci arrivati alla serata del Venerdì, quella senza gara (almeno per i big, visto che si è svolta stasera anche la finale dei giovani), quella dedicata ai grandi successi dei cantautori italiani, in collaborazione con il Club Tenco. In questa serata ciascuno dei big in gara ha scelto un motivo di un cantautore italiano, da reinterpretare con l'ausilio di qualche celebre collega o amico.

Anche stasera gli eurofans possono trovare qualcosa di interessante dal punto di vista eurovisivo? Certamente. Intanto, ad aprire la serata è stato Marco Mengoni, in quanto vincitore dello scorso anno. Non solo: Marco, con grande emozione e partecipazione, ha interpretato un motivo del nostro ex rappresentante Sergio Endrigo. Non la sua "Marianne", ma la ben più famosa "Io che amo solo te".

D'altronde, fra i nostri ex rappresentanti ci sono molti cantautori di valore. Lo dimostra anche la scelta musicale di Arisa, che, insieme al gruppo danese "Who made who", ha voluto reinterpretare un classico di Franco Battiato. La canzone prescelta è stata "Cuccurucucu".

Il massimo grado di eurovisività, però, si raggiunge quando sia il cantante in gara che l'autore/interprete del pezzo prescelto hanno, in passato, partecipato all'ESC. E' il caso di Raphael Gualazzi, che ha scelto l'inossidabile "Nel blu dipinto di blu" di Domenico Modugno. Insieme a The Bloody Beetroots, che in questa occasione ha abbandonato ogni strumento per offrirci per la prima volta la propria voce, e nientemeno che di Tommy Lee, batterista dei Mötley Crue, Raphael ci ha regalato una versione swing del capolavoro del Mimmo nazionale, concedendosi anche uno dei suoi tipici interludi virtuosistici al piano.

Scelta eurovisiva anche per Giusy Ferreri, che ha interpretato "Il mare d'inverno" di Enrico Ruggeri. Con lei gli attori Alessio Boni, che ha introdotto il pezzo recitandone la prima strofa, e Alessandro Haber, che ha cantato in duetto con Giusy, mentre la scena annegava nella proiezione di una distesa di onde.

Straordinaria Antonella Ruggiero, sia nella scelta di un brano non banale ed emotivamente coinvolgente come "Una miniera" dei New Trolls, sia in quella dei suoi accompagnatori, i DigiEnsemble Berlin, un gruppo di giovani musicisti tedeschi che si esibiscono suonando... dei tablet.

I più attenti si saranno accorti che, nell'orchestra che ha accompagnato Giuliano Palma sul palco, erano presenti anche Vhelade Bale Mura e Maria Christina Bertarello, le due coriste che, insieme a Marco Guerzoni, hanno accompagnato Nina Zilli a Baku. Come sempre, Giuliano è legato a doppio filo a Nina, e non solo come stile. Energica e divertente la sua performance in salsa swing di "I say i' sto 'ccà" di Pino Daniele.

Non c'è che dire, è stata una serata ad altissimo interesse eurovisivo! Per uscire un attimo dall'argomento, concludiamo dicendo che abbiamo apprezzato molto l'idea di posizionare la gara dei giovani a un orario decente, le 22,30 circa: i giovani sono il futuro della nostra musica, e meritano di non essere programmati alle due di notte come sempre succede. E stasera Sanremo ha il suo primo vincitore: Rocco Hunt con "Nu juorno buono".

venerdì 21 febbraio 2014

Sanremo terza serata: primi risultati degli eurovisivi


Terza serata per il Festival di Sanremo, con la seconda esecuzione dei brani promossi alla gara per ciascuno dei 14 big, e con la prima classifica, scaturita dal televoto.

Si tratta comunque di una classifica provvisoria, che influirà al 25% sul risultato finale del Festival. Un ulteriore 25% sarà dato sempre dal televoto, mentre il 50% dipenderà dalla giuria di qualità.

Vediamo come si sono piazzati questa sera i cantanti e i brani di interesse eurovisivo.

Piuttosto bassa la posizione di Giuliano Palma, con "Così lontano" di Nina Zilli: solo dodicesimo. Probabilmente Giuliano sconta il suo essere un personaggio di nicchia, e neppure lo sfavillante completo rosso è bastato a farlo saltare all'attenzione dei telespettatori, malgrado gli applausi entusiasti del pubblico in teatro. Vediamo come andrà avanti il suo percorso.

Non altissimo neppure il piazzamento di Antonella Ruggiero, che raggiunge l'ottava posizione. Da una voce come la sua ci saremmo aspettati molto di più, ma il genere colto e raffinato di Antonella non è per tutti i palati. La speranza è che salga ancora qualche gradino.

Quinto posto per Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots. Il pezzo è trascinante e il nostro Raphael evidentemente ha conquistato valanghe di consensi anche in questa sua nuova veste "contaminata". La posizione raggiunta fa davvero ben sperare, ma non bisogna rilassarsi proprio adesso!

Concludono la top five due bellissime sorprese, i Perturbazione al quarto posto e Renzo Rubino medaglia di bronzo in terza posizione, seguiti dagli strafavoriti Arisa (secondo posto) e Francesco Renga (primo). Ma attenzione, molte cose possono ancora cambiare: anche questo è il bello del Festival!

giovedì 20 febbraio 2014

Sanremo seconda serata: Kessler sempre in gamba, Nina autrice promossa


"Non buttatevi dalla galleria!" E' stato questo lo spiritoso saluto che Luciana Littizzetto, ormai sollevata dalle emozioni della prima serata, ci ha rivolto passandoci accanto, insieme a un sorridente e cordiale Fabio Fazio, nel ridotto del teatro. Se ancora sussisteva qualche preoccupazione, era infondata: la seconda serata del Festival ha infatti unicamente sofferto del solito ritardo "fisiologico" di una mezz'oretta circa.

Serata, anche questa, eurovisivamente interessante, prima di tutto per la presenza delle gemelle Alice ed Ellen Kessler, che, oltre a essere due pietre miliari della TV italiana, sono anche ex rappresentanti tedesche all'ESC ("Heute Abend wollen wir tanzen gehen", 1959). Gli anni sono passati, ma le gemelline sono ancora scattanti e piene di verve. Sulle note di "Quelli belli come noi" hanno promosso la Luciana nazionale a terza sorella, prima di annunciare quale delle due canzoni di Francesco Renga aveva passato il turno.

Oltre alla presenza delle Kessler, una ex rappresentante italiana ha calcato, si può dire, il palco questa sera, anche se non personalmente. Nina Zilli è infatti fra gli autori di "Così lontano", il primo dei due brani presentati in gara da Giuliano Palma. Un brano in puro stile Zilli che ha avuto gioco facile nell'imporsi sulla pur ottima "Un bacio crudele". Nina, quindi, porta una sua canzone in finale a Sanremo anche quest'anno!

Ottime, in generale, anche le canzoni degli altri big, senza dimenticare i quattro primi giovani, veramente di alto livello. Appuntamento a domani con Marco Mengoni!

mercoledì 19 febbraio 2014

Sanremo prima serata: Antonella lirica, Raphael scatenato, Raffaella evergreen


Con un certo ritardo rispetto al previsto si è conclusa poco fa al Tetro Ariston di Sanremo la prima serata del Festival della Canzone Italiana, quella di gran lunga più interessante per gli eurofans.

Ritardo non dovuto a motivi tecnici o alla temuta incursione di Beppe Grillo, che si è limitato a tenere i propri comizi davanti all'entrata del teatro, ma alla drammatica protesta di due lavoratori del Consorzio Unico di Bacino delle province di Napoli e Caserta. Disperati per l'assenza di stipendio da ben sedici mesi, i due operai hanno minacciato di lanciarsi dalle impalcature del teatro se Fabio Fazio non avesse letto il messaggio da loro preparato. Si è temuto il peggio, fortunatamente però i due sono stati fatti ragionare e tratti in salvo, nel sollievo generale.

Venendo alla musica, che, con un poco di pazienza, si è ripresa il proprio posto nella serata, dobbiamo ovviamente segnalare le esibizioni di due ex rappresentanti eurovisivi italiani.

Partiamo con la splendida voce di Antonella Ruggiero, sempre più raffinata e ricercata, sotto l'attenta guida del marito Roberto Colombo. Il primo pezzo presentato, con l'ausilio di una vera e propria orchestra da camera, è stato un tenebroso e seducente bolero intitolato "Quando balliamo". La canzone scelta è stata invece la più orecchiabile e, allo stesso tempo, virtuosistica "Da lontano", con un'introduzione che ricorda molto "A whiter shade of pale".

Raphael Gualazzi, nell'inedito abbinamento con The Bloody Beetroots, ha proposto dapprima "Tanto ci sei", un blues di maniera impreziosito da un coro gospel e dagli slide di chitarra del suo mascherato compagno. E' stato però con "Liberi o no" che il teatro si è infiammato. Raphael scatenato non è esattamente una novità, ma questa fusione indefinibile di jazz, rock, dance e chi più ne ha più ne metta ha esaltato e trascinato il pubblico. Ci aspettavamo che il palcoscenico venisse giù da un momento all'altro. Non poteva che essere questo il brano scelto per continuare la gara!

Qui di seguito, vi proponiamo un recap delle canzoni dei sette big promosse:



Ciliegina sulla torta e chicca per i fans eurovisivi, l'ospitata di Raffaella Carrà che, con la sua usuale verve ed energia, ha proposto un brano scritto per lei da Gianna Nannini e presente nel suo ultimo CD "Replay".



martedì 18 febbraio 2014

Albania 2014: La rabbia di una notte, e le emozioni di una cantante



Hersiana Matmuja, la rappresentante albanese all'Eurovision Song Contest 2014 a Copenaghen ha cortesemente risposto ad alcune nostre domande, sulla sua canzone, Zemërimi i një nate (La rabbia di una notte), ma a più largo raggio sulla sua esperienza artistica, in Albania e a Roma.
Eccola per voi:

OGAE Italy: Ciao, Hersi! La tua canzone sarà portata sul palco di Copenaghen in albanese, o verrà riscritta in inglese?
Hersi: Ciao a tutti! Ovviamente il lavoro per la nuova versione della canzone è cominciato e stiamo anche valutando la possibilità di una versione inglese.

OGAE Italy: Hai una emozione particolare o un particolare episodio legato al Festivali i kenges che vorresti raccontarci?
Hersi: Con il Festival i kenges ho un legame affettivo molto forte. Studio da cinque anni al Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma e, insieme alla mia famiglia, il Festival è stato il motivo che mi ha portata per quattro anni ogni dicembre a Tirana. Una fortissima e bellissima emozione è stata quando tre anni fa ho cantato per la prima volta con l’orchestra dal vivo. Quest’emozione mi ha accompagnata ogni anno in tutte le successive partecipazioni al Festival. All’inizio pensavo che mi sarei abituata ma in realtà è sempre come la prima volta.

OGAE Italy: Che effetto fa lavorare con la RTSH? Conoscevi già i membri della tua delegazione?
Hersi: Partecipando al Festival anno dopo anno ho conosciuto molti membri della delegazione. Posso dire che si lavora duro per rappresentare il nostro paese al meglio.

OGAE Italy: L'Albania partecipa all'Eurovision dal 2004. Qual è il tuo primo ricordo legato alla competizione?
Hersi: Ovviamente ho seguito con molta emozione la prima partecipazione dell’Albania all’Eurovision ma il mio primo ricordo prezioso risale al 2006 quando ho partecipato al Festival per la prima volta vincendo nella categoria giovanile. Avevo 16 anni e ho provato un’emozione che non dimenticherò mai.

OGAE Italy: Qual è il primo ricordo che colleghi alla tua carriera musicale?
Hersi: Un episodio in prima media. Mentre tutta la classe stava cantando, io ho chiuso gli occhi per un attimo e in quel momento, senza che me ne rendessi conto, è entrato il direttore. Quando ho riaperto gli occhi e l’ho visto ho subito smesso di cantare. Dopo questo episodio la maestra ha parlato con mia zia consigliandole di farmi sentire da un maestro di canto e da quel momento non ho più smesso di studiare e cantare.

OGAE Italy: Quanto il tuo studio della musica classica influenza la tua carriera di cantante pop?
Hersi: Sono complementari.

OGAE Italy: Conosci la musica di Emma Marrone?
Hersi: Certamente.

OGAE Italy: Anna Oxa, Elsa Lila, Elhaida Dani: tante albanesi hanno avuto più o meno successo in Italia. Pensi di cercare la strada dello spettacolo e del successo qui da noi?
Hersi: Penso che l’arte non abbia una singola nazionalità. Quando canto non penso di farlo per il popolo albanese o italiano. Canto per esprimere i miei sentimenti a chiunque mi ascolti, cercando solo di esprimere me stessa tramite lo strumento della mia voce. 


OGAE Italy: Nel futuro preferiresti essere concertista, concentrata sulla musica lirica, o cantante di musica pop?
Hersi: Sto seguendo il mio sogno… Non so dove mi porterà.

OGAE Italy: Come ti vedi tra dieci anni?
Hersi: Non c’ho ancora pensato, ma una cosa è certa... canterò!

Ringraziamo sentitamente Hersiana, per la gentilezza e per il privilegio di aver voluto condividere alcune emozioni con noi.

Rivediamo l'esibizione al Festival i kenges:


Gualazzi... "Un ragazzo d'oro"


Raphael Gualazzi si dimostra sempre più un artista pieno di sorprese: in attesa di salire sul palco di Sanremo è alle prese con il suo primo lavoro da compositore di musica da film. Sue saranno infatti le musiche del nuovo lavoro di Pupi Avati "Un ragazzo d'oro" con un cast composto da Sharon Stone, Riccardo Scamarcio, Cristiana Capotondi e Giovanna Ralli. Il regista bolognese non ha mai nascosto il suo amore per il jazz e ha più volte espresso il suo apprezzamento verso il cantante di Urbino, e la Sugar, etichetta discografica per cui incide Gualazzi,  ha sempre dimostrato un grande interesse per il grande schermo con le collaborazioni di alcuni suoi artisti in pellicole nazionali ed internazionali (vedi Andrea Bocelli nel film "A Christmas Carol" e in "La spada magica - Alla ricerca di Camelot", Elisa nel film "Django unchained" di Quentin Tarantino o i Negramaro in "Vallanzasca" di Michele Placido). Raphael Gualazzi, che sul palco del Teatro Ariston si esibirà insieme al dj mascherato The Bloody Beetroots in un attesissimo progetto (anche questo firmato Sugar) ha concluso in questi giorni le registrazioni dell'intera colonna sonora.


Parte Sanremo 2014!

Quest'anno non sarà la nostra selezione per l'Eurovision Song Contest (come sapete la RAI ha scelto internamente Emma per difendere i nostri colori a Copenaghen) ma il Festival della Canzone Italiana di Sanremo ne è comunque considerato il progenitore.
Proprio dal Festival, nato a Sanremo nel 1951, scaturì qualche anno dopo l'idea di una manifestazione internazionale di canzoni che nel 1956 dette vita al primo Eurofestival a Lugano.



Parte stasera la 64a edizione, ancora affidata al duo Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.
Dopo il grande successo della scorsa edizione Fazio prosegue nel suo tentativo di rinnovare il Festival con un linguaggio e una musica al passo dei tempi.

Il cast di big chiamati è tutt’altro che tradizionale e comprende due glorie italiane passate all'Eurovision in tempi diversila veterana Antonella Ruggiero, indimenticabile voce dei Matia Bazar che parteciparono nel 1979 a Gerusalemme con "Raggio di luna" e il talentuoso Raphael Gualazzi, rivelazione nel 2011 a Düsseldorf dove conquistò il secondo posto con "Madness of Love" ("Follia d'amore") con cui aveva vinto la sezione giovani a Sanremo.

Entrambi si esibiranno stasera con due brani, come anche quest'anno vuole il regolamento,  uno dei quali verrà scartato attraverso il televoto e i voti della sala stampa.



Antonella Ruggiero presenterà "Quando balliamo", descritta come un tango in cui il ballo si traduce in danza della vita, e "Da lontano", esempio del bel canto di cui è sicuramente maestra.



Raphael Gualazzi invece si presenta in una veste nuova col dj The Bloody Beetroots in "Tanto ci sei", una ballata a metà strada tra elettronica e soul, e "Liberi o no", ancora fusione di elettronica e soul attraverso la quale promette di scatenarsi sul palco.



Tra gli ospiti di stasera anche un'icona per gli eurofan italiani e non, Raffaella Carrà, che commentò l'ESC del ritorno dell'Italia, quello del 2011 a cui prese parte proprio Gualazzi.

Insomma non ci resta che augurarvi buona visione: perché Sanremo è Sanremo!