sabato 8 marzo 2014

I padroni di casa scelgono Basim!

Anche la Danimarca, paese ospitante del prossimo Eurovision Song Contest, ha scelto stasera il proprio rappresentante attraverso il tradizionale Dansk Melodi Grand Prix.



Il ventunenne di origini marocchine Anis Basim Moujahid più semplicemente conosciuto come Basim canterà " Cliché Love Song" nella finale di Copenaghen del prossimo 10 maggio cercando di bissare il successo di Emmelie De Forest da cui ha ricevuto il trofeo per la vittoria di stasera.

Come dice anche il titolo "Cliché Love Song" è un motivetto pop semplice ma adatto al primo ascolto che porta la firma di Lasse Lindorff, Kim Nowak-Zorde, Daniel Fält e dello stesso Basim.

Basim ha cominciato la sua carriera a soli 15 anni partecipando a X Factor e ha finora realizzato due album, la partecipazione al Dansk melodi Grand Prix e adesso all'Eurovision Song Contest potrebbero essere il trampolino definitivo verso il successo.


La Svezia ha deciso: Sanna a Copenhagen

Inizio scoppiettante con le varie selezioni a cui i partecipanti hanno partecipato per arrivare fino qui. Seguito da Charlotte Perrelli stile sirena che ha cantato canzoni tratte da La Sirenetta Disney, Wonderful Copenhagen di Frank Loesser, omaggio alla città che ospiterà il prossimo Eurovision Song contest. Tra il pubblico cartelloni colorati a rappresentare i vari artisti e tantissimi palloncini gialli e blu. Ed eccoli i finalisti: chi fra loro rappresenterà la Svezia? 


1. Anton Ewald - Natural 
2. Ellen Benediktson - Songbird 
3. Alcazar - Blame It On The Disco 
4. Oscar Zia - Yes We Can 
5. Linus Svenning - Bröder 
6. Helena Paparizou - Survivor
7. YOHIO - To The End
8. Sanna Nielsen - Undo
9. Panetoz - Efter Solsken
10.  Ace Wilder - Busy Doin' Nothing

Primo ad esibirsi Anton Ewald 21enne cantante e ballerino che ha già partecipato ad altre edizioni del Melodifestivalen come ballerino e corista. “Natural” è molto simile alla canzone proposta lo scorso anno . Due ballerini raggiungono Anton sul palco non appena parte il primo coro. Segue la giovanissima Ellen Benediktson che canta una ballata accompagnata dal suono di una chitarra . Esegue la canzone in piedi sulla piattaforma che si trova alla fine della passerella in mezzo alla folla con sei grandi lampade che proiettano una luce gialla alle sue spalle. Il fatto che la sua canzone è una ballata potrà rappresentare la sua carta vincente? Arrivano gli Alcazar, gruppo eurodance che si è affermato come uno dei gruppi musicali di maggior successo a livello nazionale e internazionale. La loro esibizione inizia con un'enorme palla da discoteca. Offrono una performance molto energica. La canzone è da discoteca uptempo in tipico stile Alcazar. Ed è sempre dance il brano proposto da Oscar Zia, giovanissimo (17 anni) cantante di origini italiane che ha partecipato a varie trasmissioni televisive. Uno degli autori della canzone che presenta stasera è Fredrik Kempe, che ha scritto molti successi, fra cui “Hero” (2008), “La Voix” (2009) e “Popular” (2011).
Segue Linus Svenning che interpreta una canzone commovente, omaggio al fratello morto. Inizia la canzone in piedi su una piattaforma in mezzo alla folla per poi spostarsi verso il palco sul quale compaiono immagini di Linus e di suo fratello. Di certo la sua canzone arriverà al cuore del pubblico televisivo. Poi Helena Paparizou, volto noto al pubblico eurovisivo. La canzone inizia con Helena sola sul palco al buio con un riflettore blu e un microfono. Durante il ritornello il palco si illumina di blu. La sua canzone è un inno andare avanti nonostante le avversità della vita. Poi YOHIO che è molto cambiato rispetto allo scorso anno. Con lui tre membri della band sul palco. Verso la fine della canzone YOHIO fa un movimento improvviso con il braccio e una palla di fuoco esce dalla sua mano: è l'inizio di un inizio di una fontana di fiamme che fuoriescono intorno al palco.
Ed ecco una delle favorite della serata Sanna Nielsen che si presenta con una ballad. Inizia in piedi da sola sul palcoscenico buio. Mentre la canzone prosegue Sanna è circondata da dodici faretti blu che creano uno spettacolo di luce. A seguire il gruppo hip hop Panetoz che ci dice che dopo il sole arriva la pioggia. Le canzoni rap sono abbastanza rare al Melodifestivalen, anche se ricordiamo che nel 2008 la canzone “Upp och hoppa” di Frida aveva riscontrato un buon successo. E infine l’altra favorita della serata: Ace Wilder. Alice (Ace) Wilder, è nata in Svezia, ma è cresciuta in Florida. Insieme a Joy & Linnea Deb ha scritto la canzone che presenta stasera che dovrebbe servire come promemoria a non prendere tutto troppo sul serio. Ace dice che vuole creare energia sul palco, intrattenere il suo pubblico e lasciare un segno duraturo. Ci riuscirà?

Interval act dedicato agli ABBA, in occasione del 40esimo anniversario dalla vittoria  del gruppo all’Eurovision Song Contest del 1974 con “Waterloo”, che li portò al successo internazionale. Charlotte Perrelli, Malena Ernman, Robin Stjernberg e Marie Bergman ci hanno intrattenuti con un medley di “Take a chance on me”, “Knowing me knowing you”, “Chiquitita”, Gimme gimme gimme (a man after midnight) e “Thank you for the music”.
Dopo l'interval act spazio alle giurie per decidere chi rappresenterà la Svezia a Copenhagen.



E anche quest'anno tra le undici giurie straniere c'era una giuria italiana presieduta da Nicola Caligiore (capo delegazione italiana) e composta anche da tre membri di Ogae Italy: la nostra presidente Cristina Giuntini, il giornalista Eddy Anselmi e lo speaker Massimiliano Nucci. A completare il quintetto il blogger Alessandro Pigliavento di Eurofestival News e la giovane deejay Federica Geirola. I nostri hanno premiato con 12 punti "Busy doin' nothin'" di Ace Wilder, che pur avendo vinto per le giurie internazionali, è arrivata al secondo posto nella classifica finale e con 210 punti. A soli due punti dall'altra favorita e vincitrice Sanna Nielsen.



Ascoltiamo la vincitrice.

Slovenia? Ne vogliamo ancora!




Le emozioni che ti sa trasmettere la musica, quando è di qualità, non sono descrivibili e sono molto personali. C'è chi ride per l'eccitazione, chi si commuove e chi dopo si sente meglio.

Ed è quello che ci è successo seguendo l'EMA 2014, la selezione nazionale con cui la Slovenia ha scelto il suo rappresentante per il prossimo Eurovision di Copenaghen.
In appena un'ora e mezza, si sono esibiti sette concorrenti e, tra nomi noti come Omar Naber (Slovenia 2005 - Stop) e interessanti esperimenti come Rudi Bučar & Elevators o i Nude, abbiamo potuto assistere a uno spettacolo di qualità molto alta.

Per le capacità dei cantanti e dei gruppi, e per l'originalità dei diversi stili e degli strumenti musicali.
Una voce dal timbro scuro per la cantante dei Muff, coniugata all'attacco di pianoforte senza coda e il ritmo dei tamburi, una voce insolitamente alta senza però scivolare nella presa in giro di Rudi Bučar, la presenza di un megafono, collegata a un brano che potrebbe forse definirsi rock, ai colori dell'esibizione di Bilbi che ha portato una canzone, To ni blues (Questo non è blues), che poteva assimilarsi forse ad un country ritmato, o le voci aperte di Nermin e Samuel, che insieme ad una viola di sottofondo, nella canzone Masquerade, ti conquistavano con il ritornello che si potrebbe definire di ampio respiro.

E infine Tinkara Kovač, che ha vinto la selezione con la canzone Spet (Ancora, di nuovo) (Round and round), ottenendo, nella superfinale, più del doppio dei voti dei secondi classificati, il gruppo Muff, per 7.932 a 3.450.
E non c'erano giurie, stavolta. Il numero di voti è dovuto interamente ai telespettatori.

Ospite d'onore della serata Maya Keuc. Mentre Hannah Mancini faceva parte della delegazione di Tinkara Kovač, perché è autrice delle parole in inglese.

E allora quest'anno la Slovenia si presenta con una canzone, cantata in parte in sloveno e in parte in inglese, che unisce la bella voce della cantante ai suoni folklorici del flauto traverso. Una grande emozione passa attraverso di lei, che ti coinvolge nel mix perfetto, insieme alle musiche e un ritornello che ti comunica un senso di grande libertà, come quando in deltaplano, un attimo prima fissi sotto di te il terreno, e un attimo dopo l'ampiezza di un cielo sereno di primavera.

Hvala lepa, Slovenija! Bella scelta! Rivediamola:

mercoledì 5 marzo 2014

Lo "stesso cuore" di Israele

Che Mei Finegold avrebbe rappresentato Israele all'Eurovision Song Contest 2014 è cosa nota da gennaio. Fino a stasera però non si sapeva cosa la cantante 31enne avrebbe interpretato.

Tre i brani proposti alla giuria del televoto

 "Same heart" (musica e parole di Rami Talmid)

"Nish'eret iti" ("Stai con me") (musica di Loren de Paz e Chen Metzger Eder / parole di Loren de Paz)

"Be proud " (musica e parole di Mei Finegold)


Nelle ultime settimane Mei ha lavorato intensamente alla preparazione dei video musicali e alla registrazione di ciascuno dei tre brani, ognuno dei quali è stato trasmesso dal 27 febbraio fino a stasera, giorno della finale nazionale.

“Non mi rendevo conto del fatto che abbiamo girato tre videoclip in una settimana” ha dichiarato l’artista “E’ stato molto stimolante e interessante. Un progetto come questo è diverso da tutto ciò che ho fatto fino ad ora. Le decisioni devono essere prese subito e senza un piano B, ma il tutto è anche molto magico. Tutta la squadra ha messo il cuore e l'anima per questo progetto e il lavoro è professionale e divertente. Non vedo l'ora che il pubblico ascolti le canzoni e guardi i videoclip. Mi auguro possano piacere, proprio come a me."

Qualche curiosità. Il video di “Nish'eret iti” è stato girato presso il Museo Ferroviario israeliana di Haifa, all'interno di un vecchio treno . Il video di “Same heart” presso la Foresta Hameginim appena fuori Gerusalemme e in un complesso industriale abbandonato. “Be proud” è stato registrato nella centrale elettrica di Tel - Aviv.

Il pubblico ha deciso che la canzone che ascolteremo dal palco di Copenhagen sarà "Same heart"

Complimenti Israele!

lunedì 3 marzo 2014

Molly Smitten-Downes per il Regno Unito!

La notizia era filtrata già nel primo pomeriggio ma solo pochi minuti fa c'è stata la conferma ufficiale della BBC:

Molly Smitten-Downes rappresenterà il Regno Unito nella finale del prossimo 10 maggio a Copenaghen.



Dopo i nomi conosciuti ma di scarso risultato degli ultimi anni la BBC punta su una giovane poco conosciuta ma di sicuro talento.

26 anni, Molly si è fatta conoscere con il pezzo "Strange Alien" con cui ha vinto il premio come migliore artista di etichetta indipendente l'anno scorso.
La sua canzone sarà "Children of the Universe" ("Bambini dell'Universo") scritta dalla stessa Molly appositamente per l'Eurovision.
Un pezzo pieno di energia sorretto da una band e da un coro che non lascerà indifferente la platea eurovisiva.

domenica 2 marzo 2014

Dilara Kazimova per l'Azerbaigian!





Al termine della lunga serie di selezioni intitolata "Boyuk Sehne" l'Azerbaigian ha scelto Dilara Kazimova per Copenaghen.

30 anni da compiere il prossimo maggio, diplomata in canto come mezzo soprano, ha cominciato la sua carriera in una band tutta femminile chiamata "W/omen", passando poi nel duo Milk&Kisses e finalmente lanciandosi come solista solo l'anno scorso.

Ancora da annunciare il brano che Dilara porterà all'Eurovision anche se si vocifera già di un titolo ("Impossible") composto da Dimitris Kontopoulos (autore della entry azera nel 2013) e Stefan Orn (autore sempre per l'Azerbaigian nel 2010, 2011 e 2012), entrambi presenti stasera in sala.

Intanto ascoltiamola in questa cover di "Mercy" di Duffy presentata proprio nella selezione nazionale.


Francia, un baffo fuori dal comune


Durante il programma Les chansons d'abord, presentato da Natasha St-Pier, già scelta come rappresentante nel 2001 con l'indimenticabile canzone Je n'ai que mon ame (Ho solo la mia anima), la Francia ha presentato oggi l'artista che avrà l'onore e l'onere di rappresentante il paese transalpino all'Eurovision 2014.

Si tratta dei Twin Twin, un gruppo formato da tre elementi, Lorent Idir, François Djemel e Patrick Biyik. Seguendo il loro motto "Vive la vie... oh yeah" mettono insieme influenze estremamente varie, l'elettronica, il rock, il rap e il funk, e portano questa canzone che potremmo definire istrionica, con un ritmo immediatamente apprezzabile e una messa in scena che colpisce l'occhio per i vestiti e il movimento.

Bonne chance, Twin Twin!