venerdì 2 ottobre 2015

Eurovision 2016: gli Highway rappresenteranno il Montenegro



Il secondo paese a scegliere il proprio rappresentante è il Montenegro.

Non c'è nulla di eclatante sennonché proprio in questi giorni la RTCG, la televisione di stato montenegrina, ha comunicato che la decisione di partecipare al 61° Eurovision Song Contest 2016 non era ancora stata presa.

Oggi, al contrario, non solo annuncia la sua partecipazione ma addirittura ha già pronto pure il nome dei cantanti che la rappresenteranno!

Si tratta del gruppo Highway formato da Luka Vojvodić, Petar Tošić e Marko Pešić tutti originari da Podgorica e dintorni. Il trio ha partecipato all'edizione 2015 di X Factor Adria classificandosi al quarto posto.
Successivamente si sono classificati terzi alla 20° edizione del Mediterranean Festival Sunčane Skale con la canzone "Bar na kratko".

Gli Highway sono stati scelti tramite selezione interna, cioè senza vincere nessun concorso o festival musicale, da una commissione della RTCG composta da quattro esperti musicali.

La canzone verrà rivelata nei primi mesi del 2016.


Per conoscere meglio gli Highway, ecco il loro primo singolo:

L'Eurovision Song Contest? Il numero... UNO!


Due brevi, ma importantissime comunicazioni ci sono arrivate oggi dalla pagina Facebook della RAI dedicata all'Eurovision Song Contest. I fans più attenti le hanno già accolte con comprensibile entusiasmo, plaudendo ai sempre crescenti segnali di coinvolgimento nel mondo dell'Eurovision da parte della nostra emittente.

Il primo messaggio ha confermato un qualcosa che, dopotutto, tutti si aspettavano: anche nel 2016, il vincitore di Sanremo avrà la facoltà di rappresentare l'Italia all'Eurovision. Una regola che già lo scorso anno ha dato i suoi buoni frutti, visto l'ottimo piazzamento del Volo. Si procede, quindi, nell'ottica di un sempre maggiore legame fra l'Eurovision e il Festival di Sanremo, ormai "promosso" a nostra selezione nazionale.

Notizia successiva, ma ancora più importante, quella che ha annunciato un'altra "promozione": quella della serata finale dell'Eurovision Song Contest su RaiUno, la rete ammiraglia. Un traguardo importantissimo per il nostro show preferito, che si guadagna così il posto d'onore del Sabato sera, confermandoci l'importanza che la nostra TV nazionale è tornata finalmente ad attribuirgli.

Due numeri uno, quindi, per l'Eurovision Song Contest: RaiUno e il numero uno di Sanremo!

Non è mai abbastanza il ringraziare chi ha reso possibile tutto questo, a partire dal nostro Head of Delegation Nicola Caligiore. L'infaticabile lavoro di chi ci ha creduto e continua a crederci ci ha portati lontano, e chissà fino a che punto potrà portarci in futuro. Noi teniamo le dita incrociate.

mercoledì 30 settembre 2015

Riccardo Fogli: l'ultima notte insieme con i Pooh


La notizia è esplosa come una bomba, devastante per centinaia, migliaia di fans della musica italiana: i Pooh, il gruppo storico del nostro Paese, dicono basta. Nel 2016, anno del cinquantesimo anniversario della band, la parola "fine" verrà scritta in fondo alla loro storia, e a un pezzo della nostra.

Per gli italiani, l'annuncio è stato scioccante almeno quanto la separazione di Al Bano e Romina: così come loro erano la coppia simbolo dell'Italia, i Pooh ne erano il gruppo simbolo, il più popolare, il primo che veniva in mente, il più unito, il più simpatico, e potremmo andare avanti con gli aggettivi. 50 anni di carriera insieme non sono da tutti, ma, a essere sinceri, già dal momento dell'abbandono del batterista Stefano D'Orazio (uscito nel 2009 per portare avanti progetti personali), era apparso evidente che gli altri tre membri del gruppo, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian, stavano attraversando un momento di smarrimento. Malgrado l'uscita di uno splendido CD a tre, "Dove comincia il sole", forse non pienamente apprezzato dal grande pubblico proprio per la ricercatezza delle sonorità che si rifacevano alle ispirazioni prog degli anni d'oro del gruppo, la band aveva annunciato, nel 2003, una pausa di un paio di anni. Adesso, però, i tre hanno confermato il proprio definitivo scioglimento.

Trattandosi dei Pooh, l'addio non poteva essere che in grande stile: infatti, oltre a un doppio picture disc in tiratura limitata in uscita il 28 Gennaio, e a uno speciale televisivo in primavera, il gruppo terrà due ultimi concerti, intitolati "Reunion - L'ultima notte insieme", il 10 Giugno a Milano e il 15 Giugno a Roma, per i quali i biglietti sono già in vendita. Non si escludono ulteriori date, anche se finora non c'è niente di definito in questo senso.

La particolarità che rende questi due concerti imperdibili, oltre al fatto di essere le ultime occasioni per ascoltare i Pooh dal vivo, è la partecipazione, quali membri della band a tutti gli effetti, dei due ex componenti più importanti (escludendo il prematuramente scomparso Valerio Negrini): il già citato Stefano D'Orazio, e, soprattutto, Riccardo Fogli, che completa una formazione finora inedita.

Fogli è stato bassista e voce della band fino al 1973, anno in cui la sua allora compagna Patty Pravo lo convinse a lasciare il gruppo e a mettersi in proprio. Il suo abbandono segnò l'arrivo di Red Canzian, che, come ha dichiarato, "fino a qualche anno fa ringraziava ogni giorno Santa Nicoletta Strambelli per esserselo portato via". Malgrado la più che fortunata carriera solistica (che lo ha portato a partecipare a vari Festival di Sanremo e a vincere nel 1982 con "Storie di tutti i giorni", nonché, l'anno seguente, a rappresentare l'Italia all'Eurovision Song Contest con "Per Lucia"), Fogli non ha mai nascosto la sua voglia di reunion, già realizzatasi nel 1987 anche se solo per un brano, "Giorni cantati". Adesso che il suo sogno si è avverato, proprio con Canzian, con il quale finora aveva avuto scarsi rapporti, sta nascendo una bella sintonia.

In attesa di ascoltare dal vivo questa inedita e ultima formazione, è stato pubblicato il video ufficiale del primo brano inciso in cinque: una riedizione, in chiave rock, del loro più grande successo, quella "Pensiero" che ormai conoscono anche i sassi. Una versione sorprendente, che non stravolge la canzone ma la rende più grintosa e vitale, dandole un sapore perfettamente attuale e dandoci l'illusione di una band che si senta pronta ad attraversare ancora anni e anni di successi. L'ascolto del brano, se da una parte ci esalta, dall'altra ci lascia con l'amaro in bocca, e ci spinge a chiederci: ragazzi, ma siete proprio così sicuri di voler mollare? Perché non ripensarci, e non andare avanti proprio in questo modo, con Stefano e Riccardo, verso nuovi successi?


lunedì 28 settembre 2015

Home Composed Song Contest: Alberto e Fabrizio tengono alto il nome di OGAE Italy!


Trenta bellissime canzoni "fatte in casa" si stanno dando battaglia nell'edizione 2015 dell'Home Composed Song Contest, il concorso via web dedicato agli autori e interpreti di canzoni che non sono ancora entrati nel professionismo. Non si tratta di un concorso ufficiale OGAE, ma di una gara, per tradizione e interesse, ugualmente molto legata al mondo degli eurofans in generale e dei fans OGAE in. particolare Quella attuale è la venticinquesima edizione, e questo è il sito ufficiale.

Anche quest'anno OGAE Italy è ben rappresenta nell'elenco dei partecipanti, con ben due suoi iscritti quali autori/interpreti di canzoni in gara. Il primo è Alberto Flego, che, sotto lo pseudonimo di "Donkey's Stars", rappresenta San Marino con la delicata "Teddy bear (Toys)". Alberto ha scritto un testo nostalgico, nel quale il ritrovamento di un giocattolo dell'infanzia diviene un momento di riflessione e uno stimolo a riappropriarsi di una vita più vera e più umana, con meno videogiochi e più semplicità. La musica, con echi di carillon, è stata inizialmente composta da Alberto con la sua fisarmonica.

Rappresentante dell'Italia è invece Fabrizio Picciolo con la sua "America". La musica ricorda certi brani anni ottanta, e viene completata da un testo in inglese che parla di un ritorno. Ci sono luoghi dove speriamo sempre di tornare: per qualcuno può essere l'America, come nella canzone di Fabrizio, per qualcun altro ha un nome diverso, ma il sentimento che proviamo è lo stesso per tutti.

Vi consigliamo di dare un'occhiata a questa interessantissima gara che, negli anni, ha contribuito a rivelare moltissimi talenti, e teniamo le dita incrociate per Alberto e Fabrizio: fatevi onore, ragazzi!