sabato 2 maggio 2015

Lisa Angell: canto in francese, ma tutti mi capiranno


La guerra, la devastazione, il dolore: è giusto cantarli e portarli in una manifestazione solitamente gioiosa e scintillante come l'Eurovision Song Contest? Lisa Angell è convinta di sì, e si prepara a parlare ai cuori di tutti gli Europei dal palco di Vienna, con la sua "N'oubliez pas". Prima, però, ha parlato con noi: ecco quello che ci ha detto.

OGAE Italy: Buongiorno Lisa, ti ringraziamo per avere accettato questa intervista e prima di tutto vogliamo congratularci con te per essere stata scelta per rappresentare la Francia all'Eurovision Song Contest di quest'anno!
Sei stata scelta direttamente, senza passare per una selezione nazionale. Qual è stata la tua reazione quando ti hanno comunicato che avresti rappresentato il tuo Paese?

Lisa Angell: All'inizio credevo che fosse uno scherzo. E quanto mi hanno detto che era la verità, ho avuto l'impressione di avere vinto al lotto. E ho pianto di gioia. Ti immagini? Quando hai quel sogno dall'età di sette anni, e trent'anni più tardi ti annunciano che sarai davvero tu a farlo, quest'anno! E' un regalo. Sono una donna felice e ne traggo gioia ogni giorno.

OGAE Italy: La tua canzone "N'oubliez pas" parla di guerra e di dolore. E' appropriato trattare un argomento del genere in un contesto "leggero" come l'Eurovision Song Contest?

Lisa Angell: Sì, perché si tratta di un messaggio di speranza, ed è per questo che la canzone mi è piaciuta: perché non resta solo nel contesto negativo, porta anche qualcosa di positivo. La canzone si divide in due parti: prima, si parla di una donna che arriva nel suo villaggio distrutto a causa della guerra. La seconda parte è un messaggio di speranza e di pace: la sua promessa è quella di ricostruire il suo villaggio, molto più bello di quanto fosse prima.

OGAE Italy: La memoria è il soggetto principale della tua canzone. Qual è la sua importanza? Come può aiutarci?

Lisa Angell: Soprattutto, ci aiuta il fatto di credere. Se si crede, si può fare tutto, rifare tutto, ricostruire tutto, ricostruirsi quando si tratta di problemi personali. Penso che molte persone possano identificarsi con questa canzone.

OGAE Italy: Visto che ormai la maggior parte dei partecipanti all'Eurovision Song Contest canta in Inglese, avremmo potuto pensare che anche tu lo avresti fatto, per far meglio capire a tutti il messaggio della tua canzone. Invece, hai deciso di cantarla in Francese. Perché questa scelta?

Lisa Angell: La lingua Francese è bella. Spesso accompagna le persone che soffrono. Perché cantare in Inglese? Saremmo trattati da opportunisti. E cantarne solo una parte in Inglese è difficile, perché non c'è ritornello. E' una canzone in progressione continua, e non è possibile cambiare la lingua nel bel mezzo. Ci saranno degli elementi della messa in scena che faranno sì che tutti capiscano. Credo che tutti capiranno il messaggio. Ho ricevuto molti messaggi Facebook, dall'Azerbaigian, dall'Armenia, dalla Romania, e hanno capito la canzone. Io credo nell'autenticità di un artista. Penso che quando si lavora bene con le proprie canzoni e ci si impregna letteralmente del testo, succedono delle cose con lo sguardo, con i gesti. Penso che sarò capita.

OGAE Italy: Quindi, fra poco parti per Vienna. Come immagini questa manifestazione? Che speranze e che sogni hai?

Lisa Angell: Dall'Eurovision, mi aspetto la vittoria per la Francia o quantomeno un buon piazzamento! Dal punto di vista della mia carriera, l'Eurovision è una grande opportunità di portare la mia musica e la mia arte in tutta Europa.

OGAE Italy: La Francia, come l'Italia, è tra le "Big 5" insieme all'Inghilterra, alla Spagna e alla Germania. Sei contenta di andare direttamente in finale, o avresti preferito vivere la gara e le semifinali come gli altri?

Lisa Angell: Non mi avrebbe dato fastidio. Non dico di essere scontenta della situazione attuale, ma se avessi dovuto partire dalle semifinali non mi sarei troppo stressata, perché credo nelle mie possibilità e nella mia canzone.

OGAE Italy: Il tuo prossimo album esce l'11 Maggio: vuoi parlarcene un poco? Ovviamente vi troveremo il brano eurovisivo, ma a parte questo?

Lisa Angell: L'album prende il titolo dal mio nome, e vi ho lavorato insieme ad autori e compositori che hanno la mia stessa passione per la musica. Sono canzoni che raccontano chi sono. E soprattutto sono fiera di avere lavorato con persone che ammiro da lungo tempo. Io ho votato la mia vita alla musica, e le persone che hanno lavorato con me a questo disco hanno fatto la stessa cosa. Abbiamo condiviso la nostra passione e abbiamo messo tutto questo nell'album.

OGAE Italy: Che musica ascolti di solito? Chi sono i tuoi cantanti e gruppi preferiti, quelli che ti hanno più influenzata?

Lisa Angell: Canto il varietà perché lo amo profondamente, sia esso Francese o internazionale. Da giovane ascoltavo Barbra Streisand, Whitney Houston, e inoltre amavo molto Stevie Wonder, Al Jarreau e George Benson. Dal punto di vista della canzone Francese ascoltavo le canzoni con un testo significativo, Serge Lama, Nicole Croisille, Edith Piaf, Jacques Brel. D'altronde, ho spesso cantato la loro musica.

OGAE Italy: Sei di origine italiana: ascolti molta musica del nostro Paese? Hai dei cantanti o gruppi preferiti?

Lisa Angell: Al momento non ascolto molta musica italiana, ma amo molto Eros Ramazzotti, Giorgia e Laura Pausini.

OGAE Italy: Hai qualche ricordo particolare legato all'Italia? Che cosa apprezzi di più del Paese natale di tuo padre?

Lisa Angell: Ho dei ricordi di pranzi di famiglia gioiosi, con i miei cugini e le mie cugine, nei quali si finiva sempre per cantare e suonare musica insieme. Molto spesso passavamo lì le vacanze estive.
Quello che apprezzo di più? La gastronomia!

OGAE Italy: Grazie Lisa, per la tua gentilezza e pazienza nel rispondere alle nostre domande. Speriamo di vederti anche a Vienna e ti auguriamo buona fortuna!

Ringraziamo anche Quentin Dubettier-Grenier e Laurence De Faria che hanno reso possibile questa intervista.  

venerdì 1 maggio 2015

Esclusivo: che succede in casa Siegel? C'è una catena di luci... Ma sono Anita e Michele!



Quanti di voi avrebbero sempre voluto mettere il naso nella casa di Ralph Siegel, magari nel momento della registrazione di uno dei suoi pezzi più celebri? Bene, grazie a OGAE Italy adesso potete farlo, anche se solo... attraverso un video.

In questo clip in esclusiva per OGAE Italy, infatti, vedrete e sentirete Anita Simoncini e Michele Perniola durante la registrazione di "Chain of Lights", la entry sammarinese per l'Eurovision Song Contest 2015, proprio nel salotto di casa Siegel. Ascolterete le loro speranze per il passaggio in finale, sentirete Ralph parlare in un buon italiano con Antonello Carozza e potrete anche ammirare alcuni dei numerosi riconoscimenti che Siegel ha guadagnato nella sua lunga carriera (compreso uno straordinario CD d'oro multiplo, che simboleggia 30.000.000 di dischi venduti con la BMG Ariola).

Poco più di sette minuti, ma intensi. I sorrisi entusiasti di Anita (fresca di piercing) e Michele sono la migliore presentazione per la loro canzone e il migliore augurio per San Marino! Un grazie particolare ad Antonello Carozza che ci ha fatto questo regalo, e buona visione!

Boggie: un messaggio semplice e universale


Sta portando in giro il suo flashmob per tutta l'Europa, e il 5 Maggio sarà anche a Roma, davanti al Pantheon (e non, come precedentemente annunciato, alla Fontana di Trevi) alle 11,30: se potete, presentatevi e unitevi a Boggie, la rappresentante ungherese, nel suo tour per la pace! Nel frattempo, potete leggere la nostra intervista e venire a sapere, come noi, qualcosa in più su di lei.

OGAE Italy: Ciao Boggie, siamo molto felici di conoscerti e vogliamo congratularci con te per essere stata scelta per rappresentare l'Ungheria all'Eurovision Song Contest 2015!
Prima di tutto vorremmo sapere come ti sei sentita quando ti sei resa conto di avere vinto la selezione nazionale ungherese. Ti aspettavi di vincere? Qual è stato il tuo primo pensiero?

Boggie: Dal punto di vista emozionale mi sono molto commossa e ho sentito di avere ricevuto un grande dono. Mi sono coperta il viso con le mani e ho cercato di non piangere. Avrei voluto poter abbracciare i miei coristi e il mio team. :-)

OGAE Italy: La tua canzone "Wars for nothing" ha un messaggio molto forte. Potremmo dire che una canzone contro la guerra non è niente di nuovo, ma questa canzone sottolinea un aspetto particolare del problema, cioè quanto le guerre siano inutili. Inoltre, canti che non possiamo concludere che non ci riguardano solo perché noi viviamo in pace. Cosa pensi che potremmo fare, nella nostra vita di ogni giorno, per aiutare la pace?

Boggie: Questa è una canzone globale, una ballata in forma di inno che supplica per la pace. La mia canzone non è stata ispirata da una specifica situazione politica o da un fatto di guerra, ma da una miriade di notizie quotidiane. E' contro ogni guerra che viene dichiarata anche in questo momento, mentre noi parliamo, e questo include le diverse battaglie interne che combattiamo con noi stessi. Io credo nel potere della musica e ho visto con questi miei occhi che la musica può veramente aiutare le persone.

OGAE Italy: Le tipiche canzoni eurovisive sono tutte glamour e glitter, ballo e mossette; la tua è una dolce ballata cantata con un arrangiamento molto semplice. Non è coraggioso portare una canzone come questa in una gara come questa? E' il posto giusto per una canzone di questa classe?

Boggie: La mia canzone è veramente modesta e minimale, ma è in questo modo che il messaggio può essere comunicato. Mi piace molto questo minimalismo nella mia canzone. So che questo oggigiorno non è il modo più diffuso per esprimere sentimenti, perché in una canzone siamo abituati ad avere arrangiamenti più complessi e un grande spettacolo. Ma a molte persone piace la semplicità e potranno facilmente apprezzare "Wars for nothing". Per me è un grande regalo poterla cantare a Maggio.

OGAE Italy: Per aggiungere potenza al tuo messaggio, stai facendo un flashmob tour: tutti sono invitati a unirsi a te per cantare la tua canzone in varie città europee. Verrai anche a Roma, e siamo impazienti di darti il benvenuto! Come hai avuto questa idea?

Boggie: Prima di tutto, la data del mio evento a Roma è il 5 Maggio, questa è la pagina Facebook. Unitevi a noi! Detto questo, nel DAL2015 in Ungheria ogni partecipante doveva fare una promessa da mantenere se fosse andato in finale. La mia promessa è stata di fare un flashmob con i miei fans e amici. Li ho invitati a cantare con me davanti alla Basilica di Santo Stefano a Budapest. E' nato tutto da lì, ed è diventata una missione molto entusiasmante e naturalmente divertente. Faccio questo con il mio grande amico Milán Szakonyi che mi accompagnerà anche sul palco a Vienna. Ma, come ho già detto, il significato è più profondo: canto in nome di molti di noi, e il senso di unità viene dal fatto che molti sconosciuti vogliono unirsi e cantarla con noi.

OGAE Italy: Non è la prima volta che mandi un forte messaggio con una canzone. Il video della tua "Parfüm/Nouveau parfum", che è diventato una hit mondiale, ti mostra mentre vieni ritoccata dall'inizio alla fine, come forma di protesta contro le immagini ritoccate nei media popolari. Un tema peculiare, come hai avuto questa idea?

Boggie: Vero, "Parfüm/Nouveau parfum" era inserita nel mio primo album nel 2013, il video ha avuto diffusione virale in tutto il mondo e ha raggiunto il terzo posto su Billboard! Incredibile!
Sono partita da un pensiero che mi è molto caro: dobbiamo accettarci come siamo e imparare a piacerci. E' anche una critica all'attuale show business e al perfezionismo e a come questo, dai media, sia presentato come la realtà. La mia canzone cerca di guardare dietro all'apparenza scintillante e scoprire l'individuo vero, semplice e naturale, come te e me.

OGAE Italy: Quando si tratta di lanciare messaggi, sembra che una semplice canzone sia più efficace di cento dibattiti. Perché pensi che succeda questo?

Boggie: Perché la musica è più potente di quello che molti possano pensare. Come cantautrice spero di raggiungere il maggior numero di persone con la mia musica, e quello dell'Eurovision è un palcoscenico perfetto per passare il mio messaggio a un pubblico enorme. Dalla mia hit "Parfüm/Nouveau parfum" so di essere capace di aiutare la gente con la mia musica, ed è la stessa cosa che sento con "Wars for nothing".

OGAE Italy: Presto partirai per Vienna. Sei impaziente? Come lo immagini? Che risultato ti aspetti?

Boggie: Il mio principale obiettivo è di essere onesta e professionale sul palco. Voglio essere soddisfatta di me stessa e della mia esibizione. Spero davvero che l'Europa apprezzerà quello che faccio.

OGAE Italy: Hai avuto tempo di ascoltare le altre canzoni in gara? Ce n'è qualcuna che ti abbia colpita in particolare?

Boggie: Sì, le ho ascoltate ma purtroppo non tutte. Mi piace molto la canzone belga, è davvero forte.

OGAE Italy: In generale, che tipo di musica ascolti? Chi sono i tuoi artisti e gruppi preferiti? Ascolti anche musica italiana?

Boggie: Adoro l'età d'oro della canzone francese: Jacques Brel, Charles Aznavour... Avevano una forte personalità e autenticità, purismo. Questi per me sono valori molto importanti. Mi piacciono Gabriella Cilmi, Adele, Lianne Lahavas, Jessie J e Beyoncé, ma anche Ella Fitzgerald e Dinah Washington. Ho studiato da cantante classica, quindi mi sono resa conto che i compositori italiani hanno una particolare influenza sulla mia musica. La mia tecnica vocale è basata sul "bel canto", la famosissima vocalità italiana.

OGAE Italy: Quali sono i tuoi programmi dopo l'Eurovision Song Contest? Registrerai un altro album, andrai in tour?

Boggie: Ho appena pubblicato il mio secondo album "All is one is all" che include "Wars for nothing", e in questo momento sono in tour in Ungheria con la mia band. In autunno farò anche un piccolo tour europeo e sempre in quest'anno sono di nuovo invitata negli Stati Uniti (ho fatto un paio di concerti a New York lo scorso Novembre), e probabilmente ci tornerò questa estate.

OGAE Italy: Grazie, Boggie, per la tua gentilezza! Siamo impazienti di accoglierti a Roma e di vederti a Vienna, e ti auguriamo tutto il meglio!

Oltre a Boggie, ringraziamo Simon Mudri-Molnár che ha reso possibile questa intervista.

Le compilation 2015


Puntuale come ogni anno, è stata pubblicata la compilation dell'edizione 2015 dell'Eurovision Song Contest con tutte le 40 canzoni in gara.

Distribuita dalla Universal, la doppia compilation si trova facilmente presso i negozi delle catene Mondadori e Feltrinelli.

Il doppio cd è disponibile anche per il download su tutte le piattaforme musicali tipo iTunes e Amazon e contiene la nuova Eurovision version di "Grande amore" de Il Volo.

Ma la novità di quest'anno è la pubblicazione di una speciale raccolta di vecchi successi dell'Eurovision. Un doppio cd contenente 44 canzoni che hanno fatto la storia della manifestazione dal 1956 al 2014. Si parte infatti dalla prima vincitrice "Refrain" fino all'ultima "Rise like a phoenix", passando per "Puppet on a string" (1967), "Après toi" (1972), "Waterloo" (1974), "Hallelujah" (1979), "Hold me now" (1987), "Nocturne" (1995), "Diva" (1998), "Satellite" (2010), "Euphoria" (2012) e tantissime altre...

Ma non solo, sono incluse anche altre canzoni che non hanno necessariamente vinto ma che sono state dei grandi successi europei come "Congratulations" (1968), "Beg, steal or borrow" (1972) e "Calm after the storm" (2014).

Ma la grande notizia sta nel fatto che su 44 tracce, molte sono italiane! Infatti ben 6 canzoni che hanno rappresentato l'Italia sono state selezionate per la compilation: "Nel blu dipinto di blu" (1958), "Non ho l'età" (1964), "Sì" (1974), "I treni di Tozeur" (1984), "Gente di mare" (1987) e "Insieme 1992" (1990).

La raccolta sarà online per il download a partire dal 4 Maggio. Il doppio cd sarà disponibile per l'acquisto presso Amazon e altri siti di vendita come quello ufficiale dell'Eurovision. Per il momento non ci è dato ancora sapere se sarà disponibile anche nei negozi italiani.

Di seguito la tracklist:

CD 1

01. Lys Assia - Refrain
02. Domenico Modugno - Nel Blu Dipinto Di Blu
03. Gigliola Cinquetti - Non Ho L'Età
04. France Gall - Poupée De Cire Poupée De Son
05. Udo Jürgens - Merci Chérie
06. Sandy Shaw - Puppet On A String
07. Cliff Richard - Congratulations
08. Massiel - La La La
09. Lulu - Boom-Bang-A-Bang
10. Dana - All Kinds Of Everything
11. New Seekers - Beg, Steal Or Borrow
12. Vicky Leandros - Après Toi
13. Gigliola Cinquetti - Sì
14. Abba - Waterloo
15. Teach-In - Ding-A-Dong
16. Brotherhood Of Man - Save Your Kisses For Me
17. Marie Myriam - L'oiseau Et L'enfant
18. Izhar Cohen & The Alpha-Beta - A-Ba-Ni-Bi
19. Dschinghis Khan - Dschinghis Khan
20. Milk & Honey - Hallelujah
21. Johnny Logan - What's Another Year
22. Bucks Fizz - Making Your Mind Up

CD 2

01. Nicole - Ein Bisschen Frieden
02. Daniel - Julie
03. Alice & Battiato - I Treni Di Tozeur
04. Herreys - Diggi Loo, Diggi Ley
05. Sandra Kim - J'aime La Vie
06. Umberto Tozzi & Raf - Gente Di Mare
07. Johnny Logan - Hold Me Now
08. Céline Dion - Ne Partez Pas Sans Moi
09. Joelle Ursull - White & Black Blues
10. Toto Cutugno - Insieme 1992
11. Amina - Le Dernier Qui A Parlé
12. Secret Garden - Nocturne
13. Katrina & The Waves - Love Shine A Light
14. Dana International - Diva
15. Olsen Brothers - Fly On The Wings Of Love
16. Ruslana - Wild Dances
17. Lordi - Hardrock Hallelujah
18. Lena - Satellite
19. Loreen - Euphoria
20. Emmelie De Forest - Only Teardrops
21. The Common Linnets - Calm After Storm
22. Conchita Wurst - Rise Like A Phoenix

giovedì 30 aprile 2015

Halla Margrét: un'islandese a Parma!


Gli eurofan meno giovani la ricordano per la delicata “Hægt og hljótt” con cui rappresentò il suo paese, l'Islanda, all'Eurovision 1987 a Bruxelles. Ma pochi sanno che Halla Margrét Árnadóttir è un affermato soprano che da molti anni vive in Italia e precisamente a Parma, dove OGAE Italy sabato scorso ha festeggiato i suoi primi 25 anni.

Siamo andati a trovarla nel suo splendido bar "Pulcinella" (dal nome della pulcinella di mare, il tipico uccello delle coste islandesi) dove ci ha accolto calorosamente e ci ha rilasciato questa intervista mentre sorseggiavamo una bibita con il sottofondo della musica d'opera.

Halla ci ha raccontato della sua esperienza eurovisiva, della sua scelta di seguire la passione per il canto lirico, dell'Italia e dell'Islanda: siamo sicuri che piacerà anche a voi ascoltare questa squisita interprete islandese, ormai parmigiana di adozione.



La polo ufficiale di OGAE Italy!




L'idea è stata lanciata al meeting di Prato dello scorso autunno da Enrico Picciolo e si è concretizzata al meeting di sabato scorso a Parma: è nata la prima polo ufficiale di OGAE Italy!

Il colore è l'azzurro delle nostre nazionali, davanti riporta il logo ufficiale del nostro club, sulla manica l'hashtag #ogaeitaly e dietro la scritta  a caratteri cubitali ITALIA.

Vienna sarà invasa da una marea di maglie azzurre per tifare per i nostri campioni de Il Volo!


Stop! Canta Omar Naber



L'emozione di averlo incontrato e di averci parlato, delle sue canzoni e del suo ambiente musicale ve l'abbiamo raccontata nel nostro precedente articolo. Adesso è arrivato il momento di un articolo dedicato al concerto che abbiamo potuto sentire a Parma.

Conosciamo Omar Naber perché dieci anni fa ha rappresentato la Slovenia con la canzone Stop, ma il suo cammino artistico non è fatto solo di Eurovision.

Come ci ha detto nell'intervista che vi abbiamo postato, le sue basi musicali partono dal rock, per cui vale la pena di sentire la sua versione di una famosissima canzone dei Green Day, che ha segnato un pezzo di vita di chi è nato intorno al 1980. Per voi, "Time of your life":



E, per non far torto a nessuno, una canzone del grande Freddy Mercury, che ha segnato un pezzo di vita di chi è nato intorno agli anni '60. Per voi, "I want to break free":


Abbiamo conosciuto Omar Naber all'Eurovision del 2005, e quindi non poteva mancare, per il concerto dei 25 anni di OGAE Italy, la versione live di Stop:



Dopo l'Eurovision del 2005 Omar ha provato diverse volte a partecipare nuovamente. Come ci ha detto nell'intervista, "ogni volta con l'obiettivo di vincere, e non tanto per farmi vedere", e ha portato delle canzoni bellissime, in lingua originale o in inglese. Ce le ha offerte alla nostra festa. In ordine  cronologico vi proponiamo prima "I still carry on", presentata all'EMA 2009, dove molti pensavano che potesse vincere, e mandata dagli amici di OGAE Slovenia al Second Chance Contest. Eccola per voi:


Nel 2011 ci riprova con una canzone in inglese, "Good things comes to those who wait", per la quale però la televisione gli chiede di riscrivere il testo in sloveno, e allora nasce "Bistvo skrito je ocem" (L'essenziale è nascosto agli occhi). A Parma ci ha cantato la versione originale. Caratteristico l'attacco, fatto alla chitarra, che sembra segnare il tempo come una batteria:



E da ultimo, l'anno scorso ha provato di nuovo a partecipare all'Eurovision, interpretando la canzone "I wont give up", che è diventata un caso mediatico per l'ultima scena del video, quando Omar, che interpreta un attore durante le riprese di un film, bacia il regista, con un trasporto frenato dalla paura. Molti hanno sostenuto che Omar fosse quindi omosessuale, ma, come ci ha detto nell'intervista, non lo è. Il video vuole essere invece un sostegno al riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali, e un ringraziamento alla comunità LGBT che lo sostiene in massa. La versione slovena si chiama Sladek strup (Dolce veleno). Notate di nuovo l'attacco della chitarra:



Omar apprezza la musica italiana. Non una canzone in particolare, ma il contributo che l'Italia, nei secoli, ha dato al mondo della musica. Anche per ringraziarci di averlo invitato, ha cantato la sua versione di "Insieme 1992", l'ultima vittoria dell'Italia all'Eurovision, senza sbagliare le parole:


Un ringraziamento a Omar Naber per le serata passata insieme, e un augurio per un futuro sereno e pieno di belle nuove canzoni.

lunedì 27 aprile 2015

Per i 25 anni OGAE Italy si regala... Omar Naber!



Venticinque anni! Un bel traguardo, non vi pare? Proprio quest'anno OGAE Italy ha festeggiato le nozze d'argento con l'Eurovision Song Contest. Come celebrare degnamente? Con un meeting in una delle città più musicali e mangerecce d'Italia: Parma!

I nostri iscritti Sébastien Chipot e Damien Macrez hanno lavorato duramente per mesi, ma il risultato è stato impeccabile, a cominciare dalla scelta della location: l'Hotel Verdi, una villa storica raccolta e intima, di grande suggestionr e quasi interamente dedicata a noi per l'occasione.

Il programma della giornata comprendeva la visione dei preview delle 40 canzoni partecipanti all'Eurovision Song Contest 2015, con tanto di votazione ufficiale di OGAE Italy (di prossima pubblicazione a cura di OGAE International), un coffee break e una cena tutti insieme, e ovviamente musica e karaoke dopo cena. Ma che meeting sarebbe stato senza un ospite?

E oramai lo sapete: quando OGAE Italy sceglie un ospite, è un ospite speciale. Stavolta è arrivato dalla Slovenia: Omar Naber, che nel 2005 ha rappresentato il suo Paese con "Stop". Omar ci ha raggiunti da Lubiana insieme a suo fratello Anis, e ha condiviso con noi due giorni di pranzi, cene, festa e canzoni.

La presentazione ufficiale di Omar è avvenuta subito dopo la conclusione delle votazioni, immediatamente prima del coffee break. Una volta appagato lo stomaco, la presidente ha intervistato l'ospite lasciando poi spazio alle domande dei presenti.

Per lasciare poi a Omar il tempo per un veloce sound check, gli iscritti si sono trasferiti di nuovo nel giardino d'inverno, dove è avvenuta la presentazione ufficiale della polo di OGAE Italy, nata dalla brillante iniziativa di Enrico Picciolo.

L'ora di cena è arrivata in men che non si dica, dando spazio all'aggregazione fra gli intervenuti e, ovviamente, alla rinomata cucina parmense! Il clou della serata sono state, naturalmente, le due torte realizzate per celebrare l'ospite e l'importante compleanno del club.



Dopo la cena e il mini-concerto di Omar (di cui vi parleremo a parte), è arrivato il momento karaoke, nel quale Omar ha accettato di fungere da giurato unico. La vittoria è stata assegnata a Laura Broccolo con la sua interpretazione di "Quédate conmigo" di Pastora Soler.

Infine, gli iscritti si sono scatenati sulle note delle canzoni di quest'anno. E, se la grande incidenza di ballate rendeva piuttosto difficile l'impresa, è bastato procurarsi un curioso mix molto "disco style" che ci ha permesso di ballare anche la canzone cipriota!

La mattina seguente, Sébastien e Damien hanno portato iscritti e ospiti in giro per la loro incantevole città, mostrando loro i principali siti di interesse. Presto, purtroppo, è arrivato il momento di salutarci. Il ringraziamento di OGAE Italy va ai nostri ottimi organizzatori Sébastien e Damien, al nostro delizioso ospite Omar Naber e a suo fratello Anis, a Enrico e alle sue polo, e a tutti quelli che si sono voluti unire a noi in questa occasione. E, per chi non ha potuto partecipare, ci saranno presto altre occasioni!

E adesso eccovi la nostra intervista a Omar Naber. Godetevela!  

Dalla Romania, il progetto di solidarietà dei Voltaj

Photo credit: TVR

Abbiamo avuto la fortuna di poter scambiare due parole con i Voltaj, i rappresentanti romeni all'Eurovision Song Contest di quest'anno, sulla loro musica, la loro partecipazione, ma soprattutto il progetto "De la capăt / All over again". Perché tutto partì da un bellissimo progetto di solidarietà. Ecco cosa ci siamo detti:

OGAE Italy: Salve Călin, Gabriel, Adrian, Valeriu e Oliver! Grazie per avere trovato il tempo per questa breve intervista, e congratulazioni per essere stati scelti quali rappresentanti della Romania all’Eurovision Song Contest 2015!

Voltaj: Ciao! Grazie mille! :-)

OGAE Italy: La vostra carriera come complesso è iniziata nel 1982. Congratulazioni, questo è quello che si chiama una lunga carriera di successo! Come siete arrivati alla decisione di partecipare alla finale nazionale Rumena di quest’anno?

Voltaj: Quando abbiamo scritto e pubblicato la canzone relativa alla campagna “All over again” (“Da capo”), non avevamo idea di partecipare all'Eurovision Song Contest. Tuttavia, ci siamo resi conto che questo festival ci può aiutare a far conoscere a livello internazionale il fatto che troppi bambini vengono lasciati a casa da soli, mentre i loro genitori lavorano all'estero per dar loro la possibilità di una vita migliore. 

OGAE Italy: Avete qualche ricordo particolare legato all’Eurovision Song Contest degli anni passati? Lo avete sempre guardato o lo avete scoperto recentemente?

Voltaj: Ci piace questo festival e abbiamo seguito la finale ogni anno. E’ una gara forte, che ci dà una grande opportunità di far conoscere la nostra campagna. Per questo ci siamo presentati alla gara. Ci sono poche possibilità come questa – che dà tutta questa pubblicità e visibilità – di parlare dei problemi dei bambini e dei Romeni in generale.

OGAE Italy: “De la capăt” è la canzone che portate all’Eurovision Song Contest. Leggendo il testo per la prima volta, si potrebbe pensare che si trattasse semplicemente di una bella poesia d’amore, ma c’è molto di più. Abbiamo letto la storia di un ragazzo che è stato abbandonato dai suoi genitori e parla alle persone che l’hanno aiutato con la sua crescita. Parlateci del significato della canzone e del progetto che è legato a essa.

Voltaj: “All over again” è più di una canzone, è un manifesto. Ci sono molti casi drammatici che coinvolgono bambini. Vivono un trauma a causa della mancanza di affetto, anche se ricevono regali e pacchettini dai loro genitori. La gente deve sapere che i Romeni non sono pigri o ladri, e che gran parte di loro lavorano sodo e sono onesti, e fanno enormi sacrifici per le loro famiglie che lasciano a casa. Per questo devono essere rispettati e non discriminati.

OGAE Italy: E per quanto riguarda il video? E’ stato ispirato da una storia vera? O forse semplicemente dalle speranze e dai sogni di troppi bambini soli?

Voltaj: Il nostro video contiene immagini del cortometraggio “Way of the Danube” che è stato girato prima che sapessimo che l’Eurovision si sarebbe svolto a Vienna quest’anno. Guardando il cortometraggio, abbiamo immediatamente pensato che fosse adattissimo all’idea della nostra campagna, e così è iniziata la nostra collaborazione con il regista Sabin Dorohoi.

OGAE Italy: Nella finale nazionale di quest’anno c’è stata una concorrenza molto forte, ma alla fine ce l’avete fatta! Come vi siete sentiti? Qual è stato il vostro primo pensiero quando vi siete resi conto che avreste portato la vostra canzone a Vienna?

Voltaj: Molto felici. Anche se volevamo vincere, non riuscivamo a crederci. Per noi è una grande gioia e un grande onore rappresentare la Romania in una grande gara come l’Eurovision, che ha una tradizione che dura da 60 anni.  

OGAE Italy: Poi si è arrivati alla scelta della lingua. Rumeno o Inglese? Rendere unica la vostra canzone, visto che al giorno d’oggi tutti cantano in Inglese, o sottolineare il messaggio in modo che potesse essere capito da tutti? Alla fine avete optato per un compromesso: metà in Inglese e metà in Rumeno. E’ stata una scelta difficile?

Voltaj: Abbiamo scelto di cantare una parte in Inglese per far capire a tutti il nostro messaggio, ma abbiamo tenuto una parte in Rumeno perché comunicava una forte emozione. 

OGAE Italy: Fra poche settimane vi vedremo a Vienna. Naturalmente questa partecipazione ha un significato particolare per voi, e questo va oltre l’arrivare in alto o il vincere. Ma naturalmente pensate anche alla gara. Cosa sperate e cosa vi aspettate?

Voltaj: Pensiamo solo al nostro scopo: quello di far conoscere a tutta Europa la campagna “All over again”.

OGAE Italy: Quali sono i vostri primi ricordi legati alla musica? Come è iniziata la vostra avventura musicale? E quanto è cambiata la vostra musica in tutti questi anni?

Voltaj: Eravamo un gruppo di amici ai quali piaceva molto cantare, e un giorno abbiamo detto: creiamo una band! Questo è successo nel 1982. Ora solo due di noi appartengono alla formazione originaria (Gabi e Vali), gli altri sono arrivati con il tempo. Nel 1988 Călin si è unito al gruppo, e quattro anni dopo, nel 2002, Oliver. L’ultimo cambiamento nel nostro gruppo è avvenuto nel 2012, con l’arrivo di Adrian. Nel tempo ci sono stati molti cambiamenti nella band, ma la nostra passione per la musica e il sostegno dei fans ci hanno aiutati a resistere. I nostri cambiamenti musicali hanno seguito la nostra maturazione e quello che abbiamo vissuto e ci ha ispirati.  

OGAE Italy: Parlateci della musica che amate ascoltare, dei vostri cantanti e complessi preferiti, quelli che vi hanno più ispirati.

Voltaj: Amiamo il rock e tutti noi ascoltiamo con piacere i Metallica, i Rammstein, i Queen e molte altre band.  

OGAE Italy: Ascoltate anche musica italiana? Ci sono cantanti o complessi italiani che vi piacciono particolarmente?

Voltaj: Ascoltiamo molta musica italiana e ci piace molto. Anche se viene da un’altra generazione, amiamo Mia Martini.

OGAE Italy: Grazie per la vostra pazienza e gentilezza nel rispondere alle nostre domande! Speriamo di vedervi a Vienna e, nel frattempo, vi auguriamo il meglio nella gara e, soprattutto, per il vostro importante progetto!

Concludiamo con il videomessaggio che i Voltaj hanno indirizzato a tutti i fan degli OGAE d'Europa:



domenica 26 aprile 2015

London Eurovision Party 2015



Il Café de Paris a Londra ospita stasera l'ultimo degli eventi promozionali dell'Eurovision 2015: il London Eurovision Party!

Quest'anno Londra ospita ben 16 artisti tra quelli che saranno a Vienna:


Amber (Malta)
Aminata (Lettonia)
Anna Sophie (Germania)
Boggie (Ungheria)
Eduard Romanyuta (Moldavia)
Electro Velvet (Regno Unito)
Elhaida Dani (Albania)
Guy Sebastian (Australia)
John Karayiannis (Cipro)
Knez (Montenegro)
Måns Zelmerlöw (Svezia)
Maria-Elena Kyriakou (Grecia)
Marta Jandová & Václav Noid Bárta (Repubblica Ceca)
Mélanie René (Svizzera)
Mørland & Debrah Scarlett (Norvegia)

The Makemakes (Austria)

Ospiti la vincitrice dell'ultima edizione Conchita Wurst e altri artisti che hanno partecipato in passato quali Christer Bjorkman (Svezia 1992), Sarbel (Grecia 2007), Kurt Calleja (Malta 2012) e Ray Caruana (Regno Unito 1989).

A condurre la serata Nicki French (Regno Unito 2000), ormai veterana di tutti gli Eurovision party, e Paddy O'Connell, commentatore della BBC.