sabato 7 marzo 2015
Velluto elettronico per l'UK!
Ci siamo: pochi minuti fa la BBC ha annunciato il proprio rappresentante per l'Eurovision Song Contest 2015. Si tratta del duo Electro Velvet, formato da Alex Larke e Bianca Nicholas.
"Still in love with you", la canzone che Alex e Bianca presenteranno a Vienna, è la prima che interpretano insieme. Parliamo, quindi, di un duo formatosi proprio per l'occasione. Il genere della canzone, un uptempo molto trascinante, è definito come "electro-swing", da qui il nome, molto appropriato, scelto per questa inedita coppia: elettronica per dare la scossa, ma pur sempre sulla base di una musica morbida come il velluto!
Questo swing, che ci rimanda agli anni 30 ma con un buon tocco di modernità, è stato scelto fra centinaia di proposte. Orgogliosissimi, ovviamente, Alex e Bianca, per i quali rappresentare il loro Paese all'Eurovision è un privilegio del quale faranno di tutto per essere all'altezza.
E a voi piace lo swing? Scommettiamo che vi vedremo ballare insieme agli Electro Velvet!
I Lordi all'Alcatraz di Milano: un reportage di Enrico Picciolo
Lo scorso 4 Marzo un piccolo avvenimento ha avuto luogo all'Alcatraz di Milano: poter vedere in Italia un concerto di una band vincitrice dell'Eurovision Song Contest, infatti, non è cosa di tutti i giorni, neppure se la band in questione, i Lordi, è sempre stata un nome di rilievo del genere heavy metal, al di là della partecipazione e della vittoria eurovisiva.
Al concerto c'era il nostro Enrico Picciolo, che ci ha inviato il reportage che volentieri riportiamo qui di seguito. Lasciamo che ci racconti le emozioni della serata!
"I Lordi ancora una volta in
Italia! A due anni dalla loro ultima presenza nel nostro Paese, i vincitori dell'Eurovision Song Contest di Atene 2006 sono tornati in Italia e ci hanno regalato tre splendide
date, di cui la prima, lo scorso 04 marzo, si è tenuta al celebre Alcatraz di
Milano.
Trattasi della tournee 2015
intitolata “Tour Force One”, che, a partire dal 01 febbraio sino a quest’estate, vedrà
la loro spettacolare presenza in tutta Europa per presentare il loro ultimo
album “Scare Force One”, pubblicato lo scorso ottobre e molto apprezzato da fans
e critica specializzata.
La popolare band heavy metal finlandese,
già negli annali per avere vinto quella edizione dell'Eurovisio,n dando la prima
storica vittoria alla Finlandia nel suo quarantacinquesimo anno di partecipazione, e segnando la prima, storica vittoria di una rockband, ha stupito il pubblico milanese con uno show
spettacolare e un’interessantissima scaletta, assolutamente rispettosa dei
tempi tecnici e che ha “spaventato”, per 1 ora e mezza di fila, i circa 300
appassionati presenti. Scaletta costituita per la quasi totalità da brani di repertorio, interrotti solamente
da un bell’inedito “special for Milano and this tour”.
Il pezzo di apertura non è stato
il notissimo “Hard Rock hallelujah”, che invece ha esaltato tutti nella
posizione n. 4, rigorosamente live e priva dell’ausilio di alcuna base
integrativa. Lo show, tipico delle band del genere, ci ha infiammati tutto d’un
fiato, senza interruzioni di sorta, concedendo agli artisti solo due brevi
pause interessate dagli assoli del batterista, che si è esibito in un buio
totale, lasciandoci estasiati per la sua bravura e l’effetto scenico delle sole
bacchette fluorescenti che si libravano nell’aria, e dall’assolo della chitarra
basso in un piccolo show di effetti sonori tipici e impreziositi dall'effetto
distorsivo.
La “monsterband” si è esibita
alternando diversi momenti “horror” e di “violenza”. come da copione classico del
genere, quali lo scoprire un bimbo in carrozzina che dal pianto si mutava in un
mostro orrendo o il sottoporre a violenza e “mangiare” un uomo legato a dei pali! Momento
di redenzione allorquando, in stile shakespeariano, Mr. Lordi (il cantante
solista) ha cantato e parlato con un teschio!
Effetti scenografici e musica hard
rock hanno colpito il pubblico, che però ha dovuto sempre essere sollecitato da Mr. Lordi, che sistematicamente invitava i presenti a esaltarsi e partecipare
emotivamente alla musica con le tipiche gestualità, a riprova del fatto che il
pubblico italiano, sia pur interessato e specializzato, non possiede la
medesima cultura dell’hard rock e dell’heavy metal degli altri Paesi: in effetti, i presenti si mostravano per lo più incuriositi.
La band, anche dopo il concerto e
in ossequio alla ormai celebre privacy per cui gli stessi mai si sono mostrati
e mai si mostreranno in pubblico con il loro volto, non si è fatta avvicinare:
si ricordi che per Mr. Lordi fu un problema convolare a nozze, in quanto ha dovuto privarsi della maschera e organizzare una cerimonia strettissimamente riservata
e priva di giornalisti.
Noi dobbiamo solo ringraziare la
band per averci ancora una volta regalato emozioni e onorato il nostro
Paese, perché la loro musica, sia pur indirizzata ad un pubblico specializzato,
ha contribuito a creare cultura musicale arricchendoci di un genere di nicchia purtroppo
sottovalutato in Italia, e che vede molti nostri artisti riscuotere fama e grosso successo
solo all’estero.
Ancora una volta “kiitos” per la
vostra musica e…Hard Rock Hallelujah!!!
Troverete qui più informazioni sui Lordi."
Grazie al nostro Enrico per il suo reportage, e Hard Rock Hallelujah a tutti!
venerdì 6 marzo 2015
Andreas rinuncia: per la Germania va Ann Sophie!
Un finale
davvero inaspettato ad Hannover dove si è svolta la selezione tedesca Unser
Song für Österreich: vince Andreas Kummert con "Heart of
stone" ma in diretta rinuncia e lascia il posto alla seconda classificata,
Ann Sophie con "Black smoke".
"Non mi sento all'altezza di questo
mondo e credo che la migliore canzone sia quella di Ann Sophie, sono un piccolo cantante, mi dispiace" dichiara
tra lo stupore generale. Un vero peccato, sia perché la canzone vincitrice
aveva ottime potenzialità, sia per rispetto del pubblico che ha seguito e
votato da casa.
Per il secondo anno consecutivo quindi i vincitori del Clubkonzert, una sorta di categoria Nuove Proposte, si trovano catapultati all'Eurovision. Ann Sophie, nata a Londra e cresciuta ad Amburgo, ha cominciato a cantare a soli 14 anni. Sei anni più tardi si è trasferita a New York per studiare al Lee Strasberg Theatre & Film Institute. Nel 2012 il suo primo album e il ritorno in Germania. Due settimane fa aveva vinto il Clubkonzert con "Jump the gun" presentata stasera nel primo round. Il pubblico per lei ha scelto la più raffinata "Black smoke" che con un po' di fortuna sarà la canzone che porterà sul palco di Vienna nella finale del 23 maggio.
Per il secondo anno consecutivo quindi i vincitori del Clubkonzert, una sorta di categoria Nuove Proposte, si trovano catapultati all'Eurovision. Ann Sophie, nata a Londra e cresciuta ad Amburgo, ha cominciato a cantare a soli 14 anni. Sei anni più tardi si è trasferita a New York per studiare al Lee Strasberg Theatre & Film Institute. Nel 2012 il suo primo album e il ritorno in Germania. Due settimane fa aveva vinto il Clubkonzert con "Jump the gun" presentata stasera nel primo round. Il pubblico per lei ha scelto la più raffinata "Black smoke" che con un po' di fortuna sarà la canzone che porterà sul palco di Vienna nella finale del 23 maggio.
giovedì 5 marzo 2015
Guy Sebastian, la prima (e unica?) volta dell'Australia
Il momento è storico: con una conferenza stampa piuttosto somigliante a uno show, dopo avere mostrato gli highlights delle precedenti edizioni dell'Eurovision Song Contest e spiegato ancora una volta quanto gli australiani abbiano sempre desiderato prendervi parte, Julia Zemiro e Sam Pang, due vecchie conoscenze dell'Eurovision "Made in Australia", hanno appena annunciato che sarà Guy Sebastian a rappresentare il loro Paese a Vienna.
Guy Theodore Sebastian ha iniziato la sua carriera nel 2003, vincendo la prima edizione di Australian Idol. Ha alle spalle la pubblicazione di otto album, tutti entrati nella top ten del suo Paese: due di essi addirittura al primo posto. Anche i suoi dodici singoli sono entrati nella top ten, e sei di questi hanno raggiunto il numero uno. Indubbiamente un interprete di grande successo, anche considerando i vari tour, collaborazioni eccetera che hanno arricchito la sua carriera.
Ancora non si conosce la canzone che Guy presenterà a Vienna: facciamoci intanto un'idea del suo stile. Questa è "Linger", cantata insieme a Lupe Fiasco.
Ah, dimenticavo: benvenuti, amici australiani!
mercoledì 4 marzo 2015
Un respiro dalla Grecia
Anche la Grecia ha scelto il suo rappresentante. Sarà Maria-Elena Kyriakou a vestire i colori greci sul palco di Vienna con “One last breath” ("Un ultimo respiro").
Cinque i candidati. Voci molto particolari. Si comincia con:
C:Real – “Crash
and burn” - C:Real è una band pop-rock composta da Takis Damaschis (chitarra), Georgia Lazopoulou (voce),
Giannis Giannikos (chitarra), e Ilias Laitsas (batteria). Il gruppo nasce nel 1996. Sette album
all’attivo, il loro maggior successo è il singolo "Visions of you" cantato in duetto con Sarah Jane Morris e uscito in 30 paesi. Il loro brano è un mix di rock e musica elettronica.
Thomai Apergi & Legend – “Jazz & sirtaki” - La voce inconfondibile di Thomai e le sue influenze musicali la portano all'esplorazione di smooth jazz, bossa nova, electrofunk, soul e jazz. Ha partecipato alla selezione 2013 senza vincere pur essendo fra i favoriti. Ha partecipato alla prima edizione "Tale e quale" Grecia. Il brano che ha presentato unisce pop e jazz.
Barrice – “Ela” - Barrice Sobolev, meglio noto come Barrice, è un cantautore e produttore di origine russa. Ha iniziato la sua carriera come disc jockey per poi dedicarsi completamente alle sue canzoni. Il brano proposto questa sera è pop dance.
Shaya Hansen –
“Sunshine” - Marianna Hansen, in arte Shaya, è una cantante greco-danese. Ha fatto parte della girlband Hi-5, risultato della versione greca del talent show "Popstars". Attualmente sta perseguendo una carriera da solista ed è arrivata al quinto posto nella versione greca di "Dancing on Ice". Shaya propone un brano pop dance.
Maria-Elena
Kyriakou – “One last breath” - nota al pubblico greco per aver vinto la prima edizione di "The voice" Grecia nella squadra di Despina Vandi. Il brano proposto è una ballad molto intensa.
Fra i tanti gli ospiti della serata. Helena Paparizou, che ha vinto l'Eurovision esattamente dieci anni fa e torna in Grecia dopo un anno di assenza. E da vincitrice ha voluto omaggiare un'altra canzone vincitrice: quella di Conchita Wurst. I Freaky Fortune e i ciprioti One che hanno fatto ballare il pubblico in sala e a casa. Loucas Yiorkas che ci ha regalato un'insolita quanto suggestiva versione acustica di "Watch my dance" circondato da bambini
Fra i tanti gli ospiti della serata. Helena Paparizou, che ha vinto l'Eurovision esattamente dieci anni fa e torna in Grecia dopo un anno di assenza. E da vincitrice ha voluto omaggiare un'altra canzone vincitrice: quella di Conchita Wurst. I Freaky Fortune e i ciprioti One che hanno fatto ballare il pubblico in sala e a casa. Loucas Yiorkas che ci ha regalato un'insolita quanto suggestiva versione acustica di "Watch my dance" circondato da bambini
Riascoltiamo la canzone vincitrice.
lunedì 2 marzo 2015
Dal nostro inviato: Marco ci racconta la finale slovena!
«Questa canzone non ha bisogno di circo»: ha le idee
chiare Marjetka Vovk, voce del progetto Maraaya a cui ha dato vita un anno fa
insieme al marito, il produttore e autore Raay. La dichiarazione, arrivata a
caldo pochi minuti dopo il trionfo a Ema, lascia intuire che l’intenzione sia
quella di non creare coreografie particolarmente elaborate in vista di Vienna,
puntando tutto sull’originalità (almeno per i palchi eurovisivi) di Here For
You, un moderno brano pop con elementi soul.
Il suo era il pezzo più atteso della serata, sostenuto in rete da
gran parte degli eurofans e in patria dalla spinta propulsiva guadagnata con Lovin’
Me, fortunato debutto pubblicato nei mesi scorsi dall’etichetta italiana Danceandlove,
con cui usciranno anche il nuovo singolo e il primo EP. I risultati finali non
hanno smentito i pronostici, ma la superfinale si è rivelata più ardua del
previsto: 7.311 televoti per Maraaya, 5.449 per Rudi Bučar e la sua Šaltinka.
In generale, RTV può davvero festeggiare la ventesima edizione di EMA: nonostante le ristrettezze economiche, la scelta degli ultimi due anni di puntare più sulla qualità che sulla quantità ha attirato nomi di primo piano della scena musicale con un’ampia panoramica di generi musicali. Otto i brani in gara, tutti molto diversi tra loro, dal rock degli I.C.E. al folk di Rudi Bučar fino alla potente ballata di Martina Majerle. Oltre a Rudi - che arrivava sull’onda delle vittorie a Melodije Morja in Sonca e a Slovenska Popevka - gli avversari più temibili per Maraaya, almeno sulla carta, sembravano essere Alya - popstar assoluta, alla sesta presenza a EMA, questa volta in duetto con Neno Belan, una delle voci più note della Dalmazia - e Jana Šušteršič, fresca vincitrice di “Slovenija ima talent”.
Ma la formula particolare che, come nel 2011, ha lasciato nelle mani di una minigiuria tutta femminile la scelta dei due brani da sottoporre al giudizio del pubblico, non ha consentito di misurare il gradimento al televoto di tutti gli artisti in gara. Alla fine, però, tutti apparivano soddisfatti: per Jana, così come per gli I.C.E., per Tim Kores e per Clemens, si è trattato di un grande trampolino di lancio per proporsi al pubblico, mentre Rudi, Alya e Martina hanno posto un nuovo tassello delle rispettive carriere: in un Paese piccolo come la Slovenia, alle prese con una drastica diminuzione del numero di cd pubblicati e in cui vivere solo facendo musica è quasi impossibile, l’opportunità di utilizzare una vetrina come EMA è già una vittoria, soprattutto considerando che i brani candidati a partecipare erano stati ben 145.
In generale, RTV può davvero festeggiare la ventesima edizione di EMA: nonostante le ristrettezze economiche, la scelta degli ultimi due anni di puntare più sulla qualità che sulla quantità ha attirato nomi di primo piano della scena musicale con un’ampia panoramica di generi musicali. Otto i brani in gara, tutti molto diversi tra loro, dal rock degli I.C.E. al folk di Rudi Bučar fino alla potente ballata di Martina Majerle. Oltre a Rudi - che arrivava sull’onda delle vittorie a Melodije Morja in Sonca e a Slovenska Popevka - gli avversari più temibili per Maraaya, almeno sulla carta, sembravano essere Alya - popstar assoluta, alla sesta presenza a EMA, questa volta in duetto con Neno Belan, una delle voci più note della Dalmazia - e Jana Šušteršič, fresca vincitrice di “Slovenija ima talent”.
Ma la formula particolare che, come nel 2011, ha lasciato nelle mani di una minigiuria tutta femminile la scelta dei due brani da sottoporre al giudizio del pubblico, non ha consentito di misurare il gradimento al televoto di tutti gli artisti in gara. Alla fine, però, tutti apparivano soddisfatti: per Jana, così come per gli I.C.E., per Tim Kores e per Clemens, si è trattato di un grande trampolino di lancio per proporsi al pubblico, mentre Rudi, Alya e Martina hanno posto un nuovo tassello delle rispettive carriere: in un Paese piccolo come la Slovenia, alle prese con una drastica diminuzione del numero di cd pubblicati e in cui vivere solo facendo musica è quasi impossibile, l’opportunità di utilizzare una vetrina come EMA è già una vittoria, soprattutto considerando che i brani candidati a partecipare erano stati ben 145.
La serata è stata piacevole anche al di là delle canzoni in gara:
ad affiancare il simpatico presentatore Nejc Šmit sono state Darja Švajger,
Maja Keuc e Tinkara Kovač, nelle triple vesti di co-conduttrici, giurate e
(naturalmente!) cantanti. Se l’apertura è stata dedicata all’intramontabile Dan
ljubezni eseguita insieme, l’attesa dei risultati è stata allietata dalle
tre protagoniste della Slovenia eurovisiva tra l’entusiasmo del pubblico: prima
Tinkara con Round And Round, poi Maja con una splendida interpretazione
di Euphoria, Darja che ha omaggiato la vittoria di Conchita con una sua
intensa versione di Rise Like A Phoenix, infine di nuovo Tinkara che ha
proposto il suo nuovo singolo tutto in italiano, Cuori d’ossigeno, un
ritorno all’amato rock dopo la felice parentesi eurovisiva, scritto insieme a
Bungaro e ad Alberto Zeppieri.
Come sempre, EMA è anche l’occasione di vivere un’esperienza
speciale in cui, una volta terminato lo show, si respira un’atmosfera distesa,
di allegria e condivisione. Tutti i cantanti restano a chiacchierare a lungo
tra loro e con i presenti, che si tratti di giornalisti, fans o spettatori.
Adesso non resta che attendere la versione definitiva di Here
For You, che non dovrebbe subire cambiamenti significativi rispetto a
quella presentata sabato. Per Raay la scommessa è rischiosa, perché in Slovenia
tutti confidano di poter accedere alla finale per il secondo anno consecutivo,
un’impresa mai riuscita dall’introduzione delle semifinali nel 2004. Ma le
premesse per centrare l’obiettivo sembrano esserci tutte.
Marco Mosca
Con la collaborazione di Yoel Naori.
OGAE Second Chance Contest: Fatti Avanti Nek!
Secondo al Festival di Sanremo. Tanti avrebbero voluto "Fatti avanti amore" anche all'Eurovision Song Contest. Ora Nek avrà una "Second Chance" grazie al concorso OGAE nato nel 1987 e dedicato proprio alle canzoni delle selezioni nazionali per l'Eurovision che non ce l'hanno fatta.
La selezione tra gli iscritti del nostro club, aperta subito dopo la finale di Sanremo, ha visto una vittoria schiacciante, quasi un plebiscito, per "Fatti avanti amore" che ha totalizzato 415 punti su 42 votanti con una media stratosferica di 9.88 punti a testa!
Staccata di 151 punti "Sraordinario" di Chiara che conquista il secondo posto con 264, terzo gradino per "Una finestra tra le stelle" di Annalisa con 250.
La classifica completa:
1
|
Nek – Fatti avanti amore
|
415
|
2
|
Chiara – Straordinario
|
264
|
3
|
Annalisa – Una finestra tra le
stelle
|
250
|
4
|
Nina Zilli – Sola
|
242
|
5
|
Malika Ayane – Adesso e qui
|
216
|
6
|
Irene Grandi - Un vento senza nome
|
196
|
7
|
Lara Fabian - Voce
|
123
|
8
|
Marco Masini – Che giorno è
|
112
|
9
|
Anna Tatangelo - Libera
|
110
|
10
|
Lorenzo Fragola – Siamo uguali
|
103
|
11
|
Bianca Atzei – Il solo al mondo
|
82
|
12
|
Raf - Come una favola
|
69
|
13
|
G. Di Michele e M. Coruzzi –
Io sono una finestra
|
52
|
14
|
Gianluca Grignani – Sogni infranti
|
49
|
15
|
Dear Jack – Il mondo esplode tranne
noi
|
43
|
16
|
Nesli – Buona fortuna amore
|
39
|
17
|
Moreno – Oggi ti parlo così
|
30
|
18
|
Biggio e Mandelli - Vita d'inferno
|
22
|
19
|
Alex Britti – Un attimo importante
|
19
|
"Fatti avanti amore" sfiderà canzoni provenienti da tutte le altre selezioni nazionali in questa 29esima edizione dell'OGAE Second Chance Contest, prevista nel mese di giugno e organizzata in Svezia dagli amici di OGAE Sweden grazie alla vittoria di Helena Paparizou con "Survivor" l'anno passato.
L'Italia, che ha vinto solo una volta il SCC, nel 1997, con "Storie" di Anna Oxa, quest'anno punta decisa al primo posto! All'Eurovision con Il Volo e al Second Chance con Nek!
domenica 1 marzo 2015
Ecco Amanecer la canzone spagnola per Vienna
Ampiamente attesa e annunciata, oggi la RTVE ha presentato
finalmente "Amancer" ("Alba") di Edurne, che difenderà i
colori della Spagna all'Eurovision Song Contest.
"Amancer" parla della sofferenza causata da un amore perduto. Si tratta di un midtempo con richiami etnici, che fin dalla foto
di copertina sembra rimandare a una combattente greca o romana.
Facile il paragone con "Euphoria" di Loreen, che vinse
l'Eurovision per la Svezia nel 2012, firmata dagli stessi autori Thomas G:son e Peter Boström, in questo caso
affiancati da un altro svedese, Tony Sánchez-Ohlsson, con cui avevano composto
anche "Quédate conmigo" per Pastora Soler sempre nel 2012.
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