venerdì 31 maggio 2013

Elhaida Dani dal Festivali i Këngës a The Voice of Italy



Quante volte vi è stato ripetuto che non bisogna abbattersi alla prima sconfitta? E quante volte avete reagito scuotendo nervosamente le spalle e pensando che chi vi parlava non aveva idea di cosa stavate passando? Bene, la prossima volta che vi succede, pensate alla storia di Elhaida Dani e sorridete. Eh sì, perché nella vita può capitare di arrivare ultima, con un orribile "nul points", alla selezione nazionale albanese, e l'anno successivo vincere uno dei talent show più seguiti in Italia. 


E' quello che è successo a Elhaida, 20 anni, in gara al Festivali i Këngës 2011 per un agognato biglietto per Baku. La sua "Mijëra vjet" si classificò ultima, non ottenendo neppure un punto. Ma Elhaida non si è lasciata scoraggiare. Dopo il deludente risultato, ha partecipato a diverse gare in ambito balcanico, vincendone anche un certo numero, e ha tentato l'ammissione al Festival di Sanremo 2013. Nel frattempo, però, è arrivata l'occasione di "The Voice of Italy". La giovane cantante è stata scelta da Riccardo Cocciante, e sotto la sua supervisione ha effettuato tutto il percorso che l'ha portata alla finale di ieri sera, dove è risultata la più votata. 


Elhaida rappresenta quindi anche un sottile legame fra "The Voice of Italy" e l'ESC, rafforzato dal fatto che Riccardo Cocciante, il suo coach, è stato giurato nella finale nazionale maltese nel 2011. 

Congratulazioni, quindi, a Elhaida Dani: la strada del vero successo è appena iniziata, ma il primo passo è stato dato con convinzione.

giovedì 30 maggio 2013

Partito il Second Chance Contest, l'Italia schiera Malika

Sono passati pochi giorni dalla finale di Malmö e già i fan OGAE si tuffano nel Second Chance Contest, il concorso dedicato alle canzoni delle selezioni nazionali che non ce l'hanno fatta ad arrivare all'Eurovision Song Contest.





Ogni club dei paesi che hanno avuto una selezione pubblica per l'ESC ha scelto una canzone a cui dare una seconda possibilità (second chance) e tra questi anche il nostro che, come già sapete dal nostro precedente articolo, tra tutte le canzoni in gara all'ultimo festival di Sanremo ha scelto "E se poi" di Malika Ayane.

I brani in gara quest'anno sono 15:

Norvegia: Adelen – “Bombo”
Grecia: Alex Leon feat. Georgina - ”Angel”
Islanda:  Svavar Knútur og Hreindís Ylva - ”Lífið snýst”
Belgio: Roberto Belarrosa – “Reste toi” 
Finlandia: Mikael Saari – “We should be through”
Spagna: El Sueño de Morfeo - ”Atrévete” 
Germania: Blitzkids MVT - ”Hearts on the line”
Lituania: Gabrielius Vagelis - ”Sacrifise”
Svezia: Yohio – “Heartbreak hotel” 
Serbia:  Dusan Svilar – “Spas”
Italia: Malika Ayane - ”E se poi”
Ungheria: Gigi Radics - ”Ugy faj” 
Israele: Asi Tal - ”Toda la noche”
Irlanda: Aimee Fitzpatrick – “Crashing down” 
Austria: Yela – “Feels like home”


Il programma completo è disponibile nella pagina web di OGAE Spain, club organizzatore grazie alla vittoria dell'anno scorso con "Tu vida es tu vida" di Pastora Soler.

Ogni club OGAE avrà la possibilità di votare i video durante tutta la stagione estiva e i risultati saranno svelati durante uno show previsto sabato 5 ottobre.

L'Italia ha vinto una volta sola il Second Chance Contest nel 1997 con "Storie" di Anna Oxa, con Malika puntiamo decisamente al bis!




martedì 28 maggio 2013

Le Moje 3 vincono il Barbara Dex Award... e si separano!


Chiariamolo subito: i due fatti menzionati nel titolo non sono assolutamente consequenziali. Va bene che vincere il Babara Dex Award, il premio riservato all'artista o al gruppo peggio vestito dell'Eurovision Song Contest, non è esattamente una menzione di merito, ma non è ovviamente questo ad avere portato Mirna Radulović, Nevena Božović e la nostra "mezza italiana" Sara Jovanović alla decisione di sciogliere il trio Moje 3 subito dopo la fine dell'ESC 2013.

In realtà, era già previsto che il gruppo non continuasse la sua attività: il trio era infatti stato formato unendo le tre prime classificate del talent show "Prvi Glas Srbije", espressamente per partecipare alla selezione nazionale per Malmö. Pur restando ottime amiche e conservando bellissimi ricordi dell'ESC, le tre ragazze sono ora impazienti di intraprendere carriere individuali: anzi, Nevena sta già lavorando al suo primo singolo da solista.

Intanto, prima di sciogliersi, il trio ha fatto in tempo a vincere il Barbara Dex Award, il premio per il peggior vestito di scena, assegnato, come ogni anno, dal sito House of Eurovision. E' un premio che diverte molto i fans, ma che non sempre li trova d'accordo: non è facile criticare quelli che, appunto, non sono altro che vestiti di scena fatti per presentare al meglio la canzone. Ma vediamo qual è stata, quest'anno, la top ten.

1 - Serbia - 967 Voti - Certo, erano di gran lunga i vestiti più colorati e pazzi. Ma, per una canzone che rappresentava una ragazzina tormentata dall'amore che si confida con due amichette (o, forse, con due diversi aspetti del proprio carattere), sarebbero stati meglio dei tailleur? Magari blu aviazione.

2 - Romania - 544 Voti - Per un controtenore, costumi e messinscena degni di un'opera lirica. Effettivamente esagerati, ma siamo sempre nell'ambito dei travestimenti, più che dei vestiti veri e propri. Certo che quell'ascensore sotto la gonna si poteva anche evitare.

3 - Israele - 296 Voti - Ecco, qui effettivamente si arriva a dover giudicare un vestito, e veramente mal azzeccato. "Effetto squalo", lo ha chiamato qualcuno per via delle righe bianche su campo nero. La non esattamente filiforme Moran Mazor risultava ancora più pesante, stretta in una guaina che, forse, avrebbe potuto farla apparire più magra solo se posizionata contro uno sfondo dello stesso colore. E dire che il difetto si era già ampiamente notato alla finale nazionale: errare è umano, perseverare diabolico!  

4 - Albania - 150 Voti - Non sono piaciute quelle specie di frac con i ricami dorati sulle maniche e sul davanti. Un po' estrosi, non c'è che dire. Ma il rock è rock!

5 - Montenegro - 110 Voti - Ancora nell'ambito dei travestimenti. Due astronauti e una specie di aliena, il tutto funzionale alla canzone. Secondo chi scrive, costumi di questo genere dovrebbero essere fuori concorso: è teatro, non moda.

6 - Lettonia - 79 Voti - Eh sì, i completini paillettati hanno lasciato il segno. Purtroppo più nel male che nel bene, a quanto pare. Immaginiamo che non abbiano aiutato neppure quelli scelti per il Red Carpet (vedere precedenti articoli).

7 - Macedonia - 65 Voti - Qui, è ovvio, se li è presi tutti Esma. A meno che qualcuno non sia rimasto disturbato dalla montatura degli occhiali di Lozano. OK, Esma è a buon diritto la Moira Orfei macedone. Ma come non trovarla simpatica? La vedreste in un abitino grigio con un filino di perle al collo? Naaah!

8 - Svezia - 49 Voti - Bianco su grigio, gilet slacciato con lacci ciondolanti, calzini sopra i pantaloni, OK, forse è un po' troppo.

9 - Bielorussia - 45 Voti - Visto, rivisto e lascia troppo vedere. Il vestitino a frange luccicanti di Alyona non ha riscosso esattamente consensi.

10 - Russia - 41 Voti - Troppo "brava ragazzina", ma il colpo di grazia probabilmente gliel'ha dato il coprispalle di gusto tipicamente (troppo) "sovietico".

Sicuramente qualcuno degli esclusi avrebbe meritato l'ingresso in top ten: pensate al vestito "a sponda idraulica" della Moldavia o alla sposa finlandese con gli stivaletti rosa shocking. Ma è ovvio, si scherza: dopotutto, si tratta di spettacolo. Però concedeteci un moto di orgoglio nel constatare che, per l'ennesima volta, ne' l'Italia ne' San Marino sono presenti in questa ingloriosa classifica. Dopotutto, la nostra penisola e l'eleganza vanno notoriamente a braccetto.