venerdì 24 aprile 2015

Il francobollo di Vienna 2015




Aspettavamo questo momento da quando abbiamo saputo che le poste austriache erano tra gli sponsor del prossimo Eurovision Song Contest.


Esce oggi in Austria un francobollo celebrativo del valore di 80 centesimi con il logo ufficiale di Vienna 2015 e il motto "Building Bridges".



I filatelici più attenti noteranno che manca il nome del paese emittente, anche se i colori della bandiera saranno presenti nel cuore di Eurovision.



Il francobollo permetterà la spedizione di lettere all'interno dell'Austria ma anche di cartoline verso l'estero, facile immaginare che saranno i più richiesti dagli eurofan!



Quello di quest'anno non è il primo francobollo dedicato all'Eurovision Song Contest: ricordiamo le serie pubblicate nel 2005 a Kiev, nel 2007 a Helsinki, nel 2010 a Oslo e nel 2012 a Baku.





Eurovision pre-party 2015 a Mosca



Dopo Amsterdam e Riga, sarà a Mosca che si svolgerà il prossimo pre-party dedicato all'Eurovision Song Contest 2015.

Infatti oggi 24 Aprile nella concert hall Place De Paris Korston al Korston Club Hotel il pubblico russo, e non solo, avrà l'occasione di incontrare alcuni dei cantanti prossimamente in gara a Vienna.

Guidati dalla star locale, nonché rappresentante russa all'ESC 2015 Polina Gagarina, si alterneranno sul palco Guy Sebastian (Australia), Elnur Hüseynov (Azerbaijan), Uzari & Maimuna (Bielorussia), María Ólafs (Islanda), Nadav Guedj (Israele), Daniel Kajmakoski (Macedonia), Amber (Malta), Knez (Montenegro), Electro Velvet (Regno Unito) e Michele Perniola & Anita Simoncini (San Marino).

Sicuramente una bella occasione per i nostri "cuginetti" di farsi conoscere anche dal pubblico russo.

Inoltre saranno presenti anche artisti già presenti alle varie edizioni dell'Eurovision fra i quali Julia Volkova (T.A.T.U. – ESC 2003 – Russia), le Tolmachevy Sisters (ESC 2014 e JESC 2006 – Russia), i Prime Minister (ESC 2002 – Russia), i Zdob Şi Zdub (ESC 2005 e 2011 – Moldova), i Sunstroke Project (ESC 2010 – Moldova), Pasha Parfeny (ESC 2012 – Moldova), Cristina Scarlat (ESC 2014 – Moldova) e il vincitore dell'ESC 2011 Eldar Gasimov (Azerbaijan).

giovedì 23 aprile 2015

Eurovision Song Story


Dopo la bellissima notizia che anche quest'anno Rai4 trasmetterà entrambe le semifinali del 60° Eurovision Song Contest 2015 di Vienna, la nostra televisione di stato non finisce di stupirci!

Infatti il 18 Maggio alle 22:40, sempre su Rai4, verrà trasmesso uno special sulla storia del concorso eurovisivo Eurovision Song Story.

Non si conoscono ancora le modalità e gli argomenti che verranno trattati ma sicuramente non mancheranno le sorprese!

Quindi, appuntamento a lunedì 18 Maggio per l'inizio della settimana Eurovisiva 2015!

Martedì 19 Maggio alle 21:00 parte la gara con la prima semifinale mentre giovedì 21 è in programma la seconda. Il commento di entrambe è affidato alla consolidata coppia di speakers di Radio2 Marco Ardemagni e Filippo Solibello.

Sabato 23 Maggio alle 21:00 è la volta della finale su Rai2 commentata da Federico Russo e Valentina Correani mentre Ardemagni e Solibello la commenteranno, altra esclusiva Rai, su Radio2 in diretta per la prima volta dal 1985.

Grazie Rai!


"Ce la metteremo tutta per riportare l'Eurovision in Italia"




Bravi, simpatici, estroversi: difficile trovare un difetto a Gianluca, Ignazio e Piero, i ragazzi de Il Volo che difenderanno il tricolore a Vienna.

Oggi ne hanno dato ancora una volta prova nella video diretta organizzata da Tv Sorrisi e Canzoni e condotta da Francesco Chignola, inviato di Sorrisi all'Eurovision da diversi anni.

Partendo dalla vittoria a Sanremo si è parlato ovviamente anche dell'Eurovision Song Contest, vetrina cui tengono molto per tornare in Europa dopo due anni dal lancio del loro primo album.

Ma Il Volo non vuole solo partecipare, fieri di rappresentare il loro paese dichiarano "speriamo di riportare l'Eurovision dopo tanti anni in Italia" e svelano che vestiranno Armani durante la finale del 23 maggio.

Nel video troverete anche una versione a cappella di "Grande amore".

Ma lasciamo la parola a loro, buona (euro)visione!




mercoledì 22 aprile 2015

Trijntje stella d’Olanda


La padrona di casa all'Eurovision in Concert vista da un fan italiano


La vera star dell’ultima edizione dell’Eurovision in Concert svoltasi ad Amsterdam lo scorso sabato è stata lei: Trijntje Oosterhuis.

Si tratta del terzo “nome forte” che i Paesi Bassi schierano per l’Eurovision Song Contest dalla memorabile partecipazione di Anouk a Malmö due anni fa.

Dopo infatti quasi un decennio di assenza dalla Grand Final, possiamo dire che i Paesi Bassi sono tornati sugli scudi e trionfalmente.

Dopo la mitica Anouk e l’elegante Ilse DeLange, “proprietaria” del marchio The Common Linnets, ecco il turno della ex voce dei Total Touch, gruppo pop-dance fondato da Trijntje con il fratello Tjeerd ben 25 anni fa.

Il loro album di debutto, datato 1996 e semplicemente intitolato “Total Touch”, ha venduto oltre mezzo milione di copie in patria, diventando il cd di debutto più venduto per un gruppo olandese. I Total Touch realizzano solo due cd prima di sciogliersi nel 2001. La carriera solista di Trijntje inizia invece due anni dopo, nel 2003, con il suo omonimo cd di debutto e che include prevalentemente ballate e slows.

Dal 2003, l’artista ha realizzato ben 6 albums, “svoltando” artisticamente verso il jazz, il soul e l’adult contemporary. I suoi cd più conosciuti (e venduti) sono di fatto antologie di covers di Burt Bacharach. Negli stessi anni Trijntje si esibisce spesso con la Metropole Orchestra, collaborando con artisti nazionali e internazionali, come Candy Dulfer, Edsilia Rombley, Gordon, Alain Clark, Lionel Richie e, su tutti, Marco Borsato. Dal 2012 Trijntje è anche coach del talent show “The Voice of Holland”, con altre star della musica olandese, tra cui gli stessi Borsato e DeLange.

L’Olanda, quindi, punta ancora una volta in alto, e giustamente, dopo un periodo piuttosto negativo, nonostante le potenziali entries (pensiamo in particolare a Glennis Grace nel 2005 o a Edsilia Rombley nel 2007). L’artista si è esibita al Melkweg di Amsterdam di fronte ad una platea di fans scatenati, presentando la sua entry eurovisiva, “Walk along”, scritta proprio dalla vulcanica Anouk e dal compositore svedese Tobias Karlsson: una canzone decisamente “catchy”, diretta, ripetitiva ma molto scintillante.

Il nome della Oosterhuis è senz’altro sinonimo di professionalità e speriamo che, ancora una volta, sia la professionalità a prevalere.

Mélanie René: è il mio momento per risplendere!

Foto SRF/Oscar Alessio

Un viso d'angelo, una grande voce e tanta dolcezza: è Mélanie René, che rappresenterà la Svizzera al prossimo Eurovision Song Contest. Le abbiamo fatto qualche domanda per permettervi di conoscerla meglio, ed ecco che cosa ci ha detto in questa nostra intervista.

OGAE Italy: Ciao Mélanie, piacere di conoscerti! Vorremmo ringraziarti per esserti presa il tempo per questa piccola intervista, e farti le congratulazioni per avere vinto la selezione nazionale Svizzera ed essere quindi stata scelta per rappresentare la Svizzera all’Eurovision Song Contest di Vienna.

Mélanie René: Grazie mille per il vostro interesse e sostegno!

OGAE Italy: Prima di tutto vorremmo sapere quali sono stati i tuoi sentimenti quando ti sei resa conto di avere vinto la finale nazionale. Ti aspettavi di vincere? E’ stato entusiasmante o forse ti ha fatto anche un poco paura, per la responsabilità di rappresentare il tuo Paese?

Mélanie René: C’è effettivamente un poco di pressione, visto che voglio che la Svizzera vada avanti il più possibile nella gara, ma sono consapevole del fatto che questa è un’incredibile esperienza per un artista che si affaccia all’industria musicale, e non do niente per scontato! Voglio assaporare ogni secondo con tutte le persone del team che lavora con me.
Quando il presentatore della finale Svizzera ha detto il mio nome, non ci credevo. Mi sono resa conto di essere proprio io quando i miei coristi hanno iniziato a urlare dietro di me. Mi sono sentita (e mi sento ancora) così felice, così orgogliosa, ma anche grata che il pubblico e la giuria avessero scelto la mia canzone per rappresentare la Svizzera in Austria! Mi sento ancora come se stessi sognando a occhi aperti!

OGAE Italy: Parlaci della tua canzone “Time to shine”. Di cosa parla il testo? Che cosa ti ha ispirata? E’ un poco autobiografica?

Mélanie René: Sì. Ho scritto “Time to shine” in un momento della mia vita nel quale mi sono resa conto di quanto fossi cresciuta, sia nella vita personale che in quella musicale. Per la prima volta ho sentito di sapere dove stavo andando nella vita, e mi ha fatto sentire libero. E’ questo sentimento di libertà che ho cercato di ritrarre nella mia canzone. Per me è un promemoria costante per rimanere fedele a chi sono e a quello in cui credo, anche se a volte vuol dire dover camminare da sola. “Time to shine” non parla di glitter o lustrini, ma più dell’abbracciare chi sei. “Time to shine” vuol dire rendersi conto che va benissimo essere chi sei e non avere paura di lottare per quello in cui credi.

OGAE Italy: La Svizzera ha tre lingue principali fra le quali poter scegliere (Francese, Tedesco e Italiano), ma hai deciso di cantare in Inglese. Quali sono i motivi di questa scelta? E’ semplicemente perché probabilmente per il pubblico sarà più facile capire le parole, o pensi che si adatti di più alla canzone?

Mélanie René: L’Inglese è una lingua internazionale, e vorrei che tutti coloro che guardano lo show capissero di cosa parla la canzone. Tuttavia, questo non vuol dire che non canterò in Francese nel futuro. Ma mi sono resa conto che la lingua più usata sulla scena musicale Svizzera è l’Inglese, visto che tutti lo capiscono indipendentemente da quale parte della Svizzera vengano.

OGAE Italy: Sei nata in Svizzera, ma sei originaria di Mauritius e al momento vivi in UK. Un vero e proprio mix di diverse influenze culturali! Che tipo di impatto ha avuto sulla tua vita e sulla tua musica?

Mélanie René: Sono cresciuta ascoltando tutto quello che ascoltavano mia madre e mio padre: sega (musica tipica di Mauritius), canzoni francesi, country, gospel, soul, funky, reggae e tanti altri generi! Grazie a loro adesso ho un gusto musicale eclettico che copre diversi stili e lingue.
Andare a studiare all’estero è stata un’esperienza divertente che mi ha arricchita. Ho imparato molto e ho incontrato persone fantastiche, che hanno influenzato in parte la mia musica. Sebbene non sapessi dove la mia musica mi avrebbe portata, ho sempre mantenuto la mente aperta. Sapevo che a un certo punto sarei tornata a casa.

OGAE Italy: Vieni da una famiglia di musicisti, quindi suppongo che sia sempre stato naturale per te cantare e suonare. Quanto è importante il sostegno della famiglia quando si tratta di seguire una carriera artistica?

Mélanie René: Vengo da una famiglia molto musicale, dove tutti suonano uno strumento o cantano, quindi ho sviluppato presto la passione per la musica. I primi passi sul palcoscenico li ho fatti a sette anni, per uno spettacolo di beneficenza a Mauritius, e lì mi sono resa conto quanto mi piacesse cantare davanti a un pubblico. Sono estremamente fortunata perché i miei genitori mi hanno sempre incoraggiata a inseguire il mio sogno.

OGAE Italy: Hai partecipato a due importanti festival in Romania: il “Cerbul de aur” e il “Georges Gregoriu”, che hai vinto. Raccontaci le tue esperienze in Romania.

Mélanie René: Anche quando ho partecipato al festival musicale “Georges Gregoriu” in Romania nel 2009 rappresentavo la Svizzera. Penso che mi abbia aiutato in rapporto alla presenza scenica e all’abituarmi alle telecamere sul palco, ma è stato un poco diverso dall’Eurovision Song Contest. Sono state entrambe belle esperienze, e mi sento fortunata per avere potuto partecipare!

OGAE Italy: Prossima fermata: Vienna! Come ti senti? Come lo immagini? Raccontaci I tuoi sogni, le speranze e le aspettative.

Mélanie René: Vorrei tanto che la gente ricordasse il messaggio e l’emozione che dividerò con loro tramite la mia canzone e la mia esibizione. Per me, la musica vuol dire dividere qualcosa con il pubblico, e se riesco a fare questo, sarò felice.

OGAE Italy: Hai avuto modo di ascoltare gli altri partecipanti? C’è qualche canzone che ti abbia colpita in modo particolare?

Mélanie René: Ne ho ascoltati molti. Ciascuno di loro ha il proprio stile, il proprio universo, e personalmente credo che sia questo che rende la gara così interessante!

OGAE Italy: E quali sono I tuoi piani dopo Vienna? Pensi di pubblicare un album, o di andare in tour?

Mélanie René: In generale vorrei portermi mantenere con la musica. Al momento sto lavorando sul mio primo EP che dovrebbe uscire a fine primavera, e su di un repertorio per i futuri live.

OGAE Italy: Parlando di musica, quale genere ascolti principalmente? Chi sono i tuoi musicisti e complessi preferiti, quelli che ti hanno ispirato di più? Ascolti anche musica italiana?

Mélanie René: I primi album che ho comprato sono stati quelli di Lââm e Britney Spears, ma ero una grande fan di Céline Dion. Ho imparato a cantare con le sue canzoni, cercando di copiare i suoi suoni e vocalizzi. Dal punto di vista vocale, è stata una grande ispirazione per me.
In particolare, la mia canzone è stata ispirata dall’album “Alive” di Jessie J. Ero abbastanza timida e introversa, timorosa del giudizio della gente. Quando sono andata in Inghilterra per studiare musica ho imparato ad apprezzare e accettare chi ero veramente, e mi ha fatto sentire libera. Ascoltando l’album di Jessie J. mi è venuta voglia di scrivere una canzone su questo argomento. So che ci sono ancora molte persone che si sentono così, e attraverso questa canzone voglio che capiscano che non c’è niente che possa frapporsi tra loro e i loro sogni: il cielo è il limite! 

OGAE Italy: Grazie Mélanie per la tua gentilezza e pazienza! Speriamo di vederti a Vienna, e ti auguriamo tutto il meglio in questa gara!

Mélanie René: Grazie mille! Vorrei ringraziare ogni singola persona che mi ha sostenuta e incoraggiata dall’inizio, e che ancora crede in me. Voi siete quello che mi mantiene motivata e appassionata di quello che faccio! Ragazzi, siete semplicemente fantastici! 

Oltre a Mélanie, ringraziamo Basil Lichtsteiner della SRF che ha reso possibile questa intervista.

Uzari e Maimuna: il "tempo" giusto per la Bielorussia!


Lei, pur essendo originaria del Mali, è "Il violino della Bielorussia". Lui è cantautore pop. Ma insieme hanno trovato il "tempo" giusto: "Time", il brano con il quale rappresenteranno la Bielorussia all'Eurovision Song Contest 2015.
Uzari e Maimuna sono giovani, talentuosi e simpatici, come risulta da questa intervista che ci hanno concesso. Eccola a voi!

OGAE Italy: Ciao Uzari, ciao Maimuna. Siamo molto felici di conoscervi! Lasciate che vi ringraziamo per avere accettato questa intervista e che ci congratuliamo con voi per essere stati scelti quali rappresentanti della Bielorussia all'Eurovision Song Contest 2015!
Sono sicura che questa domanda vi è già stata fatta centinaia di volte, ma naturalmente anche i nostri lettori sono curiosi di saperlo: come succede a una violinista classica di iniziare a lavorare con un compositore di musica pop? Come è nata l'idea di questo nuovo duo?

Maimuna: Sono stata io a contattarlo per proporgli l'idea di lavorare insieme, ma devo dire che anche Uzari è molto coraggioso per quanto riguarda la musica, nel provare e far succedere cose nuove.
Quando ho visto "Il Signore degli Anelli" sono rimasta a guardare i credits fino alla fine, perché adoravo la colonna sonora di Howard Shore e non volevo perdermene neppure una nota. Poi ho visto che anche Uzari era lì e stava facendo esattamente quello che facevo io.
Uzari: Ci conoscevamo già per il fatto di essere nel campo della musica, ma il nostro legame si è ulteriormente stretto e abbiamo deciso che un giorno avremmo lavorato insieme. Così siamo arrivati a "Time".

OGAE Italy: La vostra vittoria nella selezione nazionale è stata un poco una sorpresa: il favorito era Alexander Rybak, il vincitore eurovisivo del 2009. Come vi siete sentiti quando avete capito che, invece, avevate vinto voi e che avreste portato la vostra bandiera a Vienna?

Uzari: Non davamo per scontato di vincere, ma avevamo certamente lavorato sodo e ci speravamo molto, come tutti quelli che partecipavano all'Eurofest. Perché noi? Ci sono molti fattori: lo stato d'animo delle giurie e del pubblico; il tipo di musica che è popolare in un determinato momento; altre influenze artistiche. Ma, fortunatamente per noi, eravamo nel posto giusto al momento giusto. Sì, momento: "Time"!
Maimuna: Le finali nazionali Eurofest non sono mai state esenti da drammi. ma la notte in cui sono stata selezionata per rappresentare la Bielorussia la ricorderò per il resto della mia vita. Tutti gli artisti che erano lì avevano lavorato duramente e avevano grandi aspettative, quindi sapevamo come si sentivano, compreso Alexander.

OGAE Italy: Negli scorsi anni, spesso la Bielorussia ha cambiato la canzone che aveva vinto la finale nazionale. Anche a voi è stato proposto di cambiarla? Perché, invece, avete deciso di tenere "Time"?

Uzari: Sentivamo che la canzone era giusta così com'era, ma in effetti abbiamo fatto dei minuscoli cambiamenti per il video.
Maimuna: Forse questa è una nuova tendenza per la Bielorussia, visto che neppure Teo ha cambiato la sua canzone, lo scorso anno. :-)

OGAE Italy: "Time" è cantata in Inglese, come tutte le canzoni Bielorusse che sono state presentate all'Eurovision Song Contest. Perché preferite l'Inglese alla vostra lingua nazionale? Non pensate che una canzone potrebbe acquistare fascino se fosse cantata nella vostra lingua?

Uzari: Sì, sono sicuro che sarebbe così, e ho registrato molte canzoni in Russo; "Sokol" (Nadezhda Misyakova, Junior Eurovision Song Contest 2014) era in Bielorusso. Tuttavia, in Europa tutti sono cresciuti ascoltando Michael Jackson, Beyonce, Madonna, i Maroon 5, e tutti cantano in Inglese. Sembra essere la lingua universale del pop che tutti capiscono.
Maimuna: Beh, oltre a Russo e Bielorusso parlo anche Francese e Inglese, quindi magari un giorno dovrei usare tutte e quattro le lingue in una canzone!

OGAE Italy: Parliamo del testo. "Il tempo è come il tuono, il tempo svanisce..." Percepisco un senso di urgenza, quasi una lotta contro il tempo, nella vostra canzone. Cosa significa il tempo per voi?

Uzari: Sì, è giusta la tua interpretazione. Malgrado le nostre vite del ventunesimo secolo piene di tecnologia, ancora non possiamo fermare ne' controllare il tempo. Scappa via da noi, e dobbiamo ottenere il massimo da ogni momento.

OGAE Italy: Il vostro video è molto suggestivo. Maimuna è intrappolata in una clessidra, con la sabbia che scorre e minaccia di seppellirla. Uzari corre a salvarla ma, quando le loro mani toccano il vetro. si scambiano i ruoli, e Maimuna se ne va lasciando Uzari intrappolato. Questo ha un significato particolare o è solo un volo di fantasia?

Uzari: Più che altro un volo di fantasia, ma volevamo un colpo di scena alla fine. E' un cliché quello che vede l'eroe coraggioso salvare l'eroina intrappolata, ma è una soluzione e una storia fuori moda. Cosa sarebbe successo se lui fosse stato troppo lento? O se lei in realtà non avesse avuto bisogno di essere salvata da lui?
Maimuna: O se lui avesse perso tempo e avesse rimpianti? Alla fine, lo scopo di questo era renderlo più moderno. Il tempo ha influenza su tutti e abbiamo bisogno di usarlo in modo saggio e prendere al volo ogni occasione che ci viene offerta.

OGAE Italy: Uzari, non sei l'ultimo arrivato all'Eurovision Song Contest: nel 2011 sei stato corista per Anastasia Vinnikova, e lo scorso anno hai composto "Sokol" per Nadezhda Misyakova (Junior Eurovision Song Contest). Come ti senti a essere il vero protagonista, stavolta? Pensi di poter anche aiutare Maimuna a prendere confidenza con questo nuovo mondo?

Uzari: E' fantastico, ancora non posso crederci. Anche per me l'Eurovision è ancora una novità, visto che quest'anno è la prima volta che partecipo all'evento come interprete principale e non come corista. Maimuna e io conosceremo questo mondo insieme. Siamo stati felici di conoscere gli altri 23 partecipanti che erano ad Amsterdam; questa settimana siamo impazienti di esibirci a Mosca, e a Vienna parleremo anche con quelli che non abbiamo conosciuto in queste due occasioni. Anche i fans e i mezzi di comunicazione sono una grandissima parte dell'evento: il loro entusiasmo e la loro cordialità fa di questo evento il migliore del mondo.

OGAE Italy: Abbiamo notato quelle peculiari strutture che porti sulle orecchie. Sono un qualcosa che fa parte del tuo stile distintivo? Le porterai anche a Vienna?

Uzari: Amo "Il Signore degli Anelli", e ho pensato che le orecchie da "elfo" avrebbero aggiunto qualcosa alla storia di un lungo viaggio attraverso nebbia, sabbia, fuoco e pioggia per arrivare alla fine. Tuttavia, a Vienna pensiamo di provare qualcosa di nuovo per la nostra esibizione, quindi non sono sicuro se le "orecchie" verranno con noi o no.

OGAE Italy: Maimuna, sai che, a causa di una regola della manifestazione, non potrai suonare dal vivo il tuo violino. Pensi che ti sembrerà strano, o magari anche un poco noioso, dover fare finta di suonare?

Maimuna: Ovviamente sarei felice di suonare dal vivo, visto che anche io sono performer insieme a Uzari, ma non preoccupatevi: suonerò l'"air violin" con il massimo impegno. Vogliamo che la nostra esibizione sul palco sia il più possibile autentica. In effetti, all'Eurovision in Concert di Amsterdam ho rotto qualche corda del mio archetto, perché stavo "air playing" con una tale intensità!          

OGAE Italy: Cosa pensate che succederà dopo l'Eurovision? La vostra collaborazione proseguirà? Possiamo aspettarci un album, un tour?

Uzari: Saremmo felici di continuare a lavorare insieme. Dopo l'Eurovision ci sarà più tempo per pensare e programmare le cose.
Maimuna: Spero che voglia ancora lavorare con me! E' la prima volta che lavoriamo insieme ed è stata una mia idea, quindi spero che non sia deluso! :-)

OGAE Italy: Grazie Uzari, grazie Maimuna, per avere risposto con tanta pazienza alle nostre domande. Speriamo di vedervi a Vienna, e buona fortuna per la gara!

Uzari: Grazie mille. Le vostre domande sono state davvero toste!
Maimuna: Grazie. Speriamo che vi piaccia la nostra esibizione e che voterete per noi!

E perché no? Intanto ringraziamo, oltre naturalmente a Uzari e Maimuna, anche Pavel Marozau, Presidente di Eurofest Belarus, che ha reso possibile questa intervista.    

martedì 21 aprile 2015

Tutti a Roma per il flashmob di Boggie!


Siete anche voi fra coloro che sono assolutamente convinti dell'inutilità delle guerre? Allora non potrete esentarvi, il 5 Maggio, dal presentarvi davanti alla Fontana di Trevi, a Roma, per il flashmob di Boggie, che rappresenterà l'Ungheria all'Eurovision Song Contest con la sua "Wars for nothing".

Cosa dovete fare? Semplice. Imparate bene "Wars for nothing" e presentatevi alle 11,30 del 5 Maggio davanti alla Fontana di Trevi, per cantarla insieme a Boggie e a tutti quelli che vorranno unirsi. Troverete altre informazioni e aggiornamenti sulla pagina facebook dell'evento.

Il flashmob di Roma è parte di un vero e proprio tour comprendente, oltre a Budapest, anche Amsterdam, Stoccolma, Londra, Parigi, Berlino e, infine, Vienna. Questo dichiara Boggie: "E' una missione molto entusiasmante, e naturalmente è molto divertente fare musica nelle più belle piazze d'Europa, insieme al mio amico Milán Szakonyi che sarà anche sul palco con me a Vienna. L'azione ha però anche un significato più profondo. Mentre canto la canzone, la canto per e in nome di molti di noi. Cantarla insieme a sconosciuti, e il fatto che le persone vogliano farne parte, è un grande simbolo del bisogno di unità e naturalmente del potere della musica. Sono impaziente di salire sul palco di Vienna, ma fino a quel momento voglio diffondere la mia canzone e il suo messaggio il più possibile."

E quindi benvenuta in Italia, Boggie! Che il tuo messaggio possa raggiungere tutti, senza esclusione.

lunedì 20 aprile 2015

Ad Amsterdam l'Eurovision 2015 è già cominciato!






Un appuntamento diventato una tradizione: anche quest'anno il Melkweg di Amsterdam ha ospitato il più grande evento promozionale dell'Eurovision Song Contest: l'Eurovision in Concert 2015!



E anche quest'anno noi di Ogae Italy c'eravamo, per assaporare la gioia festosa che ritroveremo a Vienna e per ascoltare per la prima volta dal vivo 24 dei 40 paesi che si sfideranno in Austria.




Presentato da Cornald Maas, commentatore della tv olandese, e da una strepitosa Edsilia Rombley che ha monopolizzato la scena con la sua simpatia e deliziato il pubblico con l'esibizione delle sue entries all'Eurovision "Hemel en Aarde" (1998) e "Nooit meer zonder jou" (2007).




Il ritmo è quello a cui siamo abituati all'Eurovision, poche chiacchiere e tanta musica: la prima a esibirsi è la Polonia con Monika Kuszynska, come sappiamo costretta su una sedia a rotelle. Interpreta "In the name of love" con eleganza, ma sembra frenata dall'emozione.



Dopo di lei tocca al Montenegro: "Adio" trascina subito nei balcani, grande interpretazione di Knez, ce lo immaginiamo già circondato da ballerine e musicisti in abiti tradizionali e il gioco è fatto.



Terza a salire sul palco Aminata, la lettone incanta con la sua voce potente che esalta l'ottima "Love injected".



Molto carina Aminata che ha salutato l'Italia con questo video



Si cambia genere con la Moldavia, Eduard Romanyuta e i suoi ballerini inscenano la prima coreografia della serata, "I want your love" è un pezzo dance che ha il vantaggio di non avere molta concorrenza nel settore nel prossimo Eurovision.



La classe della greca Maria-Elena Kyriakou ci riporta alle ballate, "One last breath" è nello stile di "Rise like a phoenix" di Conchita Wurst ma Maria-Elena non ha la barba, come fa notare il presentatore, funzionerà lo stesso?




Un'altra grande voce, anzi "The Voice of Italy", Elhaida Dani, per l'Albania: grande atmosfera e grande emozione per la sua magnifica "I'm alive".


La dolcissima Elhaida ci ha concesso anche questo saluto in italiano




Ma anche la Macedonia non delude le attese: molto bravo Daniel Kajmakoski con la sua "Autumn leaves".



Atmosfera e impegno per l'Ungheria, il Melkweg si ferma e ascolta in silenzio: "Wars for nothing" di Boggie potrebbe essere una delle rivelazioni di quest'anno.



Ecco il primo dei finalisti di diritto, il Regno Unito, con il duo Electro Velvet che ci riporta negli anni '30 con "Still in love with you".




Sono ancora molti gli artisti che si devono esibire, la nona è la "guerriera" Nina Sublatti per la Georgia: che grinta! "Warrior" conquista al primo ascolto.


Grinta che Nina ci concede anche in questo videosaluto




Grande alchimia per Uzari e Maimuna dalla Bielorussia, lui la voce e lei il violino: "Time" risulta una delle migliori esibizioni della serata.



Ma la prima vera ovazione il Melkweg la tributa alla serba Bojana Stamenov: "Beauty never lies" trascina e ha un messaggio che piace "finally I can say, yes, I'm different, and it's ok!" e scrosciano gli applausi.



John Karayiannis per Cipro crea un'atmosfera dolcissima con "One thing I should have done", in sala cala di nuovo un religioso silenzio .




Per la Germania Ann Sophie tira fuori tutta la voce che ha per "Black smoke", un brano soul nel solco di Amy Winehouse.




Altro big, la Francia con Lisa Angell, lei di voce ne ha da vendere e "N'oubliez pas" incanta, ma Lisa è poco personaggio, e per l'Eurovision non si tratta di cosa da poco. 




Si balla con Israele e il suo "Golden Boy" di sedici anni Nadav Guedj: "And before I leave let me show you Tel Aviv" sarà uno dei tormentoni di quest'anno: trascinante.



Nadav simpaticissimo saluta così OGAE Italy





Gli sloveni Maraaya sono ben quotati nei pronostici per Vienna e non deludono le attese: "Here for you" è un gran bel pezzo che sta già facendo molto bene nelle radio, anche nel nostro paese.



Tocca poi ai Makemakes, che saranno i padroni di casa a maggio in Austria: "I am yours" ricorda i Coldplay ma anche John Lennon, azzarda Edsilia nel presentarli.


Uno dei momenti più attesi è "A monster like me" di Morland e Debrah Scarlett per la Norvegia: un brano davvero magnifico, un'interpretazione da cinema, questi due sono da tenere d'occhio.



Altro duetto, quest'anno ce ne sono davvero tanti, e altro genere per la Lituania: Monika e Vaidas sono belli e sembrano davvero innamorati quando cantano "This time".



Elnur che torna a rappresentare l'Azerbiagian sfoggia una voce pazzesca in "Hour of the wolf", siamo sicuri che anche lui sarà apprezzato da giurie e televoto.




La vera novità di quest'anno sarà la presenza in gara per la prima volta dell'Australia, invitata per celebrare la sessantesima edizione. "Tonight again" di Guy Sebastian non passerà inosservata, il pezzo è molto radiofonico e potrebbe diventare un grande successo.


Molti degli artisti si sono già esibiti, ma alcuni preferiti dal pubblico devono ancora arrivare, a cominciare da Måns Zelmerlöw, favorito per la vittoria a Vienna secondo i bookmakers: "Heroes" entra intesta immediatamente, la fisicità di Måns fa il resto.



Last but not least ovviamente la padrona di casa, l'olandese Trijntje Oosterhuis fa cantare tutto il Melkweg sulle note di "Walk along".



Li abbiamo ascoltati tutti e 24, ma non potevano mancare le superospiti, le Bobbysocks, a 30 anni dalla loro vittoria con "La det swinge" sono ancora le beniamine di tutti i fan.




Insomma una grande festa, preceduta da un preparty con ospiti Nicki French, Suzy e Getty dei Teach In e da un afterparty dove abbiamo ballato fino all'alba. Grazie Amsterdam!



foto Alessandro Banti
video Fabio Giuntini

domenica 19 aprile 2015

Volete conoscere meglio Omar? Ascoltate "Na glavo"!


Manca ormai meno di una settimana alla festa di OGAE Italy all'Hotel Verdi di Parma, e all'incontro con il nostro ospite Omar Naber, che viene a trovarci dalla Slovenia.

Conoscente ovviamente tutti la splendida "Stop", ma quanti di voi sono informati sul resto della produzione musicale di Omar? Bene, colmiamo, almeno in parte, questa lacuna. Parliamo di "Na glavo", il suo più recente CD, uscito nel 2014. L'album è disponibile anche nella versione Inglese "No helmet", ma a noi piace la lingua originale, che ci permette di farci un quadro ancora più completo del personaggio e della sua realtà. E poi, convenitene, cosa c'è di più interessante di un rock in Sloveno? E quindi, via con "Na glavo", un CD energetico ma anche pieno di melodia, che vi farà muovere piedi e mani e cantare!

Il primo brano, "Parfum", ci introduce in un'atmosfera vagamente anni 80, con una strofa dall'arrangiamento sensuale e morbido, che poi esplode in un ritornello decisamente rock, dandoci subito un'idea precisa del genere preferito da Omar. Se questo non fosse bastato, arrivano le schitarrate iniziali di "Proti soncu" a toglierci ogni eventuale dubbio. Ritmata, decisa, con appena una pausa tremula prima del ritornello, la canzone scorre via gioiosa, trascinando l'ascoltatore. "Sgodba brez napake" inizia con una chitarra ancora più decisa, quasi hard, per poi tornare comunque sul rock orecchiabile dei primi due brani.

Il quarto pezzo, "Sladek strup", ha già catturato l'interesse di molti fans sotto forma di un ottimo video, nel quale Omar bacia un altro uomo, che nella finzione interpreta il regista. Brano molto più soft dei precedenti, potrebbe essere una classica canzone estiva, con un buon equilibrio fra cantabilità e atmosfera rock. Anche il quinto brano, in Inglese, è già noto a molti eurofans: si tratta di "I still carry on", con la quale Omar ha partecipato alla selezione Slovena nel 2009. Qui l'atmosfera è completamente diversa: un midtempo estremamente orecchiabile, dall'andamento un poco disneyano e dall'atmosfera dolce e pacata. "Preden greš" è un altro midtempo, ma meno orecchiabile e più raffinato, nel quale l'arrangiamento richiama ancora una volta il sound anni 80.

Si arriva così alla ballata vera e propria, "Žamet". Ma non è una ballata come le altre. Omar, nel cantarla, si è ispirato alla disperazione di un amico che aveva avuto intenzioni suicide, e ha cercato di trasporvi quel senso di inutilità e di annientamento che può dare l'avere perso qualcosa di importante. Il video racconta di un senzatetto, un uomo che ha perso tutto, anche la sua stessa figlia. La voce di Omar sottolinea l'andamento triste e accorato della musica.

Omar torna poi a un midtempo, "Le srce ne spi", di grande suggestione e dolcezza e con una melodia che scorre via leggera, che rafforza un poco verso la fine. "Bistvo skrito je očem" è invece la sua entry alla selezione nazionale Slovena del 2011, canzone più ritmata ma pur sempre molto orecchiabile, con una linea melodica davvero accattivante.

"S teboj" è un brano quasi frenetico, con un ritmo molto sostenuto, che crea un curioso contrasto fra questo e la melodia, e fa pensare a una canzone anni 50 rivisitata. Più tranquilla e scorrevole "Cesta in nebo", ariosa e riposante malgrado il suono deciso della batteria che la sottolinea. "Oprosti" somiglia, nell'andamento, quasi a una filastrocca, ma anche qui il ritmo deciso non manca e ne fa un brano coinvolgente, oltre che solare.

Un'altra ballata, ma più dolce e positiva, è "Sedem dni": alzi la mano chi non sta già sognando un lento insieme alla persona dei suoi desideri. E ora, attenzione: uno swing? Eh sì: in che altro modo potreste definire "Sanjam"? Schiocchi di dita, sensualità rétro, ritmo suadente: Omar si trova perfettamente a suo agio anche con questo genere.

Fermi lì! Credete che il CD sia finito? Eh no, c'è ancora un bonus track! Ma guarda un po': "Sladek strup" vi aveva forse ricordato qualcosa, o eravate persi nella suggestione della scena "piccante"? Ma sì che l'avete riconosciuta subito: non era che la versione Slovena di "I won't give up", con la quale Omar ha partecipato alla selezione nazionale Slovena nel 2014! Non poteva quindi mancare, in questo CD, la versione Inglese.

Ma come, state ancora ballando? Purtroppo il CD è finito, ma niente paura: ancora pochi giorni, e potremo ascoltare Omar dal vivo! Appuntamento a Parma!