mercoledì 15 aprile 2015

Bojana Stamenov: urlate al mondo la vostra vera bellezza!



La vera bellezza è dentro di noi, è l'essere unici e diversi. Bojana Stamenov, rappresentante della Serbia all'Eurovision Song Contest 2015, ha un chiaro e positivo messaggio per tutti. Sentiamo, in questa intervista, cosa ci dice di se e della sua musica.

OGAE Italy: Ciao Bojana, piacere di conoscerti. Grazie per avere trovato il tempo di rispondere alle nostre domande e congratulazioni per essere stata scelta per rappresentare la Serbia all'Eurovision Song Contest 2015! Prima di tutto, vorremmo sapere come ti senti per essere stata scelta. Qual è stato il tuo primo pensiero quando ti sei resa conto di avere vinto la selezione nazionale?

Bojana Stamenov: E' stato fantastico! Prima di tutto è un sogno che si avvera, poi è una grande responsabilità, e anche un grandissimo orgoglio essere scelti dal proprio Paese per rappresentarlo.

OGAE Italy: Hai deciso di tradurre la tua canzone in Inglese, il che è peculiare per il tuo Paese: è la prima volta che la Serbia canta in Inglese all'Eurovision Song Contest. Quali sono i motivi di questa scelta?

Bojana Stamenov: Penso che il mio cantare in Inglese quest'anno sia una novità positiva, perché tutto il mondo potrà capire la mia canzone. E' vero che, nel 2007, "Molitva" è stata cantata in Serbo, ma da allora molte cose sono cambiate. Adesso è tempo di canzoni in Inglese.

OGAE Italy: Leggendo le parole di "Beauty never lies" è evidente che si parla della bellezza interiore. Vorresti spiegarci il significato della tua canzone?

Bojana Stamenov: E' tempo di dirlo ad alta voce insieme a me, dirlo a voi stessi e agli altri: dire che siete belli, che siete diversi dagli altri, e che ci siete.

OGAE Italy: A parte la versione Serba e quella Inglese, ne hai appena pubblicata una in Spagnolo. Hai in programma altre versioni in altre lingue?

Bojana Stamenov: Sì, abbiamo appena pubblicato anche quella Francese.

OGAE Italy: Scommetto che non vedi l'ora di salire sul palco di Vienna. La coreografia sarà la stessa che hai portato alla finale nazionale, o cambierai qualcosa?

Bojana Stamenov: Hai ragione, non vedo l'ora di arrivare a quel momento in cui potrò salire sul palco e mostrare tutta la mia energia positiva. Sarà una coreografia diversa, ci stiamo lavorando ogni giorno.

OGAE Italy: Hai avuto modo di ascoltare i brani degli altri partecipanti? C'è qualche canzone che ti piace particolarmente o che pensi sarà difficile battere?

Bojana Stamenov: Non ho potuto ascoltarle tutte, ma quelle che ho sentito mi sembrano molto buone, e sono impaziente di ascoltarle tutte a Vienna.

OGAE Italy: Ora dicci qualcosa di te. Come hai scoperto che la musica e il canto erano la tua più grande passione? Come è iniziato tutto?

Bojana Stamenov: Beh, fin da bambina ho amato cantare, e io e le mie sorelle facevamo un piccolo show per tutta la famiglia ogni sera, dopo cena. Che posso dire? Amo la musica, mi sento bene quando canto. Parlando della mia educazione musicale, ho studiato chitarra classica, liuto rinascimentale e canto rinascimentale a Belgrado, mentre quando andavo a scuola suonavo regolarmente il blues con la mia sorella maggiore.

OGAE Italy: Che tipo di musica ascolti principalmente, e quali sono i cantanti o i complessi che ti piacciono e ti ispirano di più?

Bojana Stamenov: Sono particolarmente concentrata sul blues. La mia cantante preferita è Eva Cassidy, e il complesso sono i Queen.

OGAE Italy: Una curiosità: ascolti la musica italiana? Hai cantanti o complessi preferiti?

Bojana Stamenov: Amo ascoltare la musica italiana perché sono una persona romantica, ma non ho preferenze particolari.

OGAE Italy: E dopo l'Eurovision Song Contest cosa succederà? Pensi di pubblicare un album, o di andare in tour?

Bojana Stamenov: Spero, dopo l'Eurovision, di pubblicare il mio primo album, e forse arriverà anche un tour. Ancora non è definito.

OGAE Italy: Grazie, Bojana, per essere stata così gentile nel rispondere alle nostre domande. Speriamo di vederti a Vienna, e buona fortuna!

Insieme a Bojana, ringraziamo anche Natalija Marjanovic che ha reso possibile questa intervista.

 

Per Ralph Siegel, un musical con... un poco di Valentina!


Ricordate "Johnny Blue", il brano di Ralph Siegel portato all'Eurovision Song Contest del 1981 da Lena Valiatis? Bene, adesso questa canzone è diventata un musical, che ha fatto il suo debutto il 28 Marzo scorso al Teatro Municipale di Brno, in Repubblica Ceca.

"Johnny Blue - The Musical" racconta una storia simile, ma non identica, a quella della canzone. Nel brano di Lena Valiatis si parla di un ragazzo discriminato per la sua cecità, che viene salvato da una chitarra. Il protagonista del musical è sempre un ragazzo cieco, che però viene tentato dal diavolo. E' lecito aspettarsi che, alla fine, la sua ragazza e il suo amore per la musica lo salveranno!

Ovviamente, la colonna sonora è composta da canzoni di Ralph Siegel (ben trentotto), molte delle quali note agli eurofans: ad esempio "Theater" di Katja Ebstein, "Lass' die Sonne in deinen Herz" dei Wind, ma soprattutto le due più recenti, portate al successo da Valentina Monetta: "Crisalide" e "Maybe".

Valentina, presente alla prima di Brno, ha espresso naturalmente tutta la sua felicità per essere, in qualche modo, protagonista di questo nuovo musical. Anche il pubblico ha dimostrato il proprio apprezzamento con lacrime di gioia e tredici minuti di standing ovation.

Più che soddisfatto, naturalmente, Ralph Siegel, che continuerà comunque a lavorare su questo musical sperando di portarlo in giro per l'Europa e farne l'ennesimo grande successo.  

martedì 14 aprile 2015

Maria Elena Kyriakou: la vita è fatta di priorità!


Ha tutto: la voce, l'interpretazione e la bellezza. Ma Maria Elena Kyriakou, che rappresenterà la Grecia all'Eurovision Song Contest 2015 a Vienna, non ha avuto fretta di buttarsi nella mischia per inseguire il successo: anzi, è stata molto riflessiva e concreta nel privilegiare la vita privata. Scopriamo, in questa nostra intervista, come è andata.

OGAE Italy: Ciao Maria Elena, piacere di conoscerti e grazie per esserti presa il tempo di rispondere alle nostre domande! Prima di tutto, congratulazioni per essere stata scelta quale rappresentante della Grecia all'Eurovision Song Contest 2015!

Maria Elena Kyriakou: Grazie mille!

OGAE Italy: Parliamo un poco di come tutto è iniziato. Sebbene tu abbia una splendida voce e canti con grande emozione, l'inizio della tua carriera è piuttosto recente. Leggo che, mentre stavi studiando filosofia, hai ricevuto una proposta da Giannis Ploutarchos, ma hai preferito concentrarti sui tuoi studi. Qualche anno più tardi, tua madre ti ha iscritta a un'audizione per Greek Idol, ma tu non ti sei presentata. E' stato solo nel 2014 che hai deciso di affrontare le audizioni per "The voice of Greece". Perché? Non ti sentivi pronta prima?

Maria Elena Kyriakou: Beh, è stata una combinazione di cose di volta in volta diverse. Quando ero all'università, la mia priorità assoluta era terminare i miei studi. Trasferirmi ad Atene e lasciarli indietro era fuori questione. Subito dopo essermi laureata mi sono anche sposata, quindi le mie priorità sono nuovamente cambiate. E' stato dopo il divorzio che ho deciso che era il momento di inseguire i miei sogni.

OGAE Italy: Iniziare la carriera da un talent show può essere un vantaggio o uno svantaggio. Tu cosa ne pensi? Che cosa ti ha dato questa esperienza? E' stata soprattutto positiva o negativa?

Maria Elena Kyriakou: Penso che sia un vantaggio, perché ti dà una possibilità che la maggior parte degli artisti lavora anni per ottenere. La mia esperienza è stata assolutamente positiva. Ho imparato molte cose riguardo alla mia forza e ai miei limiti, e ho anche vinto, il che rende il tutto ancora migliore!

OGAE Italy: Da "The Voice of Greece" alla finale nazionale greca per l'Eurovision Song Contest. Ti aspettavi di venire scelta? Come ti sei sentita quando ti sei resa conto che tu saresti andata a Vienna?

Maria Elena Kyriakou: Speravo di essere scelta, e per fortuna è andata così! Penso di essermi sentita fortemente scioccata dopo l'annuncio. Adesso, riguardando il video della serata, mi rendo conto di quanto sia andato tutto liscio.

OGAE Italy: Negli anni passati hai seguito l'Eurovision Song Contest? Che cosa rappresenta per un'artista come te?

Maria Elena Kyriakou: Da anni sono un'orgogliosa fan della manifestazione. Rappresenta una grande famiglia dove c'è sempre un poco di spazio per tutti, e anche un'opportunità di un pubblico più ampio e di amicizie internazionali.

OGAE Italy: La tua canzone sarà cantata interamente in Inglese. Quali sono le ragioni di questa scelta? E' per far sì che la gente di tutta Europa possa capire meglio le parole, o pensi che la lingua Inglese sia più adatta a questo tipo di canzone?

Maria Elena Kyriakou: Penso che l'Inglese sia più adatto a una ballata sul genere di "One last breath". Non si tratta solo di far capire le parole alla gente.

OGAE Italy: Ma, se non ci sbagliamo, ne hai anche cantato una versione in Greco durante un incontro con OGAE Grecia! Pubblicherai questa versione? Stai pensando a incidere versioni in altre lingue?

Maria Elena Kyriakou: Stiamo per pubblicare la versione Greca con il titolo "Mia Anapnoi", che vuol dire "Un respiro". E' una bella versione, e non l'avrei mai creduto ma il risultato è fantastico. In effetti, siamo così soddisfatti che stiamo considerando l'idea di realizzare presto una versione Francese.

OGAE Italy: Adesso ti stai concentrando su Vienna: come immagini l'esperienza? Raccontaci i tuoi sogni, le tue speranze e quello che ti aspetti!

Maria Elena Kyriakou: Sono sicura che sarà un'esperienza fantastica. Incontrare persone nuove è sempre interessante. A parte questo, spero di rendere tutti i Greci orgogliosi della mia esibizione. Spero di ottenere un buon risultato, ma essere perfetta sul palco è la mia priorità assoluta.

OGAE Italy: Hai avuto tempo di ascoltare le altre canzoni in gara quest'anno? Ce n'è una che ti sia piaciuta particolarmente o che ti sembri dura da battere?

Maria Elena Kyriakou: Le ho ascoltate tutte, e quelle che amo di più sono Albania, Svezia, Spagna e Italia.

OGAE Italy: A parte l'Eurovision Song Contest, che tipo di musica ascolti? Quali sono i tuoi cantanti e complessi preferiti, quelli che ti hanno più influenzata?

Maria Elena Kyriakou: Soprattutto ballate in Inglese. Céline Dion e Whitney Houston sono le mie interpreti preferite, e fonte di grande ispirazione.

OGAE Italy: Abbiamo ascoltato la tua cover di "Un angelo disteso al sole" di Eros Ramazzotti. Grande! Ci sono altri cantanti Italiani che ascolti di solito o che ti piacciono particolarmente?

Maria Elena Kyriakou: Amo la musica Italiana e cerco di guardare il Festival di Sanremo ogni volta che posso. Fra gli altri, amo molto Nek e Giusy Ferreri.

OGAE Italy: Grazie, Maria Elena, per essere stata così paziente nel rispondere a tutte le nostre domande. Speriamo di vederti a Vienna e ti auguriamo buona fortuna all'Eurovision!

Vogliamo anche ringraziare Gina Fountoulaki che ha reso possibile questa intervista.

Giovanissimi alla riscossa!


Oltre che per l'annata dei duetti, il 2015 potrebbe passare alla storia come l'anno con il maggior numero di giovanissimi in gara.

Difficile calcolare l'età di tutti i partecipanti degli scorsi anni, ma sicuramente quest'anno l'età media dei cantanti è molto bassa.

Partiamo dalla più giovane, Anita Simoncini, la cantante che rappresenta San Marino compie 16 anni il 14 Aprile (auguri!), l'età minima per partecipare all'Eurovision. Non molto più vecchio è il suo compagno di squadra Michele Perniola che di anni ne ha 16, ne farà 17 in Settembre ma noi prendiamo in considerazione l'età durante lo svolgimento del festival.

A 16 anni troviamo anche l'israeliano Nadav Guedj.

A 17 anni c'è l'irlandese Molly Sterling.

I 19enni sono il belga Loïc Nottet e i danesi Philip e Nicolaj membri del gruppo Anti Social Media.

Poco più che 20enni sono la portoghese Leonor Andrade, il cipriota John Karayiannis, l'estone Elina Born, la georgiana Nina Sublatti e i nostri Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto. Anche se Ignazio rientra nei 20enni solamente fino ad Ottobre quando ne compierà 21.

Hanno superato di poco i 20 anni Piero Barone (22 a Giugno), la norvegese Debrah Scarlett (21), la lituana Monika Linkytė (22), il rappresentante della Moldova Eduard Romanyuta (22), l'albanese Elhaida Dani (22), la lettone Aminata (22), l'islandese María Ólafs (22), la maltese Amber (23), il bielorusso Uzari (24), il danese Emil (24) degli Anti Social Media, la tedesca Ann Sophie (24), l'austriaco Dominic (24) solista del del gruppo The Makemakes e la svizzera Mélanie René (24).

E il più vecchio chi è?! Il 59enne finlandese Pertti Kurikka membro del gruppo Pertti Kurikan Nimipäivät.

Nonostante la giovane età, i ragazzi de Il Volo non sono i più giovani rappresentanti italiani. La più giovane è sicuramente Gigliola Cinquetti che a soli 16 anni ha addirittura vinto l'Eurovision nel 1964 con "Non ho l'età". Troviamo poi Massimo Ranieri a 19 nel 1971 (ne farà 20 dopo un mese) e Bobby Solo che nel 1965, solamente 2 giorni prima della finale, ne compie 20.

I Pezzi di Vita di Enrico Ruggeri


Dieci inediti e quattordici vecchi successi riarrangiati: questo è "Pezzi di Vita", il doppio CD di Enrico Ruggeri in uscita oggi.

Fra i dieci brani nuovi, spiccano "Sono io quello per strada", quasi un suo manifesto da cantautore alla ricerca del contatto con il pubblico, in contrasto con certi suoi colleghi che si negano e si nascondono, e "Tre signori", un commosso omaggio a Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Giorgio Faletti presentato all'ultimo Festival di Sanremo.

Nel secondo CD, fra le tante hit del cantautore, troviamo anche a cover Domenico Modugno, "Vecchio frac".

Gli eurofans non perderanno certo l'occasione di scoprire il nuovo Enrico e di riscoprire il vecchio in una veste diversa, ma non meno affascinante.

lunedì 13 aprile 2015

Ci ha lasciati Ronnie Carroll, due volte rappresentante dell'UK


Aveva 80 anni, e stava per partecipare come indipendente alle elezioni per il distretto di Hampstead e Kilbourn. Ronnie Carroll, però, non ce l'ha fatta.

Nato nel 1934 a Belfast, il suo più grande successo è stato "Roses are red", e ha avuto la particolarità di essere l'unico cantante a rappresentare il Regno Unito all'Eurovision Song Contest per due volte di fila (1962 con "Ring-a-ding girl" e 1963 con "Say wonderful things"), classificandosi quarto entrambe le volte.

In seguito, ha lavorato per molti anni sulle navi da crociera, prima di entrare in politica.

OGAE Italy si unisce al dolore della famiglia e degli amici di Ronnie Carroll, ricordandolo con le sue due partecipazioni eurovisive.

Ring-a-ding girl



Say wonderful things

Ecco cosa John Karayiannis avrebbe dovuto fare... e farà!



Rappresenterà la bellissima isola di Cipro al 60° Eurovision Song Contest. John Karayiannis ci racconta le sue impressioni sulla partecipazione a Vienna, impegni futuri e qualche curiosità.

OGAE Italy: Ciao John, piacere di conoscerti e grazie di esserti preso il tempo per rispondere alle nostre domande e dirci qualcosa di più di te e della tua musica.
Prima di tutto, congratulazioni per la tua vittoria nella finale nazionale Cipriota! Ti aspettavi di vincere? Quale pensi sia stato il segreto del tuo successo?

John Karayiannis: Ciao OGAE Italy e grazie! (Mi spiace, non so molto più di questo, in Italiano!) Beh, la prima volta che ho sentito “One thing I should have done” ho pensato che aveva possibilità. Ma con altre ottime canzoni nella finale nazionale Cipriota, sapevo che sarebbe stata dura. Penso che alla fine sia stata la forza della canzone che ha convinto sia il televoto che la giuria.

OGAE Italy: Immediatamente dopo la tua vittoria, molti hanno detto che la tua canzone ha la stessa atmosfera della entry Cipriota del 2004, “Stronger every minute” di Lisa Andreas. Sei d’accordo? Pensi che le due canzoni abbiano delle affinità?

John Karayiannis: Beh, ci sono solo due similarità: lo stesso compositore, Mike Connaris, e il fatto che entrambe le canzoni abbiano un passaggio a cappella. A parte questo, come parole e melodia sono completamente diverse.

OGAE Italy: Come ti stai preparando per la gara di Vienna? Hai un po’ paura? Sei eccitato? Cosa ti aspetti da questa esperienza?

John Karayiannis: Non paura, no – ma sicuramente sono eccitato, moltissimo. Sarà un’esperienza meravigliosa e non vedo l’ora di andare a Vienna. Ho appena finito di filmare la cartolina e la prossima settimana sarò ad Amsterdam per l’Eurovision in Concert. La settimana seguente sarò a Londra per cantare alcune canzoni al London Eurovision Party – il che dovrebbe essere molto divertente.

OGAE Italy: Siamo sicuri che molti eurofans vorrebbero farti questa domanda: hai intenzione di incidere una versione greca della tua canzone, o magari in qualche altra lingua?

John Karayiannis: Per il momento non ci sono progetti di registrare una versione in Greco – ma so che Mike ne ha scritta una in Francese. Mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto cantarla, ma il mio Francese è peggio del mio Italiano… Penso che si sarebbe trasformata in una versione comica!

OGAE Italy: Abbiamo tutti notato che la tua particolarità in fatto di look sono gli occhiali. Li porterai anche sul palco a Vienna? Magari un paio colorato e originale, o uno molto semplice?

John Karayiannis: Haha! Beh, sicuramente porterò gli occhiali, perché senza di loro cadrei dal palco! So che il vostro Piero de Il Volo porta occhiali di diversi colori e sono forti, ma credo che io porterò i miei occhiali neri.

OGAE Italy: Hai avuto tempo di ascoltare qualche canzone degli altri partecipanti? Hai notato qualcosa che ti piaccia particolarmente? Chi pensi che potrebbe essere il più “pericoloso”?
E che ne pensi della canzone Italiana, “Grande amore” de Il Volo?

John Karayiannis: Per rispondere a entrambe le domande, la verità è che non ascolterò nessuna delle canzoni fino a che non sarò a Vienna. So che Mike e il mio team l’hanno fatto, e ce ne sono alcune che a loro piacciono molto, inclusa quella de Il Volo. Ho visto video di altre loro canzoni, questi ragazzi sono fantastici. Spero davvero di poterli incontrare a Vienna… e magari fare una jam session insieme in un bar… sarebbe divertente!

OGAE Italy: Quali sono I tuoi progetti subito dopo l’Eurovision Song Contest? Possiamo aspettarci un album? Andrai in tour?

John Karayiannis: A Settembre mi trasferirò a Londra per continuare I miei studi musicali e in autunno inizierò a lavorare sul mio primo album insieme a Mike. Non vedo l’ora. Quello avrà la priorità sull’andare in tour, ma sono sicuro che mentre sarò a Londra avrò modo di suonare in locali.

OGAE Italy: A parte l’Eurovision Song Contest, che tipo di musica ascolti in particolare? Chi sono i tuoi cantanti preferiti, quelli che ti hanno influenzato di più?

John Karayiannis: Senza dubbio, Ed Sheeran e John Mayer. L’ultimo album di Ed Sheeran, “X”, è sempre nello stereo della mia auto. E’ un cantante e autore di grande talento – i suoi testi e la sua voce mi meravigliano. Cantare con lui sul palco sarebbe un sogno diventato realtà.

OGAE Italy: Infine, siamo curiosi di sapere se ascolti musica italiana e se hai cantanti o complessi preferiti.

John Karayiannis: So di non sapere molto della musica italiana, ma, visto che sono un grande fan dell’Eurovision, conosco “Volare”, “Nel blu dipinto di blu”… o qualcosa di simile, haha! Mi è sempre piaciuta “Senza una donna” di Zucchero e naturalmente molte delle canzoni dei 3 Tenori.

OGAE Italy: Grazie, John, per questa intervista. Speriamo di vederti anche a Vienna e auguriamo a te e al tuo paese buona fortuna nella gara di quest’anno!

Jonh Karayiannis:  La ringrazio molto e buona fortuna per Il Volo. Hey, il mio Italiano sta migliorando (Grazie Google Translate!)


Oltre a John, ringraziamo di cuore il team della Mcasso Music Production che ha reso possibile questa intervista.

domenica 12 aprile 2015

Elhaida Dani: porto a Vienna anche la mia parte italiana



Per il pubblico italiano è sicuramente il nome più noto, insieme a Il Volo, tra i partecipanti al prossimo Eurovision Song Contest. È la vincitrice della prima edizione di "The Voice of Italy". È Elhaida Dani, che rappresenterà l'Albania a Vienna con "I'm alive". Elhaida ci ha fatto l'onore di concederci questa intervista e un breve video saluto.
OGAE Italy: Ciao Elhaida, è un grande piacere ritrovarti in questa occasione! Intanto ti facciamo i nostri complimenti per aver vinto la selezione nazionale albanese e per avere adesso l’onore di portare a Vienna la bandiera del tuo Paese. Devi concedercelo, sarà come vedere un po' di Italia sul palco, durante la tua esibizione!
Elhaida Dani: Che bello quando incontro i miei fan italiani che mi dicono le stesse parole. Sento anche io di poter esprimere su quel palco anche una parte mia che l'Italia mi ha dato. Spero tanto di rappresentare nel modo migliore il mio paese e anche la “mia Italia”. 
OGAE Italy: Ci sembra logico iniziare questa intervista dalla tua vittoria nell’edizione italiana di “The Voice”, nella quale hai avuto come tutor Riccardo Cocciante. Che impatto hanno avuto, sulla tua carriera, questa partecipazione e la vittoria?
Elhaida Dani: Vincere "The Voice of Italy’"mi ha cambiato la vita. In quell'esperienza ho avuto la possibilità di cantare su un grande palco italiano, davanti e con grandi artisti, come anche il mio coach Riccardo Cocciante. Aver conosciuto e lavorato con una persona meravigliosa come Cocciante mi ha fatto veramente crescere non solo artisticamente ma in tutto. 
OGAE Italy: In Italia, si sa, il palcoscenico più amato e temuto è quello del Festival di Sanremo. Dopo la tua affermazione in “The Voice”, hai preso in considerazione la possibilità di partecipare al Festival? Ti piacerebbe farlo in futuro?  
Elhaida Dani: Sanremo e uno dei miei progetti futuri che più amo. Dopo aver vinto The Voice ho subito cominciato a pensare alla mia partecipazione a Sanremo, però il pezzo giusto non è ancora arrivato. Non voglio bruciarmi la possibilità di cantare su quel palco con una canzone che non sento mia, questo consiglio mi è stato dato anche dal mio coach, e credo che sia la cosa giusta. Vai piano, vai lontano. 
OGAE Italy: La tua vittoria al Festival i Këngës ha entusiasmato i fans albanesi e italiani, mentre ovviamente è stata una sorpresa il cambio di canzone. Come hanno reagito i tuoi fans e il pubblico albanese in genere? E tu, personalmente, avresti preferito “Diell” oppure pensi che “I’m alive” sia più appropriata?
Elhaida Dani: Dopo essere stata messa davanti alla necessità di dover cambiare canzone in febbraio , ho contattato direttamente i compositori della nuova canzone, Zzap&Chriss. Sono molto affezionata alla canzone "Im alive" perché sono stata in studio quando sono nate le prime note fino agli arrangiamenti finali, quindi la sento particolarmente mia. 
OGAE Italy: Parlaci della tua canzone. Che significato ha per te “I’m alive”? 
Elhaida Dani: I’m Alive parla della speranza, parla della forza che noi tutti abbiamo dentro e di cui tante volte ci rendiamo conto solo nei momenti più difficili della nostra vita.
OGAE Italy: A Vienna canterai in inglese, ma sono previste versioni in altre lingue della tua canzone? Ovviamente in albanese, o magari anche in italiano? 
Elhaida Dani: A Vienna canto in inglese, ma la versione albanese e già pronta per essere lanciata con un suo video molto presto. Stiamo anche lavorando sulla versione italiana della canzone, per cui sono molto emozionata perché ho già in mente un arrangiamento molto particolare. 
OGAE Italy: Che rapporto hai con l’Eurovision Song Contest a livello di spettatrice? Lo seguivi anche prima? 
Elhaida Dani: Seguo Eurovision quasi ogni anno da quando l’Albania ha cominciato a partecipare. Ultimamente un po' meno a causa degli impegni. 
OGAE Italy: Che cosa pensi delle precedenti partecipazioni albanesi? 
Elhaida Dani: Il palcoscenico di Eurovision è un palco veramente molto importante ed emozionante anche per tanti artisti con grande esperienza. Nonostante questo tutte le partecipazioni albanesi duranti gli anni sono degne di complimenti. 
OGAE Italy: Manca poco alla partenza: valigia quasi pronta, biglietto alla mano… Che cosa ti aspetti? Come  immagini questa esperienza? 
Elhaida Dani: Voglio tanto godermi il viaggio, non voglio pensare ad altro. Cantare davanti a migliaia di persone e già una cosa bellissima, faro nel modo di godermi la esperienza su quel palco e divertirmi. 
OGAE Italy: Parlaci delle tue speranze, del tuo obiettivo: l’importante è partecipare oppure punti direttamente alla vittoria?
Elhaida Dani: Non penso mai direttamente alla vittoria, per me è già importante che la mia canzone sia tra le più cliccate e sentite fino adesso. È bellissimo sapere che persone che non conosci in giro per l'Europa e per il mondo sentano e cantino la mia canzone. Questo per me è già una vittoria. Questo secondo me è quello che ogni artista vuole
OGAE Italy: Hai ascoltato le canzoni degli altri Paesi in gara? Che cosa ne pensi? Qualcuno ti ha particolarmente  colpita? C’è qualcuno che pensi sarà veramente difficile da battere?
Elhaida Dani: Cosa c’e di bello in questa competizione è che puoi vedere la cultura di ogni paese tramite la loro musica. Tutte le canzoni sono belle, e i cantanti bravi. Ho le mie preferenze ma non voglio renderle pubbliche 
OGAE Italy: Dopo l’Eurovision Song Contest pensi a un lancio a livello internazionale? Hai in progetto un CD, un tour (magari con date anche in Italia)?
Elhaida Dani: Stiamo lavorando sul progetto CD, e le date in Italia sicuramente non mancheranno durante l’estate. 
OGAE Italy: Quali sono, a livello internazionale, ma anche italiano, gli artisti che ami e che ti hanno ispirata di più? E con chi vorresti duettare, se capitasse la possibilità?  
Elhaida Dani: Con uno di questi artisti che mi hanno ispirato da piccola ho già avuto la possibilità di duettare e conoscere, e lui è Riccardo Cocciante. Ce ne sono tanti altri sono tanti, ma mi vengono in mente adesso Etta James, Prince,...
OGAE Italy: Elhaida, grazie per la tua pazienza nel rispondere alle nostre domande. Speriamo di vederti a Vienna, e soprattutto speriamo, la sera della finale, di poterti dare i nostri 12 points!
Elhaida Dani: GRAZIE MILLEEEEEEE!  IN BOCCA AL LUPO ITALIAAAA!


Ancora grazie a Elhaida e al suo ufficio stampa Carolina Meucci per l'intervista e il video saluto

Hersi ci racconta il suo nuovo progetto, insieme a Pietro Roffi


Quando due anime artistiche si incontrano e scoprono di stare guardando nella stessa direzione, non può che nascerne qualcosa di straordinario. E' successo alla nostra Hersi Matmuja, che ha incontrato il giovane e talentuoso fisarmonicista Pietro Roffi e, insieme a lui, ha deciso di iniziare un discorso importante. Il primo oggetto della loro collaborazione è il musicista argentino Astor Piazzolla, le cui melodie hanno trovato nella voce angelica di Hersi e nella fisarmonica di Pietro la loro dimensione ideale.

Ma lasciamo che sia Hersi a raccontarci questo nuovo, importantissimo cammino che ha intrapreso insieme a Pietro.

"Cara Cristina, ti raccontiamo che cosa c’è prima di quel video! ..E cosa, speriamo, dopo.

Il Conservatorio di Roma è un posto dove tanti studenti ogni giorno si alternano sui banchi per frequentare le lezioni di storia della musica, le lezioni di analisi, e ogni tanto capita che qualcuno di loro si avvicina all’altro e, vuoi per simpatia, vuoi per sintonia, vuoi per passione, scoppia una scintilla musicale che trasforma semplici intenzioni in veri e propri fatti: scelta di pezzi, prove, concerti…video musicali!

Questa è un po’ la storia di Hersi e Pietro, che tra i banchi del Santa Cecilia decidono di mettere su un duo, diciamo anche un po’ particolare. Una voce sostenuta dal suono di uno strumento abbastanza insolito: una fisarmonica, classica..! Così si inizia a provare, si scelgono i pezzi e poi dal primo concerto si cerca di ricavare un documento anche per i non presenti, un documento per il duo, un documento che attesta anche l’incontro di due culture, quella albanese e quella italiana.

Poi si va anche in sala registrazione e, alla domanda del tecnico su cosa si sarebbe registrato quel pomeriggio, non solo ci si rimane un po’ perché lo spelling del “Moj e bukura more” è difficile da spiegare, ma anche perché, quasi increduli, realizziamo che dopo solo tre prove e un concerto eravamo già in sala registrazione!

Per il video, realizzato da un altro giovanissimo, abbiamo invece scelto “Oblivion”, un classico di Astor Piazzolla."

Ed eccolo qui, il video realizzato da Hersi e Pietro. Di seguito vi riportiamo anche i loro curricula, per avere un quadro ancora più completo della nostra Hersi e per conoscere Pietro. La loro avventura straordinaria vale la pena di essere seguita con interesse e attenzione!



Hersjana Matmuja è una cantante lirica di origine albanese nata il 1 febbraio 1990.
Vincitrice nel 2013 del Festival Nazionale della Canzone Albanese “Festivali i Këngës”, nel 2014 ha
rappresentato l'Albania all' “Eurovision Song Contest”, tenutosi a Copenaghen. Ha iniziato a studiare all'età di 8 anni, si è diplomata con il massimo dei voti al Conservatorio “Jordan Misja” di Tirana in canto, ha continuato i suoi studi presso l'Accademia della stessa città ed in seguito si è trasferita in Italia dove si è diplomata in canto lirico col massimo dei voti presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Ha eseguito numerosi concerti sia in ambito operistico che in quello della musica leggera, in Italia e in Europa.
Recentemente ha cantato nei principali teatri romani, tra i quali il Teatro Quirino, Teatro di Villa Torlonia, Teatro Vascello, Accademia Filarmonica Romana, Auditorium Antonianum, etc. Nell’ottobre del 2014 ha partecipato come solista ad un concerto della Memoria tenutosi a Cracovia, in Polonia, in presenza di Sami Modiano (uno degli ultimi sopravvissuti al campo di Aushwitz); due mesi dopo, sempre in qualità di solista,
ha tenuto un concerto in Libano, nel teatro di Tyro. A Monaco di Baviera si è esibita per l’Ogae Germany. Con la Banda Nazionale della Polizia, diretta dal M° Nello Narduzzi, ha eseguito concerti nella capitale, tra cui quello di Piazza di Spagna, tenutosi il 1° gennaio 2015. E’ stata selezionata fra i migliori allievi di canto del Conservatorio “Santa Cecilia” per la masterclass tenuta da Sumi Jo, stella internazionale della lirica.
E’ stata ospite e ha registrato per Rai2 in Italia e per le Tv nazionali di Malta, Montenegro e Ungheria.

“Il giovane e talentuoso fisarmonicista riesce, come è dato riuscire solamente agli eletti, a trasformare la sua fisarmonica in diversi strumenti” (Quotidiano ‘Puntual’, Argentina).
Pietro Roffi è un giovane concertista italiano di fisarmonica classica. Nato nel 1992 nei pressi di Roma, ha iniziato a studiare musica all'età  di 6 anni e si è laureato con il massimo dei voti, la lode e la menzione d'onore al Conservatorio "Santa Cecilia" di Roma. Ha vinto numerosi concorsi nazionali ed internazionali nel genere moderno, tra cui il terzo premio al Trofeo Mondiale della Fisarmonica (Spagna, 2010) e il Primo Premio al Concorso Internazionale di Castelfidardo (Italia, 2010). Nel corso della sua formazione musicale ha avuto modo di frequentare seminari con i più grandi pionieri dello strumento, tra cui O.Murray (Regno Unito), C.Jacomucci (Italia), Y.Shishkin (Russia), F.Angelis (Francia), M.Rantanen (Finlandia), S.Hussong (Germania), Cao Xiao Qing (Cina), Raimondas Sviackevicius (Lituania), Alfred Melichar (Austria). Dal 2011 ha avviato la sua carriera concertistica in Italia e all’estero (Europa, Asia e Sud America) da solista, in formazioni cameristiche e come solista in orchestre.
Il repertorio trattato spazia dalla musica organistico/clavicembalistica barocca e classica, ad adattamenti dalla letteratura pianistica del XIX-XX sec, fino alla virtuosistica e innovativa musica originale per fisarmonica classica. Nel novembre del 2013 si è esibito in concerto presso l’Accademia Reale di Musica a Londra. Nel 2014 ha svolto una tournée di concerti in Cina nelle città di Pechino, Tianjin e Nanjing organizzata dagli Istituti Italiani di Cultura di Pechino e Shanghai. Sempre nel 2014 si è esibito in una lunga tournée di 13 concerti in Argentina (in città come San Salvador de Jujuy, Salta, Catamarca, Rio IV, La Rioja, San Francisco, Còrdoba e altre) riscuotendo un gran
successo di pubblico e critica. Particolarmente attento alle nuove frontiere aperte dalla musica
contemporanea, collabora da diverso tempo con importanti compositori italiani per la stesura di lavori in cui è direttamente coinvolto la fisarmonica classica. E’ autore di un trattato sulla composizione per fisarmonica.