sabato 1 febbraio 2014

SebAlter dal Ticino a Copenaghen!



Il ticinese Sebastiano Paù Lessi in arte SebAlter rappresenterà la Svizzera al prossimo Eurovision Song Contest con "Hunter of Stars" ("Cacciatore di stelle"), un pezzo dal gusto country e ritmato di quelli che entrano subito in testa.

Sei le canzoni in gara nella finale di questa sera, tre in rappresentanza della tv Svizzera tedesca, due della tv della Svizzera francese e uno, proprio Sebalter, in rappresentanza della RSI, la tv della Svizzera italiana.

SebAlter è al debutto da solista dopo una carriera come violinista del gruppo Vad Vuc.
Si è presentato sul palco accompagnato dalla sua band (chitarra, banjo, contrabbasso, batteria, tastiera) e si è capito subito che era lui il favorito.
"Hunter of stars" è già suonatissima dalle radio, non solo nella svizzera italiana ma in tutto il paese.

Finlandia... C’è "Qualcosa di meglio" all'Eurovision!

Anche la Finlandia ha scelto il suo rappresentante per Copenhagen. Dopo tre semifinali in cui i dodici partecipanti originali sono stati ridotti a otto, stasera la finale. Ma andiamo con ordine.
Inizio con una spettacolare Krista Siegfrids che fa il suo ingresso con un video molto divertente e che in scena abbandona il suo abito da sposa per un costumino giallo mentre ci delizia con un medley delle sue canzoni e l’immancabile Marry me. A lei l’onore di aprire la finale e di presentare gli artisti in gara.

1.     Softengine - Something Better
2.     Hanna Sky – Hope
3.     MIAU - God/Drug
4.     Lauri Mikkola - Going Down
5.     Madcraft - Shining Bright
6.     Mikko Pohjola - Sängyn Reunalla
7.     Clarissa feat. Josh Standing - Top Of The World
8.     Hukka ja Mama – Selja

E saranno i Softengine a rappresentare la Finlandia a Copenhagen.



I Softengine sono una band proveniente da Seinajoki che si è formata nell’estate 2011. I giovanissimi membri della band, la cui età va dai 17 ai 19 anni, sono Topi Latukka (chitarra, voce), Ossi Mäkelä (chitarra, synth), Eero Keskinen (basso), Henri Oskár (tastiere, percussioni) e Tuomo Alarinta (batteria). Il gruppo guarda a gruppi come Coldplay, Muse e 30 Seconds to Mars e il loro stile musicale si può definire alternative rock con influenze indie. Guidati da grandi sogni, ambizione, voglia di giocare e creare qualcosa di nuovo e diverso hanno pubblicato il loro album di debutto dello scorso anno e hanno preso parte a vari concorsi per band. Ora è il momento di fare le cose in grande con qualcosa di meglio.
Intanto riascoltiamoli con la loro Something Better

venerdì 31 gennaio 2014

"Happy mistake" sbarca in Europa


Da noi fa già parte del repertorio, ma nel resto d'Europa è ancora una novità: "Happy mistake", terzo album di Raphael Gualazzi, uscito dopo il Festival di Sanremo dello scorso anno, il prossimo 18 Aprile verrà pubblicato anche in Germania, Austria, Svizzera e Olanda su etichetta Warner Music/Sugar.

Un ulteriore, importante passo del nostro Raphael incontro al pubblico europeo. Nel frattempo, mentre questi quattro Paesi si apprestano a godere della sua intramontabile musica, Raphael si sta preparando per la sua partecipazione al prossimo Sanremo, in coppia con The Bloody Beetrots. I siti specializzati parlano già di una vera e propria bomba pronta a scoppiare sul palco dell'Ariston.

Trattandosi di Raphael, sarà sicuramente un'esplosione di armonia!

giovedì 30 gennaio 2014

I cantanti al centro di tutto: la Green Room sarà nell'arena


La prima è stata Baku, mentre Malmö non ha seguito il suo esempio. Cosa che, invece, vuole fare quest'anno Copenaghen. Di cosa parliamo? Ma dell'originale, rivoluzionaria idea di posizionare la Green Room proprio dentro l'arena, nella platea, mettendo così i veri protagonisti dell'Eurovision al centro della festa e dell'attenzione dei fans!

La differenza sarà che, mentre a Baku la Green Room era situata in fondo alla platea, a Copenaghen sarà esattamente nel centro. La decisione è stata presa dopo l'inizio della vendita dei biglietti, per questo potrà succedere a una parte degli spettatori di vedersi cambiare il posto che era stato loro assegnato. Un piccolo sacrificio per un bellissimo risultato: la DR assicura che il cambio avverrà in modo automatico e senza penalizzare nessuno.

Jan Lagermand Lundme spiega così la decisione: "Il pubblico, gli spettatori e gli artisti godranno dell'esperienza di essere vicini a tutto, e, visto che vogliamo che la Green Room abbia un ruolo centrale, è una mossa naturale posizionarla dentro l'arena, più vicina al vero spettacolo. spero che questo aiuterà a creare un'atmosfera veramente fantastica nell'arena, e che questa atmosfera possa essere irradiata a tutti gli spettatori dai televisori di tutta Europa, in modo che anche loro possano percepire l'eccitazione e la festa."

E, riguardo alle analogie con il Dansk Melodi Grand Prix: "Al DMGP la tradizione è quella di mettere la Green Room al centro, e questo fornisce un'atmosfera fantastica, quel tocco in più per artisti e spettatori. In questo modo, non ci si dimentica mai che stiamo vivendo la più grande gara musicale a livello mondiale."

Effettivamente, a Baku l'esperimento è stato positivo. Prepariamoci, quindi, ad accogliere di nuovo i cantanti fra di noi!      

mercoledì 29 gennaio 2014

Marco è Incomparable!



È uscita oggi in Spagna la tanto attesa versione spagnola de "L'essenziale" di Marco Mengoni, la nostra entry all'Eurovision Song Contest 2013.

La partecipazione di Marco come ospite nella selezione spagnola dello scorso anno e all'Eurovision vero e proprio (nel quale aveva ricevuto "12 points" dalla Spagna) aveva suscitato un grande interesse discografico in quel paese tanto da decidere di realizzare il fortunato album "Prontoacorrere" anche in spagnolo per il mercato iberico e dell'America Latina.

"L'essenziale" diventa così "Incomparable" ("Incomparabile" in italiano) e anche questa versione mantiene il fascino che l'ha fatta apprezzare in tutto il continente.

Per il momento "Incomparable" è uscita nella compilation "Mujeres y Hombres y Viceversa" tratta dal l'omonimo programma tv (omologo di "Uomini e donne" da noi) ma a breve sarà disponibile su Itunes anche in Italia.


lunedì 27 gennaio 2014

Nicola Caligiore: passo su passo si ottengono grandi risultati! Intervista al nostro Head of Delegation


Ricordate il 2010, l'anno dell'Eurovision Song Contest di Oslo? In quell'occasione, durante la festa di OGAE International, io, la presidente di OGAE Italy, sono stata chiamata sul palco malgrado non avessi nessun rappresentante da proporre al pubblico, e ho potuto soltanto esprimere a tutti la mia speranza e la mia grande voglia di rivedere il mio Paese in gara.

Se, in quel momento, mi avessero detto che il mio desiderio si sarebbe realizzato già l'anno successivo, penso che mi sarei messa a ridere. E, invece, di lì a pochi mesi, ho avuto questa straordinaria sorpresa, e ho conosciuto l'uomo al quale tutti i fans italiani devono essere grati: Nicola Caligiore.

Nicola è una persona decisa, tenace, seria nel lavoro quanto simpatica nella vita. Sulla scia della nomina della nostra rappresentante a Copenaghen, ci siamo fatti una chiacchierata incentrata, ovviamente, sull'ESC. Eccovela, e buona lettura!

Ciao Nicola, innanzitutto voglio ringraziarti per la tua disponibilità, per la tua gentilezza, per il tempo che impiegherai per rispondere alle nostre domande, e per mille altri motivi che ormai tutti conoscono a memoria, ma che sono fondamentali per ogni fan eurovisivo che si rispetti!  

Iniziamo dalla nostra scelta per quest'anno, che, ormai tutti lo sanno, è Emma. Per tre anni la scelta del nostro rappresentante è stata legata al Festival di Sanremo, mentre quest'anno la RAI ha optato per la selezione interna. Quali sono i motivi di questo cambiamento di rotta, e prevedete di seguire questa strada anche in futuro?

la Rai ha deciso  di scegliere Emma per svariate ragioni: prima di tutto perché è brava, diciamolo! L’ho ascoltata dal vivo ed ha una carica incredibile, perfetta per un palco così competitivo come quello dell’Eurovision. A prescindere poi dal gusto, che è sempre soggettivo, non dimentichiamoci che è stata una delle cantanti che più ha venduto in Italia ed è estremamente popolare in maniera trasversale su generazioni giovani e meno giovani. La sua casa discografica, inoltre,  ha un progetto importante per lei e la linea della Rai è stata in questi anni quella di evitare personaggi creati ad hoc per la manifestazione ma di portare qualcosa di “reale”, un progetto concreto, che potesse beneficiare della grande vetrina eurovisiva creando una sinergia proficua tra il servizio pubblico e l’industria culturale del paese.

Pensi che sia possibile immaginare anche in Italia, in un futuro, un evento creato "ad hoc" per la scelta del nostro rappresentante, un po' come il Melodifestivalen o la Kanzunetta Maltija? 

Onestamente credo che, qualora la scelta editoriale dovesse cadere nuovamente su una selezione nazionale piuttosto che una scelta interna, la Rai abbia già la selezione più bella di tutte (il Festival di Sanremo, ovviamente) da cui attingere talenti, un vantaggio competitivo incredibile rispetto a tanti altri paesi. Ovviamente poi cosa succederà l’anno prossimo non sono in grado né nella posizione di dirlo.

Gualazzi, la Zilli, Mengoni, e adesso Emma: l'Italia continua a scegliere nomi prestigiosi e allo stesso tempo popolari per presentarsi in Europa. Quali sono le armi con le quali Emma affascinerà il pubblico europeo? Secondo te, qual è il suo principale punto di forza?

Sono sicuro che Emma farà benissimo sul palco: ha grande grinta e talento. Dal 2011 abbiamo cercato di portare storie e modi di intendere la spettacolo diversi, cercando di tracciare un panorama della nuova scena musicale italiana quanto più vario possibile. “La mia città”, tra l'altro, è una canzone scritta proprio da Emma, credo sia un bel segnale in un mondo di canzoni preconfezionate.

Le esibizioni italiane, dal 2011 a oggi, sono state eleganti e sobrie: Gualazzi con la sua band, Nina Zilli con tre coristi e uno sfondo in bianco e nero, per arrivare a Mengoni, la quintessenza dell'essenzialità proprio come il suo brano. Emma proseguirà su questa strada o piuttosto vivacizzerà un poco la scena? Puoi anticiparci qualcosa?

Ancora è presto, stiamo ragionando. Non ti nascondo però che quest’anno mi piacerebbe che la grande carica di Emma fosse catalizzata da qualche elemento di scena in più, sempre mantenendo alta l’asticella della qualità. Vedremo, ancora è tutto da decidere.

La promozione che la RAI fa all'evento è andata in crescendo anno dopo anno, ma questa volta è veramente partita in quarta. Annuncio al telegiornale, interviste, e sono passati pochi giorni dall'ufficializzazione. Cosa possiamo aspettarci da qui a Copenaghen, in termini di promozione sia di Emma che dell'evento in sé?

Al di là delle indubbie qualità artistiche Emma è anche un personaggio mediatico. I media le prestano grande attenzione e questo è ovviamente funzionale alla promozione. In generale poi devo dire che , anno dopo anno, stiamo riuscendo a “re-innamorare” gli italiani a questa bellissima festa europea. E’ stata una grande salita dal 2011, ma si incominciano a vedere i frutti.

A proposito di attenzione sull'evento, vorrei sottolineare il fatto che quest'anno la RAI trasmetterà, su RAI4, entrambe le semifinali: pochi Paesi, fra quelli in gara, lo fanno! Questo è davvero un enorme passo avanti e ci rende orgogliosi. Come si è arrivati a questa scelta?

Come sopra, è la tecnica dei piccoli passi. Un successo ha bisogno di essere costruito con calma ed in maniera da essere metabolizzato dal pubblico. Speriamo che la scelta delle due Semifinali paghi in termini di ascolti.

Parliamo del tuo incarico nel Reference Group dell'EBU. Anzi, parlacene tu: potresti spiegarci in due parole di cosa, in pratica, si tratta, e in che modo svolgete il vostro compito?

Per me è allo stesso tempo un grande onore ed una grande scuola essere stato eletto nel Reference Group in rappresentanza non solo di Rai ma anche di tutti i membri partecipanti. Questo gruppo di lavoro del EBU (European Broadcasting Union) ha il compito di supervisionare il concorso, il regolamento ed accompagnare l’host broadcaster nella pianificazione dell’evento che, come ben sapete, è una produzione davvero impegnativa.

Guardiamo al futuro: chi sono i cantanti e/o i gruppi che vorresti vedere rappresentare l'Italia sul palco dell'Eurovision?

La nostra musica è piena di grandi artisti che mi piacerebbe vedere sul palco eurovisivo  ma direi che, per il momento, è bene concentrarsi sul 2014 e la nostra Emma. Non dimentichiamo che la scelta che ogni anno la Rai fa è molto complessa: le variabili da tenere in conto sono tantissime! Se ripenso però alla strada fatta dal 2011 non posso che essere fiero di come l’azienda per cui lavoro abbia interpretato questa sfida eurovisiva, e credo che lo possano essere anche i fan della manifestazione.

E, sempre in ambito eurovisivo, pensi che un giorno la RAI possa essere interessata a partecipare anche al Junior Eurovision, seguendo l'esempio di San Marino?

Al momento non ci sono piani , che io sappia. Vedremo nel futuro.

Un'ultima domanda: riguardo, ovviamente, all'Eurovision, qual è il tuo più grande sogno e quale il tuo peggiore incubo?

Beh, quello di fare gli stessi ascolti della Svezia, eh eh. Incubi? non saprei davvero.. è una bellissima avventura.

E come non dargli ragione? Speriamo che sia un'avventura senza fine! Intanto ringraziamo ancora Nicola Caligiore, e iniziamo a percorrere fianco a fianco la lunga e impegnativa strada per Copenaghen! Forza Italia, e viva l'Eurovision Song Contest!  

domenica 26 gennaio 2014

Dal nostro inviato all'OGAE Germany Clubtreffen 2014


Ieri, Sabato 25 Gennaio, si è svolto a Monaco di Baviera l'OGAE Germany Clubtreffen 2014. La serata prevedeva un ricco programma, denso di ospiti e buona musica. Il nostro Josh Gallo era lì: ecco il suo resoconto dell'evento. 

"L'incontro di OGAE Germany e.V. ha avuto luogo ieri a Monaco di Baviera. Una giornata piena ed interessante; con interviste, esibizioni, presentazione e votazione di un mini-karaoke, riprese video, per poi finire la giornata con una discoteca eurovisiva.

Tra gli ospiti c'erano Ralph Siegel con la moglie; Christian Bruhn, produttore di "Wunder gibt es immer wieder" cantata da Kaja Ebstein nel 1970; Carolin Reiber, annunciatrice e conduttrice, conosciuta tra l'altro per aver presentato l'Eurofestival nel 1979 e alcune trasmissioni di musica popolare; ed un rappresentante della TV tedesca, responsabile per la scelta dei partecipanti tedeschi, con un ruolo anche nell'EBU.

Sicuramente le persone più attese sono state gli artisti con il loro cavallo di battaglia ed altri brani. Un concerto apprezzato da tutti i fans presenti.

La passerella è iniziata con Marlene Mortensen, Danimarca, con "Tell me who you are". Dopo l'episodio eurovisivo a Tallin nel 2002, ha cambiato completamente stile e si è ritrovata in ambito Jazz. 


Il personaggio che l'ha seguita sul palco non ha bisogno di ulteriori presentazioni: Valentina Monetta, la simpatica, amabile, affascinante e talentuosa sammarinese. Ha incominciato la sua performance con "Una giornata bellissima". Non potevano mancare "The social network song" e il momento culminante "Crisalide". Ancora oggi ci si stupisce di come mai non abbia superato la semifinale a Malmö. Di sicuro la crisalide trasformata in farfalla prenderà quota. A proposito, la presentazione del brano di Valentina/Siegel per Copenhagen avverrà a marzo. Valentina è un'artista che non si è fermata, si trova in evoluzione e in continuo sviluppo - quindi ci si può aspettare di tutto. 

Terza esibizione, quella di Jan Johansen, Svezia, terzo posto a Dublino nel 1995 con "Se pa mig". Per questa canzone ha indossato la giacca di 19 anni fa (purtroppo 19 anni non passano inosservati... ne' per lui  ne' per noi ... ). Ha poi presentato altri brani che aveva a suo tempo cantato al Melodifestivalen. Un momento piacevole anche questo. 

Alla fine del quartetto, i tre fratelli svedesi "The Herrey's" hanno presentato le loro canzoni e raccontato aneddoti spiritosi. La coreografia di "Diggi-loo, diggi-ley" del 1984 è stata recuperata, mancavano solamente gli stivali dorati che hanno fatto storia.

Abbiamo terminato la giornata ballando sulla musica eurovisiva presentata da DJ Ohrmeister. Uscendo dal locale dopo le tre di mattina, siamo stati sorpresi da un bello strato di neve."


Davvero un gradito resoconto questo del nostro Josh, che ci ha fatto venire voglia di organizzare una puntatina in Germania per la prossima edizione. Perché no?

Michele Perniola e i Braccialetti Rossi


Lo abbiamo apprezzato come rappresentante di San Marino al JESC 2013, adesso apprezziamolo anche come attore. Michele Perniola è infatti fra i protagonisti di "Braccialetti rossi", in onda questa sera su Rai1 alle 21,30.

La fiction, in sei episodi, è ambientata in un ospedale e parla di sei ragazzi che vivono la gioia dell'amicizia insieme alla lotta e al dolore della malattia.

Intervistato da VelvetMusic, Michele dice del suo personaggio: "Nella fiction ho un doppio ruolo, nel senso che faccio un bulletto che è anche cantante e ballerino. Nel personaggio c'è un po' di me, ma non tutto: io, nella vita, sono tutto tranne che un bullo..."

Il resto, scopriamolo stasera!