sabato 13 febbraio 2016

Eurovision 2016 - La Svizzera sceglie Rykka


In Svizzera, alla Bodensee Arena di Kreuzlingen, lo Spettacolo della Decisione (Entscheidungsshow) è appena terminato, e sarà Rykka a rappresentare il Paese all'Eurovison di Stoccolma, con la canzone The last of our kind.

Rykka è il nome d'arte di Christina Maria Rieder, nata a Vancouver, vive attualmente tra il Canada e Zurigo. Per questo motivo, durante la serata è stata paragonata a Celine Dion, che ha vinto l'Eurovision per la Svizzera nel 1988.
Il suo genere musicale è il rock alternativo e l'indie. Altra sua canzone famosa è Kodiak. Ha pubblicato quattro albums. E ha anche recitato in due serie televisive.

Riascoltiamo la sua canzone:




Ricordiamo anche gli altri partecipanti:

Vincent Gross - Half a smile
E' il cantante dall'atmosfera giovanile. Canzone di facile presa anche se abbastanza scontata. Però fa tanta dolcezza.

Bella C - Another World
Una cantante che viene dall'Ungheria, con una voce dal timbro particolare.

Kaceo - Disque d'or
Performance originale con il cantante che si presenta in un costume particolare, che simula un cavaliere su un unicorno. Sul palco il cartonato di un orso con una corona e un pinguino con una pesante catena d'oro al collo. La musica, con il suono dell'armonica, suona a metà tra il country e il folklorico.

Theo - Because of you
Dalla Svizzera italiana, look da emo un po' più allegro. Canzone sottovoce dall'atmosfera magica. Sul palco, fettucce di carta pendono dai rami di un albero. E sembra anche simpatico.

Stanley Miller - Feel the love
Trapiantato in Svizzera da otto anni proveniente dagli Stati Uniti, porta una canzone molto europop, molto ritmata, che riecheggia la musica gospel.

Tutti i cantanti si sono anche esibiti in una cover. Per presentarle, si vede ogni cantante che viene fatto salire sulla stessa macchina, e lì dentro, acceso il motore, accende la radio, e accenna le canzoni che hanno un particolare significato nella propria formazione. E poi presenta la cover.


Eurovision 2016: i soldati d'amore Lighthouse X per la Danimarca




Ed anche la 46° edizione del Dansk Melodi Grand Prix, la selezione danese per l'Eurovision, è terminata. Il pubblico danese ha deciso che il gruppo Lighthouse X rappresenterà il proprio paese al 61° Eurovision Song Contest, che si terrà a Stoccolma dal 10 al 14 Maggio 2016, con la canzone "Soldiers of love".

"Soldiers of love" è scritta dai Lighthouse X, Sebastian Ovens, Daniel Lund Jørgensen e Katrine Klith Andersen.

La band è formata da Johannes Nymark, Martin Skriver e Søren Bregendal e cantano assieme dal 2012.




In diretta dal dal Forum Horsens di Horsens, Annette Heick e Jacob Riising, con la collaborazione di Hilda Heick dalla Green Room, presentano le 10 canzoni in gara che verranno giudicate da una giuria di esperti e dal televoto in due round.



01. David Jay "Rays of sunlight"
Iniziamo con un pop funky molto accattivante. Molto piacevole, si fa ascoltare e ci fa subito ballare.

02. Simone "Heart shaped hole"
La grande favorita della serata porta in gara un midtempo che punta tutto sul ritornello. Un po' la classica canzone delle dive nordiche.

03. Bracelet "Breakaway"
I nipoti degli ABBA ci provano con una tipica canzone da boyband. Nulla di nuovo ma molto ruffiana dall'introduzione al refrain.

04. Sophia Nohr "Blue horizon"
La quarta canzone in gara ci ricorda un po' quelle ballate country americane per poi trasformarsi, nel ritornello, in un sound anni 60.

05. Veronicas Illusion "The wrong kind"
Il paragone con lo stile musicale delle girlband è inevitabile per questa dance anni 90.

06. Lighthouse X "Soldiers of love"
Una ballata d'amore per l'unico gruppo in gara. La canzone è piuttosto ritmata e scivola via velocemente.

07. Kristel Lisberg "Who needs a heart"
Altra favorita per la vittoria, la canzone di Kristel è molto ben costruita con un sound internazionale degno delle varie colleghe più famose.

08. Jessica "Break it good"
Reggae sul palco del Forum Horsens. Brano fresco che potrebbe essere una delle sorprese della serata.

09. Muri & Mario "To stjerner"
L'unica canzone in gara in danese è una ballata pop con un buon ritmo e un "naenaenae..." che la caratterizza per quasi tutta la durata.

10. Anja Nissen "Never alone"
Un'altra grande favorita per la vittoria. Il brano si ispira alle grandi ballate corali senza dimenticare un buon ritmo sostenuto ed un "ohohoh..." molto contagioso.


Finito l'intervallo che ha ospitato fra gli altri anche Loreen, la vincitrice svedese dell'Eurovision 2012, ecco i risultati. Dopo un primo round dove hanno votato una giuria di esperti, fra i quali la cantante Christina Chanée (Eurovision 2010) e John Gordon (l'autore di "Satellite" la canzone tedesca vincitrice dell'Eurovision 2010) ed il televoto, le prime 3 classificate sono:

Simone "Heart shaped hole"
Lighthouse X "Soldiers of love"
Anja Nissen "Never alone"

Si riparte con la superfinale che decreterà il vincitore solamente con il televoto. Ecco il risultato:

01. Lighthouse X "Soldiers of love"   42%
02. Anja Nissen "Never alone"   36%
03. Simone "Heart shaped hole"   22%


Qui potete trovare ulteriori informazioni sui cantanti in gara e ascoltare le loro canzoni.


A Sanremo abbiamo incontrato... un grande amore!





Sanremo è sempre terra di incontri. Stavolta ci siamo imbattuti in Francesco Boccia e Tommy Esposito: gli autori di "Grande amore", che Il Volo ha portato al terzo posto a Vienna!

Si tratta di due artisti dalla lunga carriera: Francesco Boccia è noto al grande pubblico per avere interpretato "Turuturu" al Festival di Sanremo del 2001 insieme a Giada Caliendo. Tommy Esposito è invece il batterista del Giardino dei Semplici, il gruppo che ci ha regalato canzoni indimenticabili come "Miele", "M'innamorai" e "Tu ca nun chiagne". Fra l'altro, Giada Caliendo è figlia di Gianfranco Caliendo, ex chitarrista e una delle due voci soliste del gruppo. Collaborazioni, quindi, che partono da lontano!

Li abbiamo intervistati, insieme al nostro Vincenzo Cantiello. Ecco cosa ci hanno detto!


Voglia di azzurro: Francesca Michielin!

Non ci giriamo intorno: pensiamo che Francesca Michielin, per l'entusiasmo messo in mostra e per quello che ci ha detto qui a Sanremo, possa essere la candidata ideale a rappresentare l'Italia all'Eurovision Song Contest 2016.

Francesca Michielin aprirà la serata finale del Festival 2016 con «Nessun grado di separazione»
Non succede quasi mai, non siamo abituati e siamo anche un po' imbarazzati nello scriverlo: chiunque indosserà la maglia azzurra della canzone sarà il nostro cantante, la nostra cantante o il nostro gruppo preferito a prescindere.
Questa sera, con ogni probabilità, la vittoria della sezione campioni del 66° Festival di Sanremo assegnerà al Campione in concorso la possibilità di rappresentare l'Italia all'Eurovision Song Contest di Stoccolma. Sappiamo per l'esperienza recente che tutti, nessuno escluso, i nostri rappresentanti hanno onorato la nostra bandiera con impegno sul palco e fuori dal palco eurovisivo e siamo sicuri che la scelta di giuria demoscopica, giuria di esperti e pubblico del televoto sarà la scelta migliore. 

Ma perchè Francesca Michielin? Perchè la sua canzone è moderna, perchè è già pronta per Stoccolma (vanno tagliati 40 secondi, riusciranno a farlo), perchè lei non vede l'ora di partecipare alla festa della musica Europea, perchè è la cantante che, unica, ha interiorizzato l'Eurovision come una manifestazione che appartiene alla sua vita. Parliamo di una cantante che aveva sedici anni quando siamo tornati in gara nel 2011, parliamo di una cantante che non ha aspettato che qualcuno di noi le chiedesse del concorso ma ci ha approcciato dicendo «Sono a Sanremo quasi solo per quello!».

Abbiamo parlato a lungo con lei e con il suo staff: non ci è mai successo che in una settimana convulsa come quella del Festival un cantante trovasse il tempo per immaginare come sarebbe la sua settimana eurovisiva, chiedesse informazioni, ci spiegasse che il suo Eurovision sarebbe come un percorso di studio all'estero, per condividere la sua musica ma soprattutto per imparare.

Quindi, questa sera noi eurofan non lasciamoci scappare l'occasione: votiamo codice 01 aiutando Francesca Michielin a vincere Sanremo! 



Sanremo quarta serata: Francesco Gabbani è il vincitore delle "Nuove Proposte"


  
Ed è iniziata anche la quarta puntata della 66° edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo che decreterà il primo vincitore della kermesse canora, il vincitore delle "Nuove Proposte".

Senza perdere tempo Carlo Conti presenta i 4 cantanti. Inizia Mahmood con la sua "Dimentica", segue Francesco Gabbani che, dopo il pasticcio con le votazioni di ieri sera, ci propone "Amen", Chiara Dello Iacovo e la sua frizzante "Introverso" e il grande favorito Ermal Meta con "Odio le favole". Via al televoto e che vinca il migliore!

Dopo una breve pausa si ricomincia con Carlo Conti che introduce Miele, l'ex – finalista, che ci ripropone "Mentre ti parlo". Erroneamente decretata vincitrice della sfida contro Francesco Gabbani, la produzione ha deciso di farla giustamente riesibire fuori gara. 

Stop al televoto. Viene presentata la giuria di qualità che questa sera voterà per la prima volta. E' formata da Franz Di Cioccio, Nicoletta Mantovani, Massimiliano Pani, Laura Valente, Fausto Brizzi, Paola Maugeri, Federico L'Olandese Volante e Valentina Correani.

Il risultato di questa sera sarà composto nel seguente modo: 40% dal televoto, 30% dalla giuria demoscopica e 30% dalla giuria di qualità.

Presentati i codici di televoto dei "Campioni", si parte con la gara. Questa sera avremmo la prima classifica che decreterà i 5 che andranno al ballottaggio per un posto nella finale di domani sera. Ovviamente saranno i 5 meno votati dalle giurie e dal televoto.

Ecco i cantanti in ordine di esibizione:

01.  Annalisa "Il diluvio universale"
02.  Zero Assoluto "Di me e di te"
03.  Rocco Hunt "Wake up"
04.  Irene Fornaciari "Blu"
05.  Giovanni Caccamo & Deborah Iurato "Via da qui"
06.  Enrico Ruggeri "Il primo amore non si scorda mai"
07.  Francesca Michielin "Nessun grado di separazione"
08.  Elio e Le Storie Tese "Vincere l'odio"
09.  Patty Pravo "Cieli immensi"
10.  Alessio Bernabei "Noi siamo infinito"
11.  Neffa "Sogni e nostalgia"
12.  Valerio Scanu "Finalmente piove"
13.  Dear Jack "Mezzo respiro"
14.  Noemi "La borsa di una donna"
15.  Stadio "Un giorno mi dirai"
16.  Arisa "Guardando il cielo"
17.  Lorenzo Fragola "Infinite volte"
18.  Morgan & Bluvertigo "Semplicemente"
19.  Dolcenera "Ora o mai più"
20.  Clementino "Quando sono lontano"


Ovviamente l'esibizione dei 20 "Campioni" è stata intervallata dalla presentazione dei 3 co-conduttori e da ospiti vari come l'attore e comico Enrico Brignano e i cantanti Elisa, J Balvin.



Ed eccoci alla proclamazione del vincitore della sezione "Nuove Proposte". Vengono dati il "Premio della sala stampa Lucio Dalla" a Chiara Dello Iacovo e il "Premio della critica Mia Martini" a Francesco Gabbani.

Ecco la classifica:

01.  Francesco Gabbani "Amen"
02.  Chiara Dello Iacovo "Introverso"
03.  Ermal Meta "Odio le favole"
04.  Mahmood "Dimentica

Non c'è tempo per fargli ricantare la canzone quindi ce la farà riascoltare domani.

Nell'attesa dei risultati, altri ospiti con gli attori Alessandro Gassmann e Rocco Papaleo e la band dei Lost Frequencies.

Ed ecco finalmente il verdetto. Andranno al ballottaggio per un posto in finale:

Zero Assoluto
Irene Fornaciari
Neffa
Dear Jack
Morgan & Bluvertigo


Il televoto è aperto e terminerà pochi muniti prima dell'inizio della finale di domani. Sapremmo quindi in diretta chi sarà il sedicesimo "Campione" in gara.

Nel frattempo riascoltiamoci "Amen" di Francesco Gabbani, il vincitore della serata.


venerdì 12 febbraio 2016

Eurovision 2016: l'Austria canterà in francese con Zoë



Si è appena conclusa la selezione austriaca "Wer singt für Österreich?" per scegliere il cantante che rappresenterà il paese alpino alla  61° edizione dell'Eurovision Song Contest che si svolgerà a Stoccolma dal 10 al 14 Maggio 2016.

La scelta del pubblico di televotanti e della giuria di esperti, fra i quali Conchita Wurst, ha decretato vincitrice Zoë con la canzone "Loin d'içi" scritta dalla stessa Zoë e dal papà Christof Straub.

La 19enne viennese Zoë Straub ha partecipato alla selezione nazionale nel 2015 con la canzone "Quel filou" classificandosi al terzo posto. Il suo primo album è stato pubblicato sempre nel 2015 e si intitola "Debut".
 



La serata, presentata da Andi Knoll e Alice Tumler, una delle tre presentatrici dell'Eurovision 2015, ha visto l'alternarsi sul palco degli studi viennesi dell'ORF TV dieci artisti con le relative canzoni.



01. Bella Wagner – Weapons down
Tema sociale sulla pace per la bella viennese Bella. La canzone si allinea alle ballate contemporanee internazionali con un tocco di funky.

02. LiZZA – Psycho
La favorita di Conchita Wurst, Lisa ci propone un pop moderno contaminato da suoni elettronici.

03. Vincent Bueno – All we need is that love
Forse la più internazionale di quelle in gara. Starebbe benissimo in un album di Bruno Mars.

04. Lia Weller – Runaway
Un'intensa ballata d'amore per la brasiliana Lia. Forse un po' troppo classica ma decisamente interessante.

05. Céline Roscheck & Farina Miss – Sky is the limit
Dall'incontro fra una violinista ed una vocalist nasce questo brano che ricorda la disco dance anni 70 caratterizzata dall'uso degli archi.

06. Sankil Jones – One more sound
Altra canzone con un ritmo soul ed un feeling internazionale che si distingue per un sound quasi–mediorientale.

07. AzRaH - The one
Originaria della Bosnia, AzRah ci propone un midtempo un po' jazzato che a momenti diventa un po' troppo ripetitivo. Comunque piacevole all'ascolto.

08. Orry Jackson – Pieces in a puzzle
Un po' soul, un po' pop per un mix perfetto per una canzone che non sfigurerebbe sul palco della Globe Arena di Stoccolma.

09. Elly V – I'll be around (Bounce)
Dall'Armenia passando per la Germania arriva Elly con un buon r'n'b. Sicuramente si rivelerebbe  una scelta originale. 

10. Zoë – Loin d'içi
Il sound è quello di "Quel filou", un po' retró e ovviamente molto francese tipo le canzoni cantate dalle varie "lolite" della scena pop francese. Purtroppo il fatto di cantare nella lingua dei nostri cugini d'Oltralpe stona un po' con il paese che andrebbe a rappresentare.


Dopo un primo round di votazioni, giuria e televoto, le prime due classificate, Zoë ed Elly V sono state rigiudicate solamente dal televoto.


Con questa scelta l'Austria è piuttosto decisa a prendersi una rivincita dopo l'ultimo posto del 2015, aggravato dal fatto che giocando in casa, sia riuscita solamente a totalizzare un bel 0 points!



Qui potete trovare ulteriori informazioni sui cantanti in gara e ascoltare le loro canzoni.

Un saluto da Bobby Solo!



Che incontri si fanno a Sanremo! Ci si trova per caso davanti al Palafiori e si vede passare per caso il nostro rappresentante eurovisivo del 1965, Bobby Solo!

Non potevamo non acciuffarlo (letteralmente) per un pur brevissimo saluto. Eccovelo, sempre allegro e in gran forma. I vecchi leoni ruggiscono sempre!



Sanremo DOC, showcase di tre stelle eurovisive



Un bello showcase, quello a cui abbiamo assistito ieri mattina, presso lo studio di Sanremo DOC al Palafiori, con la conduzione di Danilo Daita e Antonello Carozza. Il programma è stato dedicato alle eccellenze molisane, fra cui la Queens'Academy dello stesso Antonello. Non solo una scuola di musica, ma una sorgente inesauribile di progetti e iniziative. In programma per il prossimo futuro, ad esempio, c'è "Fred", un Festival dedicato a un grande interprete molisano, Fred Bongusto, un'iniziativa importante della quale contiamo di dare presto notizie.

Per il momento, però, ci sono i nostri giovani interpreti, che sono qualcosa di più di speranze, ma ormai certezze. Ad esempio Greta Doveri, ex Peppermints, che è stata la prima degli ospiti chiamati sul palco e ci ha fatto una splendida sorpresa interpretando "La voix" di Malena Ernman.




E' stata poi la volta di Vincenzo Cantiello, la terza stellina del logo di OGAE Italy. Accompagnato da Antonello al pianoforte, ha interpretato per noi "L'essenziale" di Marco Mengoni.




Last but not least, Michele Perniola ci ha regalato una sua versione di "When I was your man" di Bruno Mars.



Tre grandi talenti, tre artisti sui quali puntare. Giovani, e con davanti a se una vita che, sicuramente, sarà dedicata alla musica.

Sanremo terza serata: le cover e il re dei giovani

Foto: Alessandro Banti

Siamo di nuovo qui, nella Sala Stampa Lucio Dalla, per seguire la terza serata del Festival di Sanremo 2016. Serata che è allo stesso tempo "di transizione", in quanto stasera si svolge la serata delle cover e i big non interpretano le loro canzoni in gara, ma anche molto importante per la presentazione dei restanti quattro giovani, dopo i quattro di ieri sera. Proprio con le loro sfide a eliminazione dirette inizia il programma.

La prima a scendere in campo è Miele, con "Mentre ti parlo". Voce non limpidissima ma proprio per questo suggestiva, e molto potente. Brano drammatico e appassionato, cattura l'attenzione e i sentimenti dell'ascoltatore. Segue Francesco Gabbani con "Amen", un brano che è già tra i favoriti del pubblico. Ritmato e arioso, che trascina nel canto e nel ballo chiunque lo ascolti. Altra sfida difficilissima. Miele viene dichiarata vincitrice, ma si scopre poi che il voto della sala stampa ha avuto un inconveniente, e neppure due ore più tardi arriva l'annuncio che il risultato, in realtà, è favorevole a Francesco Gabbani. Capiamo i problemi tecnici, ma non vorremmo sinceramente essere nei panni di Miele. 

Seconda sfida: Michael Leonardi gareggia con "Rinascerai". La sua voce ci ricorda i toni di Alessandro Safina, ma l'impostazione non è assolutamente lirica. Il brano è moderno, epico e suadente allo stesso tempo, e l'unica concessione al classico è il key change finale. Non è esattamente quello che ci si aspetta da un tenore. Segue Mahmood con "Dimentica". La strofa è ricca di dissonanze e per niente orecchiabile. Il ritornello si colloca su di un piano più melodico, ma di poco. L'impostazione vocale, contaminata dalle origini egiziane del cantante, è molto diversa da quella a cui siamo abituati. Vince, piuttosto a sorpresa, Mahmood.

L'apertura vera e propria è affidata a Marc Hollogne, con un'esibizione del suo cinéma-théâtre e del suo personaggio "Marciel", che presto arriverà da noi con lo spettacolo " Marciel in Italia: i colori della vita", storia di una ragazza imprigionata in un film muto.

Si parte poi con le cover, che si votano a gruppi di quattro. La prima è Noemi, che ha scelto "Dedicato" di Loredana Berté. Noemi rende il brano meno indolente, lo accelera leggermente e lo affronta con grinta e allegria. Ne risulta un'interpretazione più "popolare", senz'altro apprezzabile.

Scelta insolita per i Dear Jack: "Un bacio a mezzanotte" del Quartetto Cetra. Intanto, un punto in più per l'interesse dimostrato in un genere non esattamente da giovani. Nelle loro mani, la canzone diventa un pezzo moderno, in un curioso mix di swing e reggae. Molto buona l'intonazione di Leiner Riflessi.

Per la cover di "Goldrake", gli Zero Assoluto tornano al loro stile "soft" di "Svegliarsi la mattina", abbracciando la versione di qualche anno fa di Alessio Caraturo. Hanno scelto di andare sul sicuro, ma sarebbe stato interessante vederli scatenare con il ritmo originale, magari con qualche grido sul tipo "Alabarda spaziale!".

Un omaggio a Pino Daniele, "Amore senza fine", per Giovanni Caccamo e Deborah Iurato. Va bene, la suggestione della voce di Pino è inarrivabile, e il duetto rende il tutto un po' più "nazional-popolare", aiutato da un arrangiamento un po' troppo marcato. Voci comunque buone. Alla fine del primo gruppo, supera il turno Noemi.

Patty Pravo sceglie la strada più facile: fare la cover di se stessa con "Tutt'al più". Per l'occasione ospita il rapper Fred De Palma (quest'anno è l'ultima moda). Ne nasce un duetto alla "Parole, parole, parole", con Patty teatrale e drammatica. Attuale il contrasto fra il giovane e la donna più vissuta ma splendida.

Alessio Bernabei canta con Benji e Fede "A mano a mano" di Riccardo Cocciante, ma ispirandosi piuttosto alla versione di Rino Gaetano. Ritmo cadenzato che porta a battere le mani, andamento cantabile, ma l'accorata drammaticità dell'originale è ben lontana.

"Amore disperato" di Nada è la scelta di Dolcenera, che rende il pezzo dance. Una buona intuizione: sembra quasi una canzone diversa, ma, onestamente, fra l'originale e la sua cover, non sapremmo davvero quale scegliere. Meritevole.

Clementino sceglie "Don Rafaè" di Fabrizio De Andrè. Qui il cantante tira fuori tutta la sua napoletanità classica, tanto da farci chiedere perché non abbia scelto piuttosto questa direzione. L'unica reminiscenza del Clementino rapper, stasera, sono le braccia tatuate. Niente male: e infatti vince la sfida.

E ora, alziamoci tutti in piedi: i Pooh, per la prima volta dal vivo insieme a Riccardo Fogli, salgono sul palco dell'Ariston. Il medley che eseguono comprende "Dammi solo un minuto", "Tanta voglia di lei", "Piccola Katy", "Noi due nel mondo e nell'anima", "Pensiero" e "Chi fermerà la musica" (e perché la volete fermare proprio voi, ragazzi?). La sala stampa si scatena come con nessun altro ospite. Lo stesso avviene durante il ritornello di "Uomini soli", il brano vincitore del Festival nel 1990, con un curioso finale "drammatico" fra Riccardo e Roby. Standing ovation.

Irrompono poi Elio e Le Storie Tese, conciati in stile Anni Settanta. Per far rientrare nel gruppo anche il Maestro Diego Calvetti, lo hanno travestito e rinominato Sergio Antibiotice. Eseguono "Quinto ripensamento", cover di "A Fifth of Beethoven" con testo italiano scritto da loro. C'è poco da dire: questi sono musicisti. Un pezzo da manuale.

Arisa arriva in una tunichetta corta arcobaleno in paillettes, molto Anni Sessanta. Del resto, interpreta "Cuore" di Rita Pavone, incollata su di un ritmo yè yè che la rende molto più simile a un brano di Caterina Caselli. Simpatica idea, come sempre ottima voce.

Ancora Napoli per Napoli: Rocco Hunt canta "Tu vuo' fa l'americano". Ritmo incalzante, molta fisarmonica, inserto rap, platea in piedi a battere le mani. Sicuramente coinvolgente, convinto e molto deciso, con allegria.

"Il mio canto libero" di Lucio Battisti è la scelta di Francesca Michielin. L'incedere è solenne, l'arrangiamento epico, mentre nel bridge si riprende l'atmosfera sognante dell'originale. Francesca suona anche le percussioni in scena. Una buona prova. La sfida, però, la vince Rocco Hunt.

Ancora una quaterna. Neffa ha convocato i Bluebeaters per il classico "O' sarracino", che, infatti, sembra diventato un pezzo di Giuliano Palma. Qualche incertezza nella vocalità, ma nel complesso diverte e fa ballare gran parte della sala stampa.

"Io vivrò senza te" di Lucio Battisti è un pezzo talmente drammatico che risulta difficilissimo, anche per l'interprete più smaliziato, non cadere nel noioso o nel patetico. Valerio lo esegue al pianoforte ma aggiunge un poco di ritmo. La voce, come già sappiamo, è ottima, e l'insieme ha classe. Bravo.

Irene Fornaciari canta "Se perdo anche te" di Gianni Morandi. La cover non si discosta di molto dall'originale, anzi, ne esalta ancora di più il carattere Anni Sessanta, con un arrangiamento un po' "Bang bang". Molto carina, poco originale.

I Bluvertigo affrontano "La lontananza" di Domenico Modugno. E' una vera cover, completamente stravolta, che mantiene solo testo, melodia e un vago arrangiamento di fiati. Morgan ha dimostrato in varie occasioni il suo grande amore per i grandi autori del passato, e, anche in questo caso, il risultato è positivo. La sfida, comunque, viene vinta da Valerio Scanu.

Eccoci alla quaterma finale. Lorenzo Fragola affronta "La donna cannone" di Francesco De Gregori. Versione classica, nessun picco di originalità. Lorenzo la interpreta con la sua voce particolare. Buon livello di voce e tecnica, ma niente di nuovo.

Napoli la fa da padrona stasera: anche Enrico Ruggeri canta in napoletano "'A canzuncella" degli Alunni del Sole. Enrico la interpreta a suo modo, con stile, come dice lui, "più elettronico". Questo vuol dire veramente fare propria una canzone.

Insolita la scelta di Annalisa, che propone "America" di Gianna Nannini. Grande coraggio, buona grinta e voce impeccabile, ma in qualche modo pensiamo che, per interpretare un brano del genere, sia necessario essere un personaggio particolare: è un brano che non le si adatta molto.

Chiudono gli Stadio con "La sera dei miracoli" di Lucio Dalla. Si va ovviamente sul sicuro, ma Curreri conquista, fra pathos e affettuosa imitazione del Maestro. Un pezzo da concerto, più che da palco dell'Ariston. Grande commozione, infatti vincono loro.

Si arriva al secondo ospite musicale, Hozier con la strafamosa "Take me to Church".

La classifica finale delle cover: al quinto posto Rocco Hunt, al quarto posto Noemi, al terzo posto Clementino, al secondo posto Valerio Scanu, vincono, molto meritatamente, gli Stadio.    

   





 

giovedì 11 febbraio 2016

Enrico Ruggeri: l'Eurovision? Ci tornerei anche a piedi



"L'Eurovision Song Contest? Ci tornerei anche a piedi, anzi, in bicicletta, visto che Stoccolma è lontana!" Questa, nella conferenza stampa di poco fa, la risposta che il nostro rappresentante del 1993 ha dato alla presidente, che gli ha chiesto di quella esperienza.

Non potevamo farci sfuggire l'occasione di fare una domanda a Enrico. La presidente ha quindi acciuffato il microfono quasi al volo, tanto che ha anche dovuto esclamare "Sono qui!" per farsi vedere dal cantante. "Tipico delle donne" ha commentato lui. "Come quando sto guidando e mi dicono "Gira di là": ma di là a destra o di là a sinistra?". Dopo avere apprezzato la battuta, la presidente ha ricordato la partecipazione del 1993 con "Sole d'Europa", ha fatto presente a Enrico che, dopo la sua esibizione sanremese, molti fans sui social network hanno proposto "Enrico Ruggeri 2 - La vendetta", e gli ha chiesto se tornerebbe all'Eurovision. La risposta è stata quella che abbiamo già riportato, dopo di che Enrico ha parlato di un'esperienza bellissima, di uno scambio fra i popoli, dell'andare a cena con il cantante turco e con quello albanese, e dell'elicottero che gli era stato messo a disposizione per visitare l'Irlanda (roba da ricchi, cosa che io non sono, ha sottolineato). Purtroppo, ha commentato, con l'attuale sistema di voto sanremese non è per niente probabile che la cosa possa succedere di nuovo.

Al di là delle considerazioni eurovisive, è stata una conferenza breve ma intensa e molto significativa. Ruggeri si sente fortunato rispetto ai giovani che iniziano adesso, perché una volta le case discografiche consideravano chiusa la carriera di un giovane cantante al quarto LP senza successo che pubblicava, e c'era quindi tempo per una crescita, mentre adesso si rischia di essere fuori già al primo singolo, se non vende come previsto.

E' entusiasta delle collaborazioni fra cantanti, ne ha già avute molte ma è aperto ad averne di nuove. In quanto ai suoi idoli musicali, ha nominato due miti come David Bowie e Lou Reed.

L'impressione generale è stata quella di una persona semplice, simpatica e aperta, oltre che di un grande artista. E noi gli facciamo tutti i nostri in bocca al lupo per il risultato finale! 

Sanremo 2016 Seconda Serata: e se, invece, il nostro eroe fosse tra questi?

Foto: Alessandro Banti

E siamo di nuovo, di persona o virtualmente, nel teatro Ariston di Sanremo, per l'ascolto della seconda metà delle canzoni dei big, nonché di metà di quelle dei giovani. Come ha appena ricordato Carlo Conti, ieri sera un italiano su due ha guardato la kermesse: ci sono tutte le premesse per pensare che anche stasera l'interesse del pubblico sia altrettanto alto. E noi eurofans, ovviamente, siamo qui in fibrillazione: non dimenticatevi che da questa manifestazione uscirà il nostro rappresentante per Stoccolma!

Si inizia col botto, con la prima sfida tra i giovani, a eliminazione diretta. La loro probabilità di essere nostri rappresentanti per quest'anno è molto remota, ma non per questo non meritano la nostra attenzione e il nostro ascolto. La prima sfida è tra Chiara Dello Iacovo e Cécile. Chiara Dello Iacovo canta "Introverso", una canzone ritmata ma delicata, con una vocalità di testa, chiara come il suo nome e decisa, che fa buon uso dello staccato. Cécile è in gara con N.E.G.R.A., insieme al rapper Raffaele Giannuzzi. E' un pezzo violento, arrabbiato, con un ritmo incalzante che ci porta echi d'Africa, una canzone che prende dentro. Non sempre il tema scottante fa la buona canzone, anzi, ma in questo caso le due cose coincidono. Una sfida durissima, che viene vinta da Chiara Dello Iacovo.

Seconda sfida tra Irama ed Ermal Meta. "Cosa resterà", il pezzo di Irama, è una ballata dal curioso contrasto fra la vocalità veloce della strofa e quella sillabata del ritornello, che conferisce originalità al pezzo. Ermal Meta non è nuovo per Sanremo, avendo già partecipato con gli Ameba 4 e con i La Fame di Camilla. "Odio le favole" è un midtempo che riecheggia sonorità anni sessanta, dall'andamento cantabile e molto accattivante. Altra sfida molto difficile. Passa il turno Ermal Meta.

Dopo queste due crudeli sfide, arriva l'apertura vera e propria con il quartetto "classico" femminile Salut Salon, che esegue l'Estate di Vivaldi mixandola con l'Opera da Tre Soldi, in un'esecuzione quantomeno curiosa e decisamente poco ortodossa: violini suonati come chitarre, pianoforti suonati al contrario e chi più ne ha più ne metta. Verso la fine della serata eseguiranno anche "Les deux guitares" di Charles Aznavour.

Si entra poi nel vivo della gara dei big, con Dolcenera che sembra quasi avere rubato il vestito a Linda Wagenmakers (Olanda 2000). "Ora o mai più (Le cose cambiano)" è un brano fra il soul e il gospel, al quale la voce di Dolcenera, leggermente roca, dà un tocco particolare. La cantante la esegue al pianoforte, con l'aiuto di due coriste: è l'unica a portare sul palco questo elemento "eurovisivo".

Prosegue Clementino, al suo debutto con "Quando sono lontano". Un classico rap in italiano con ritornello cantato in napoletano. Niente rabbia, niente proteste, solo la nostalgia di chi è lontano da casa e la fatica di chi cerca di fare la propria strada. E' un rapper buono, amico, con il sorriso sulle labbra, e risulta gradevole.

Arriva Patty Pravo, ma nella Sala Stampa Lucio Dalla parte l'applauso prima ancora che inizi a cantare, all'indirizzo del direttore Peppe Vessicchio. Patty parte quasi parlando, ma nel ritornello si nota che, dalle sue ultime prove, ha ripreso intonazione in modo notevole. Il brano "Cieli immensi" è molto più pop rispetto alle sue ultime partecipazioni, anche questo ricco di echi anni sessanta. Una presenza comunque sempre preziosa, quella della Pravo.

Il superospite di stasera, Eros Ramazzotti, anticipa il proprio intervento, uscendo dopo soli tre big. In un'atmosfera da concerto, esegue un medley dei suoi tre brani sanremesi "Terra promessa", "Una storia importante" e "Adesso tu", sulla quale la sala stampa si scatena nel coro, insieme a "Più bella cosa". Dopo una breve intervista, propone la nuova "Rosa nata ieri", una ballata nel più puro "Ramazzotti style".

Esibirsi dopo un mito della canzone italiana come Ramazzotti non è facile, neppure per un ex vincitore come Valerio Scanu. Al di là delle ironie su "tutti i luoghi e tutti i laghi" Scanu ha talento: lo ha dimostrato con "Tale e quale show" e continua a farlo con questo brano, "Finalmente piove", una ballata non facilissima e non lineare, che sale nel ritornello. Buona prova.

Molto emozionata Francesca Michielin: d'altronde, è giovanissima. Affronta la sua "Nessun grado di separazione" con un poco di nervosismo ma anche con molta grinta e voglia di farcela. Il brano è un midtempo non originalissimo, ma che funziona.

Il secondo ospite musicale è Ezio Bosso, il pianista affetto da una grave malattia neurologica degenerativa che ha trovato nella sua musica la forza per reagire e abbracciare comunque la vita. Quando appoggia le mani sul pianoforte, i suoi problemi passano in secondo piano, e si pensa solo a seguire le note sottili e malinconiche di "Following a bird". Una speranza e un'iniezione di forza per tutti quelli che soffrono.

Brano grintoso per Alessio Bernabei, ex Dear Jack. "Noi siamo infinito" è uno dei pezzi più ballabili del festival, e ricorda il Nek dello scorso anno. La voce di Alessio è però più velata, ma proprio per questo risulta piuttosto suggestiva. I giovani ameranno questa canzone.

Peppe Vessicchio ha parlato! E' suo il "Pronti, partenza, via!" che introduce "Vincere l'odio" di Elio e le Storie Tese. Sorprendenti in rosa, gli Elii ci divertono con una concatenazione di ritornelli, diversi fra di loro per genere, melodia e ritmo, legati l'uno all'altro solo dalla parola finale dell'uno che diventa quella iniziale dell'altro. All'Eurovision? Se c'è stata una "Ljubi, ljubi, I love you", ancora con più onore potrebbe essere presentato questo brano. Poche chiacchiere: o si ama o si odia.

Altra pausa con Ellie Goulding, che interpreta "Love me like you do" e il nuovo singolo "Army". Dopo di lei entra in gara Neffa, con "Sogno e nostalgia". E' un brano quasi "fuori tempo" in mezzo agli altri, una classica marcetta che, nel ritornello, si fa quasi sognante. Un pezzo curioso, ma che non passerà inosservato, e non solo per il curioso cappello stile alpino del cantante.

Annalisa, splendida in bianco, interpreta adesso "Il diluvio universale". L'inizio ricorda l'incedere di "Sei bellissima" di Loredana Berté, ma lo sviluppo è totalmente diverso. E' un brano assolutamente non facile, un crescendo drammatico per un modello di donna deciso e sicuro di se. Annalisa lo interpreta con grande trasporto e ottima voce.

Gli Zero Assoluto, che tornano al Festival dopo diversi anni, sembrano diversi già dall'attacco della loro "Di me e di te". L'interpretazione è ancora soft, ma l'incedere è decisamente ritmato, abbastanza sorprendente da parte loro. Ci viene da pensare che per l'Eurovision non sarebbe male.

Stupisce l'ospite Nino Frassica, entrato con il suo solito piglio comico per una "doppia intervista" con Gabriel Garko, che poi ci regala "A mare", una specie di rap dedicato ai migranti che strappa l'applauso di tutto il pubblico e della sala stampa. 

E' quasi l'una di notte, e siamo arrivati alla classifica provvisoria: agli ultimi quattro posti troviamo gli Zero Assoluto, Dolcenera, Neffa e Alessio Bernabei. Ma tutto può ancora cambiare.

mercoledì 10 febbraio 2016

Sanremo 2016: i cd del Festival



Come ogni anno il Festival di Sanremo è l'occasione per i cantanti in gara di proporre i loro ultimi lavori discografici.

C'è chi fa uscire un album completamente nuovo, chi ripropone i suoi vecchi successi e chi invece ristampa il lavoro precedente con l'aggiunta di qualche brano inedito in versione "Sanremo edition".

Da martedì sera sarà possibile acquistare i singoli brani o l'intero album di tutti i 20 Campioni e le 8 Nuove Proposte che saliranno sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, non appena verranno pubblicati.

Anche quest'anno c'è l'immancabile compilation che contiene 18 brani dei Campioni, esclusi i Dear Jack e gli Elio e Le Storie Tese, tutte le 8 Nuove Proposte e 9 delle 20 cover che saranno presentate nella serata di Giovedì. Il doppio cd sarà disponibile dal 12 Febbraio.

Annalisa "Se avessi un cuore": il nuovo album di inediti uscirà il 15 Aprile.

Arisa "Guardando il cielo": il nuovo album di inediti uscirà il 12 Febbraio.

Alessio Bernabei "Noi siamo infinito": il nuovo album di inediti uscirà in Primavera (data da definire).

Giovanni Caccamo "Non siamo soli": il nuovo album di inediti uscirà il 12 Febbraio.

Deborah Iurato "Sono ancora io": il nuovo album conterrà inediti e alcune delle sue canzoni più famose riarrangiate. Uscirà il 12 Febbraio.


Clementino "Miracolo ultimo round": il nuovo album conterrà 7 inediti e il meglio di "Miracolo 1 e 2". Uscirà il 19 Febbraio.

Dear Jack "Mezzo respiro": il nuovo album di inediti uscirà il 12 Febbraio.

Dolcenera "Le stelle non tremano – Supernovæ": il nuovo album conterrà 5 inediti ed il repackaging del precedente. Uscirà il 12 Febbraio.

Elio e Le Storie Tese "Figgatta De Blanc": il nuovo album di inediti uscirà il 12 Febbraio.

Lorenzo Fragola "Zero gravity": il nuovo album di inediti uscirà l'11 Marzo.


Irene Fornaciari "Questo tempo": il nuovo album di inediti uscirà il 12 Febbraio.

Francesca Michielin "Di20are": il nuovo album conterrà 3 inediti ed il repackaging del precedente. Uscirà il 19 Febbraio.

Morgan & Bluvertigo "Tuono-tono, tempo, suono": il nuovo album di inediti uscirà prossimamente (data da definire).

Neffa "Resistenza (Edizione speciale)": repackaging dell'album precedente. Uscirà il 12 Febbraio.

Noemi "Cuore d'artista": il nuovo album di inediti uscirà il 12 Febbraio.


Patty Pravo "Eccomi": il nuovo album di inediti uscirà il 12 Febbraio.

Rocco Hunt "Signor Hunt (Wake up edition)": il nuovo album conterrà inediti ed il repackaging del precedente. Uscirà il 4 Marzo.

Enrico Ruggeri "Un viaggio incredibile": il nuovo album conterrà inediti e alcuni dei suoi successi degli anni 80 riarrangiati. Uscirà il 12 Febbraio.

Valerio Scanu "Finalmente piove": il nuovo album di inediti uscirà il 12 Febbraio.

Stadio "Miss nostalgia": il nuovo album di inediti uscirà il 12 Febbraio.

Zero Assoluto "Di me e di te": il nuovo album di inediti uscirà il 18 Marzo.



Anche le "Nuove Proposte" sono pronte con i loro lavori anche se alcune non hanno ancora terminato il nuovo album. A differenza dei colleghi più famosi, i loro brani sono già editi e acquistabili dalle varie piattaforme di download.

Cecile: il nuovo album di inediti uscirà l'11 Febbraio.

Chiara Dello Iacovo "Appena sveglia": il nuovo album di inediti uscirà il 12 Febbraio.

Francesco Gabbani "Eternamente ora": il nuovo album di inediti uscirà il 12 Febbraio.

Irama "Irama": il nuovo EP di inediti uscirà il 12 Febbraio.


Michael Leonardi: il nuovo album di inediti uscirà prossimamente (data da definire).

Mahmood: il nuovo album di inediti uscirà prossimamente (data da definire).

Ermal Meta "Umano": il nuovo album di inediti è uscito il 5 Febbraio.

Miele "Occhi": il nuovo EP di inediti uscirà il 12 Febbraio.




Sanremo 2016 Prima Serata: è fra questi il nostro rappresentante?

Foto: Alessandro Banti

Si comincia! La prima serata del Festival di Sanremo 2016 sta per iniziare: è il primo passo verso la proclamazione del nostro rappresentante per Stoccolma! In modo molto opportuno, ancora prima della sigla, stiamo assistendo a un montaggio di tutte le canzoni vincitrici dal 1951 a oggi, e riconosciamo anche molte delle nostre rappresentanti eurovisive, nonché la vincitrice del 1964 Gigliola Cinquetti. La sala stampa Lucio Dalla canta con Albano e Romina, con Eros Ramazzotti, con i Pooh e con il trio Morandi Ruggeri Tozzi. Parte l'applauso per i Jalisse.

Si continua in stile talent show, con le immagini del red carpet di ieri sera e con impressioni flash dei cantanti in gara: ancora una volta un taglio moderno e veloce per l'introduzione di questo festival. La vera e propria apertura avviene sulle note di un arrangiamento di "Starman" di David Bowie, a giusto omaggio di un grande recentemente scomparso.

Dopo la presentazione, si entra subito nel vivo della gara con Lorenzo Fragola. Impeccabile in un completo elegante e piuttosto serio, canta "Infinite volte", una classica ballata gradevole e ben eseguita, che ricorda altri motivi sanremesi e non. La voce ha vaghi echi di Marco Mengoni.

Noemi è la seconda a salire sul palco. Porta un brano raffinato, "La borsa di una donna", con un testo originale, intelligente e, allo stesso tempo, molto poetico. Lo stile è cantautorale, il tono molto basso: il pezzo non richiede, anzi, sconsiglia, picchi esecutivi, e questo potrebbe in qualche modo penalizzarlo. Sarebbe un peccato, perché è un vero gioiello da scoprire pian piano.

Entra in scena il primo gruppo: i Dear Jack, con il loro nuovo frontman Leiner Riflessi e il brano "Mezzo respiro". Anche questa è una ballata, molto cantabile, con un key change nella seconda metà. Un brano gradevole, che avrà sicuramente molto successo fra i più giovani.

Tra i favoriti, Giovanni Caccamo e Deborah Iurato con "Via da qui". Entrambi seduti, in uno staging semplice e suggestivo. Parte lui, in sordina, e il brano si accentua all'ingresso di lei. E' l'ennesima ballata della serata, ma è un brano non banale, non facile, quasi drammatico, e per questo potrebbe arrivare in alto. Teniamoli d'occhio.

E' poi il momento della prima superospite Laura Pausini, che onora il palco del festival come tutti i grandi. Dapprima un medley fra "Vivimi", "Strani amori" e "Invece no", poi un curioso duetto con la se stessa di tanti anni fa su "La solitudine", per finire con "Simili". "Se siamo simili siamo tutti uguali, e dobbiamo proteggerci, non dividerci!" Molti eurofans la vorrebbero in gara all'Eurovision Song Contest, malgrado per ora l'opzione non sembri poter essere presa in considerazione.

Dapprima sussurrata, poi ariosa la canzone degli Stadio, "Un giorno mi dirai", dedicata al rapporto padre/figlia. E' certamente un brano molto intenso e intimista, ma noi, anche se lo apprezziamo, ci troviamo comunque a rimpiangere il semplice splendore di loro brani del passato come "Lo zaino".

Entra poi Arisa, che presenta l'ennesima ballata, "Guardando il cielo". La voce della cantante non si discute: è limpida, chiara, musicale, sempre ottima. Il brano è orecchiabile, scorrevole, cantabile, ma non si discosta molto da altre sue precedenti canzoni.

"Il primo amore non si scorda mai", ci ricorda il nostro ex rappresentante Enrico Ruggeri, e ci regala il primo sprazzo di ritmo, incalzante, della serata. Ci sembra che l'emozione si faccia un poco sentire, ma il brano si distacca nettamente dagli altri, ed è composto e arrangiato con stile. Bravo.

"Semplicemente" dei Bluvertigo inizia lento, con reminiscenze di autori del passato (pensiamo a Bindi che è indubbiamente un modello per Morgan), poi acquista ritmo ma non perde classe. Ricco di dissonanze in sottofondo, come del resto è lo stile a cui il nostro Marco Castoldi ci ha abituati, risente forse di una voce un po' troppo velata, ma nel complesso è uno dei brani che spiccano.

Il secondo ospite non è solo un musicista, ma un mito. Elton John, solo al pianoforte, scatena i nostri ricordi con due brani che sono anche molto attuali, "Your song" e "Sorry seems to be the hardest word". L'anteprima del nuovo brano, "Blue wonderful", ci suggerisce un altro successo futuro. E' un pezzo di classe nel più puro stile Elton, un'altra perla da aggiungere alla sua discografia.

Un altro rapper che strizza l'occhio al canto, dopo i suoi colleghi dello scorso anno, è Rocco Hunt con "Wake up", un pezzo energico condito con una buona dose di napoletanità, che trascina e fa ballare e saltare. Occhio, perché arriverà in alto.

Ultima artista in gara Irene Formaciari con "Blu", un pezzo il cui titolo ce ne ricorda un altro, ben più famoso, del padre. Brano importante, che parla delle vite dei migranti, ha un andamento sognante che si apre nel ritornello. Intensa l'interpretazione di Irene.

Ultimo ospite musicale della serata, Maitre Gims, star francofona del momento, con la sua "Est-ce que tu m'aimes", un brano che sta monopolizzando la programmazione delle nostre radio. Dopo la sua esibizione, riceve dalle mani di Carlo Conti il disco di platino.

Alla fine della serata, viene annunciato che i quattro a rischio eliminazione sono Irene Fornaciari, Noemi, Bluvertigo e Dear Jack.  

martedì 9 febbraio 2016

Ecco il promo dell'Eurovision Song Contest 2016!



Andrà in onda per la prima volta durante la prima serata del Festival di Sanremo, fra poco, il promo italiano per l'Eurovision Song Contest 2016, il cui slogan è "Da Sanremo all'Eurovision Song Contest", frase che sottolinea il sempre più forte legame creato fra il nostro festival nazionale e il suo "figlio" europeo.

Eccovelo in anteprima sulla pagina Facebook ufficiale! E poi... buon Sanremo per scoprire il nostro rappresentante!

Eurovision 2016: gli Argo rappresenteranno la Grecia



Dopo numerose speculazioni, finalmente la ERT, la tv greca, ha ufficializzato il nome del cantante che rappresenterà il paese ellenico al  61° Eurovision Song Contest, che si terrà a Stoccolma dal 10 al 14 Maggio 2016.

Si tratta del gruppo Argo formato da Christina Lachana, voce, Maria Venetikidou, voce, Vladimiros Sofianidis, voce,  Kostas Topouzis, lira, Ilias Kesidis, percussioni, e Alekos Papadopoulos, percussioni davul.

Il gruppo, originario di Salonicco, non ha ancora reso noto il brano che porterà in gara sul palco della Globe Arena.

I ben informati dicono che sarà una canzone con elementi tipici folk e cantata nel dialetto pontiaco parlato a Nord del paese. La canzone dovrebbe avere come tema i rifugiati e tutti quei problemi che il paese sta attraversando in questo momento.

La band, nata con il nome Europond, ha circa 15 anni di carriera alle spalle, un album e molti singoli ed ha cambiato formazione spesse volte. Per l'Eurovision la cantante Maria Venetikidou è stata aggiunta al gruppo.

Gli Argo sono stati scelti tramite selezione interna, cioè senza vincere nessun concorso o festival musicale.

Ecco uno dei loro ultimi singoli:




Sanremo, sempre più Eurovision style!



Non fatevi ingannare dalla pioggia battente che, da un paio d'ore, sta sferzando la cittadina più musicale della riviera: quella è solo un incidente di percorso, destinato a risolversi, si spera, in poco tempo. La verità è che, mai come quest'anno, qui a Sanremo il Festival si vive anche nelle strade, nelle piazze, nei locali, assomigliando sempre di più a una manifestazione giovane e vicina al pubblico.

Rispetto allo scorso anno, infatti, sono aumentate le iniziative collaterali e i palchi posizionati nelle strade e nelle piazze, che sono pronti per ospitare le esibizioni di band e cantanti emergenti, oltre alle consuete "vetrine", negozi pronti a ospitare speaker radiofonici intenti a intervistare i cantanti in gara per la gioia dei fans e dei curiosi. A queste si uniscono le postazioni delle radio più importanti, Radio 2 in testa. Ieri pomeriggio, davanti al Casino, sanremesi e turisti hanno potuto assistere all'esibizione del "pianista fuori posto" Paolo Zanella, che ha suonato il suo pianoforte appeso a una gru, a 15 metri di altezza.



Assolutamente impagabile l'atmosfera che si respirava ieri sera, alla vigilia del grande giorno, in Piazza Bresca, il centro della movida sanremese, dove, in uno dei locali, si stava tenendo lo showcase di Francesca Michielin. In mezzo a una marea di giovani a caccia di foto e autografi, Morgan è passato benedicendo la folla e uscendo a più riprese dall'auto per concedersi agli obiettivi dei fans, Dolcenera ha salutato tutti da una station wagon, mentre Elio si è tranquillamente allontanato in sella a una vespa, indossando un regolare casco. 

Insomma, l'impressione generale è che la manifestazione, almeno nella sua dimensione cittadina, stia cercando uno svecchiamento, sforzandosi di avvicinarsi al pubblico e magari, perché no, a una visione più aperta e più "internazionale", in contrasto con l'aria compassata di qualche anno fa.






Eurovision 2016 - Le selezioni nazionali: Danimarca



Sabato 13 Febbraio alle 20:00 sarà il turno anche della Danimarca di decidere il suo rappresentante per il 61° Eurovision Song Contest che si terrà a Stoccolma dal 10 al 14 Maggio 2016.

La 46° edizione del Dansk Melodi Grand Prix, la selezione danese per l'Eurovision, si terrà al Forum Horsens di Horsens e sarà presentata da Annette Heick e Jacob Riising con la collaborazione di Hilda Heick dalla Green Room.



Il vincitore sarà decretato in due round. Nel primo le 10 canzoni saranno giudicate da una giuria di esperti e dal televoto. Nel secondo, la top 3 si sfiderà in una "superfinale" dove voterà solamente il pubblico danese.

Ma presentiamo i cantanti in gara e le loro canzoni in ordine apparizione.


01. David Jay "Rays of sunlight"


David è abituato ai palchi internazionali essendosi già esibito in Germania ed in molti paesi africani. Ha già inciso alcuni singoli e la sua canzone è stata scritta, fra gli altri, anche da Bryan Rice già presente in varie edizioni del festival come cantante.




02. Simone "Heart shaped hole"


Partecipa per la terza volta dopo essersi classificata terza in entrambe le annate 2010 e 2013. Ha iniziato la sua carriera a 12 anni vincendo un talent per bambini.




03. Bracelet "Breakaway"


La band è composta dalla danese Rebecca Krogmann e dai fratelli svedesi Charlie e Felix Grönvall figli della nota cantante Nanne (Eurovision 1996) e nipoti di Benny Andersson, uno dei componenti dei mitici ABBA (Eurovision 1974). I due fratelli hanno partecipato al Melodifestivalen svedese nel 2014 mentre Rebecca è stata la solista di alcune band locali. La loro canzone è scritta anche da Jimmy Jansson, autore piuttosto famoso in Svezia.




04. Sophia Nohr "Blue horizon"


Sophia ha partecipato all'ultima edizione danese di "X Factor".




05. Veronicas Illusion "The wrong kind"


Veronicas è famosa in Cina ed è anche una ballerina. Ha inciso un singolo  negli Stati Uniti. La sua canzone è scritta, fra gli altri, anche da Peter Boström autore di "Euphoria",  canzone svedese vincitrice dell'Eurovision 2012.




06. Lighthouse X "Soldiers of love"


Band formata da Johannes Nymark, Martin Skriver e Søren Bregendal. Cantano insieme dal 2012.




07. Kristel Lisberg "Who needs a heart"


Kristel è originaria delle Isole Faroe ed ha già una buona carriera alle spalle. Nel 2012 ha partecipato all'edizione danese di "X Factor". Fra gli autori del suo brano c'è lo svedese Jonas Gladnikoff  autore di ben 3 canzoni irlandesi all'Eurovision 2009, 2010 e 2014.




08. Jessica "Break it good"


Jessica ha partecipato a molte manifestazioni locali di musica reggae alla quale si ispira nelle sue canzoni.




09. Muri & Mario "To stjerner"


Duo nato dall'amicizia di un italiano, Mario Sciacca, e di un danese di origini arabe, Murad Mahmoud. Il loro primo successo "Mambo" è datato 2012. Sono gli unici a cantare in danese. Il loro brano è scritto assieme a Gianluigi Fazio che ha collaborato anche con Eros Ramazzotti.




10. Anja Nissen "Never alone"


Anja è nata e cresciuta in Australia da genitori danesi. Ha vinto "The Voice Of Australia" nel 2014 ed ha inciso un album. Fra gli autori della sua canzone c'è Emmelie De Forest, vincitrice danese dell'Eurovision 2013.



Appuntamento quindi a Sabato sera per scoprire il vincitore!