mercoledì 25 giugno 2014

A Napoli l'Assemblea Generale dell'EBU



Dopo 12 anni, l'Assemblea Generale dell'EBU torna a Napoli. E' infatti nella bella città del Vesuvio che, il prossimo 26 e 27 Giugno, si terrà la riunione della più vasta e importante associazione professionale di emittenti, con 72 membri e 36 associati in tutta Europa. L'evento si svolgerà presso l'Auditorium del CPTV e riunirà più di 200 delegati provenienti da 52 Paesi.

Così Ingrid Deltenre, Direttore Generale EBU, spiega la scelta di Napoli: ''La scelta della sede di Napoli per l'assemblea della European Broadcasting Union, è molto importante per tre ragioni. Primo, perchè la Rai festeggia i propri 60 anni. Secondo, perchè in Italia, come in Inghilterra, si sta discutendo il rinnovo della concessione del servizio pubblico. In due Paesi, quindi, in cui il servizio pubblico ha grande rilevanza a livello europeo. Terzo, perchè quando si parla di innovazione tecnologica, la Rai è molto importante, come dimostra il centro di Torino che è davvero all'avanguardia''.

L'assemblea torna quindi a essere ospitata in un luogo simbolico come un Centro di Produzione Radiotelevisivo. Non solo: Napoli offrirà ai delegati anche momenti di condivisione artistica e culturale, che avranno il loro culmine alla chiusura dei lavori, quando il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini farà da "padrone di casa" a Pompei, per renderli partecipi dell'impegno istituzionale per la sua rinascita.

Tema dell'assemblea saranno, ovviamente, gli obiettivi comuni, da perseguirsi attraverso la condivisione delle esperienze individuali e il ricorso a tecnologie d'avanguardia. Queste le parole di Jean Paul Philippot, Presidente EBU: ''Il nostro obiettivo è avere un servizio pubblico moderno e innovativo, ma allo stesso tempo fedele alle idee iniziali che lo hanno ispirato. Il servizio pubblico ha, infatti, svolto fin dal principio un compito molto importante nello sviluppare un comune sentire europeo e la Rai è molto importante nel quadro dei servizi pubblici europei sia per il lavoro che svolge in termini di innovazione tecnologica sia per il suo ruolo in termini di promozione della cultura''.

Buon lavoro, quindi a tutti i delegati, con l'augurio che il loro impegno porti a una sempre più stretta collaborazione a livello europeo, nell'ottica del servizio pubblico e dell'attenzione allo spettatore.

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