giovedì 12 marzo 2015

"Don't deny", un brano importante per la nuova generazione dell'Armenia


L'attesa è finita: dopo averci pian piano rivelato tutti i nomi dei membri del gruppo Genealogy, formato da giovani di origine armena residenti in tutti i continenti (Inga Arshakyan, Essaï Altounian, Stephanie Topalian, Vahe Tilbian, Mary-Jean O’Doherty Vasmatzian e Tamar Kaprelian), oggi l'Armenia ha presentanto anche "Don't deny", il brano con il quale il gruppo prenderà parte all'Eurovision Song Contest di Vienna, e il relativo video.

Si tratta di un midtempo dall'andamento non lineare, ricco di variazioni e assolutamente non di facile presa, ma che ricorda piuttosto lo stile di un musical moderno. L'insieme, però, colpisce più di un motivo orecchiabile, specialmente se unito al significativo video che lo accompagna.

Sappiamo che il tema di questa "Don't deny", "Non negare", è una ferita ancora dolorosamente aperta nel cuore degli armeni (il genocidio, del quale quest'anno ricorre il centenario), e le parole sono un'esortazione a non negare i propri dolorosi ricordi, le proprie paure, la parte oscura della vita. Tuttavia, canzone e video si prestano a molteplici interpretazioni, che possono essere diverse per ciascuno di noi. Quelle sedie che restano sempre più vuote man mano che il video va avanti possono parlarci anche, ad esempio, della crudele caducità della vita in senso lato. Bello il contrasto fra passato (la famiglia che si assottiglia a ogni foto che viene scattata nel tentativo di fermare un momento relativamente felice) e presente (i sei interpreti che si muovono come fra quinte di un teatro, dentro un'illusione o una negazione che tentano di superare). Il finale, con i sei membri del gruppo che si sostituiscono ai protagonisti della foto di famiglia, ci suggerisce il tramandarsi della memoria e della speranza.

Si tratta sicuramente di una canzone che non passerà inosservata, e che forse farà discutere, ma capace anche di trasmettere note di speranza per il futuro. Eccovi il video!

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