domenica 9 ottobre 2016

"Io senza te", il musical di Peter, Sue & Marc


Ha recentemente compiuto un anno "Io senza te", il musical ispirato alle canzoni di Peter, Sue e Marc e intitolato come la loro hit eurovisiva del 1981. In questo anno, lo spettacolo ha collezionato un successo dopo l'altro, guadagnandosi anche il Prix Walo 2015 come miglior produzione teatrale.

Al momento il musical è in cartellone al Theater 11 Zürich Oerlikon: chi si trovasse da quelle parti, può certamente farci un pensierino. Trovate tutte le informazioni nel sito ufficiale. Intanto, leggiamo il racconto del nostro Josh Gallo, che ha assistito alla rappresentazione non una, ma due volte.

"Poco più di una settimana fa sono andato a rivedere il musical "Io senza te" di Peter, Sue & Marc. I tre Bernesi hanno partecipato ben quattro volte all'ESC: nel 1971 con "Les illusions de nos vingt ans", nel 1976 con "Djambo Djambo", nel 1979 insieme a Pfuri, Gorps & Kniri con "Trödler + Co.", e poi nel 1981, appunto, con "io senza te".

Peter, Sue & Marc e le loro canzoni fanno parte della cultura musicale Svizzera. Il gruppo si è separato alla vigilia di Capodanno del 1981. Da allora ognuno ha percorso la propria strada. Dopo la pubblicazione di qualche brano l'interesse si è affievolito intorno a Sue Shell, e neppure di Marc Dietrich si parlava più tanto. Quest'ultimo ha poi un negozio di vino, e si dice sia diventato uno dei propri migliori clienti. Peter Reber invece ha fatto un giro del mondo in barca, e ha ripreso quota con i suoi album dialettali Bernesi: "Grüeni Banane" (Banane verdi), "Jede bruucht si Insel" (Ognuno ha bisogno di una sua isola) e "Dr Sunne entgäge" (Verso il sole). Moltissimi brani, anzi quasi tutti, sono diventati degli evergreen e fanno parte della storia della musica Svizzera.

Nel musical, invece, si trovano esclusivamente dei brani dall'era Peter, Sue & Marc. La storia non ha niente a che vedere con la vita o le storie personali dei tre artisti. Le canzoni sono state adattate e riscritte per presentare una storia carina ed evidentemente a lieto fine. Anzi, per meglio dire, ci sono varie storie che si intrecciano.

Principalmente è la storia di una coppia (Lilly e Jean-Rémy) che, dopo 20 anni di matrimonio, si è un poco persa. Lui rientra dal lavoro alla mattina, quando lei invece parte per l'ufficio. Lei vorrebbe realizzare il sogno e la promessa che si sono fatti nel giorno del loro matrimonio: andare alle Bahamas. Lui invece si accontenta del suo piccolo sogno, cioè il suo locale, il Bahamas Bar, a Zurigo. Non volendo perdere sua moglie, Jean-Rémy organizza una festa a sorpresa nel Bahamas Bar, dove verrà cantata la loro canzone preferita, cioè una cover del brano di vent'anni fa "Io senza te" di Peter, Sue & Marc. Questa canzone verrà poi cantata da Gio (un barista del Bahamas Bar), Dieter (il suo coinquilino - che preferisce fare musica invece di andare all'università come previsto dai suoi genitori) e Ky (che è appena ritornata dalle Bahamas). Questi tre formeranno poi la cover band di Peter, Sue & Marc, e Gio riuscirà pian pianino a conquistare Ky. La sorpresa per l'anniversario di matrimonio, purtroppo, non riesce. Anche se Lilly rivive con piacere il momento di vent'anni fa, ricorda anche la promessa e la conseguente delusione. Decide così di rincorrere il suo sogno, che purtroppo il marito non condivide più, e parte per le Bahamas da sola...

Le coreografie e le scene sono ben fatte, i ballerini e i cantanti bravissimi. C'è da sorridere/ridere e magari anche il pericolo di cadere un po' nella malinconia. La scena che fa rimanere la maggior parte della gente a bocca aperta, il numero clou, è quella di "Charlie Chaplin". Assolutamente fenomenale e potrebbe valere da sola come motivo per andare a vedere "Io senza te"...

A causa delle battute in dialetto e dei riferimenti alla realtà locale, probabilmente il musical non può essere goduto in pieno da tutti gli spettatori, ma questa non è una buona ragione per perderselo. Io ho passato una bellissima serata, per la seconda volta..."

Ringraziamo il nostro Josh, con un poco di sana invidia che, speriamo, ci potrà servire presto da incentivo per programmare un viaggetto a Zurigo! Intanto godiamoci il trailer dello spettacolo.

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