domenica 20 novembre 2016

Premiazione e conferenza stampa: quanta emozione!



Tutte femmine, e fra le più piccole in gara: la premiazione e la conferenza stampa del Junior Eurovision Song Contest sono state una vera festa, con qualche lacrima ma tanti sorrisi.

Già al momento della sua proclamazione, la piccola Mariam non aveva potuto trattenere qualche lacrima, tanto che, all'inizio, non era riuscita a intonare nuovamente la sua canzone. Solo il calore e l'incoraggiamento degli altri partecipanti, che si sono stretti tutti intorno a lei, le aveva dato la forza per riprendersi dalla grande gioia, e andare avanti con il suo pezzo.

Alla conferenza stampa l'atmosfera non è stata molto dissimile, con la nostra Fiamma che si stringeva ai suoi genitori con gli occhi pieni di gioia e commozione, e l'invasione delle piccole armene felici e festose. Alle vincitrici sono stati subito presentati i tre trofei, tre originali vasi da un fiore realizzati in vetro di Mdina, la cui forma riprendeva il logo "Embrace" della manifestazione.

Al centro della conferenza è stata, ovviamente, la vincitrice, che ha raccontato di non essersi resa conto, all'inizio, della vittoria, e di avere iniziato finalmente a capirlo nel momento in cui è stata accompagnata sul palco. Mariam è una fan dell'evento da qualche anno, e non le sembra ancora vero di averlo vinto. Ha raccontato che non porterà il trofeo a scuola per paura di romperlo, ma sa che i suoi amici saranno felicissimi per lei.

La nostra Fiamma, dal canto suo, ha ribadito il suo grande amore per la mamma, oggetto della sua canzone, anche se ultimamente si è resa più indipendente da lei. E' certa, però, che l'avrà sempre al suo fianco. Alla conferenza, però, al suo fianco c'erano i Jedward, che hanno lodato i partecipanti affermando di essere meno bravi di loro.

Sono stati poi anche menzionati gli autori delle canzoni, fra cui i nostri Marco Iardella e Francesco Spadoni, orgogliosissimi insieme alla delegazione italiana, Nicola Caligiore ed Eddy Anselmi, e ai genitori di Fiamma.

E adesso, un applauso a tutti, sperando di poter scoprire Tbilisi il prossimo anno!  


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