Quest'anno non sarà la nostra selezione per l'Eurovision Song Contest (come sapete la RAI ha scelto internamente Emma per difendere i nostri colori a Copenaghen) ma il Festival della Canzone Italiana di Sanremo ne è comunque considerato il progenitore.
Proprio dal Festival, nato a Sanremo nel 1951, scaturì qualche anno dopo l'idea di una manifestazione internazionale di canzoni che nel 1956 dette vita al primo Eurofestival a Lugano.
Parte stasera la 64a edizione, ancora affidata al duo Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.
Dopo il grande successo della scorsa
edizione Fazio prosegue nel suo tentativo di rinnovare il Festival con un
linguaggio e una musica al passo dei tempi.
Il cast di big chiamati è
tutt’altro che tradizionale e comprende due glorie italiane passate all'Eurovision in tempi diversi: la veterana Antonella Ruggiero, indimenticabile voce dei Matia Bazar che parteciparono nel 1979 a Gerusalemme con "Raggio di luna" e il talentuoso Raphael Gualazzi, rivelazione nel 2011 a Düsseldorf dove conquistò il secondo posto con "Madness of Love" ("Follia d'amore") con cui aveva vinto la sezione giovani a Sanremo.
Entrambi si esibiranno stasera con due brani, come anche quest'anno vuole il regolamento, uno dei quali verrà scartato attraverso il televoto e i voti della sala stampa.
Antonella Ruggiero presenterà "Quando balliamo", descritta come un tango in cui il ballo si traduce in danza della vita, e "Da lontano", esempio del bel canto di cui è sicuramente maestra.
Raphael Gualazzi invece si presenta in una veste nuova col dj The Bloody Beetroots in "Tanto ci sei", una ballata a metà strada tra elettronica e soul, e "Liberi o no", ancora fusione di elettronica e soul attraverso la quale promette di scatenarsi sul palco.
Tra gli ospiti di stasera anche un'icona per gli eurofan italiani e non, Raffaella Carrà, che commentò l'ESC del ritorno dell'Italia, quello del 2011 a cui prese parte proprio Gualazzi.
Insomma non ci resta che augurarvi buona visione: perché Sanremo è Sanremo!
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