sabato 8 marzo 2014

La Svezia ha deciso: Sanna a Copenhagen

Inizio scoppiettante con le varie selezioni a cui i partecipanti hanno partecipato per arrivare fino qui. Seguito da Charlotte Perrelli stile sirena che ha cantato canzoni tratte da La Sirenetta Disney, Wonderful Copenhagen di Frank Loesser, omaggio alla città che ospiterà il prossimo Eurovision Song contest. Tra il pubblico cartelloni colorati a rappresentare i vari artisti e tantissimi palloncini gialli e blu. Ed eccoli i finalisti: chi fra loro rappresenterà la Svezia? 


1. Anton Ewald - Natural 
2. Ellen Benediktson - Songbird 
3. Alcazar - Blame It On The Disco 
4. Oscar Zia - Yes We Can 
5. Linus Svenning - Bröder 
6. Helena Paparizou - Survivor
7. YOHIO - To The End
8. Sanna Nielsen - Undo
9. Panetoz - Efter Solsken
10.  Ace Wilder - Busy Doin' Nothing

Primo ad esibirsi Anton Ewald 21enne cantante e ballerino che ha già partecipato ad altre edizioni del Melodifestivalen come ballerino e corista. “Natural” è molto simile alla canzone proposta lo scorso anno . Due ballerini raggiungono Anton sul palco non appena parte il primo coro. Segue la giovanissima Ellen Benediktson che canta una ballata accompagnata dal suono di una chitarra . Esegue la canzone in piedi sulla piattaforma che si trova alla fine della passerella in mezzo alla folla con sei grandi lampade che proiettano una luce gialla alle sue spalle. Il fatto che la sua canzone è una ballata potrà rappresentare la sua carta vincente? Arrivano gli Alcazar, gruppo eurodance che si è affermato come uno dei gruppi musicali di maggior successo a livello nazionale e internazionale. La loro esibizione inizia con un'enorme palla da discoteca. Offrono una performance molto energica. La canzone è da discoteca uptempo in tipico stile Alcazar. Ed è sempre dance il brano proposto da Oscar Zia, giovanissimo (17 anni) cantante di origini italiane che ha partecipato a varie trasmissioni televisive. Uno degli autori della canzone che presenta stasera è Fredrik Kempe, che ha scritto molti successi, fra cui “Hero” (2008), “La Voix” (2009) e “Popular” (2011).
Segue Linus Svenning che interpreta una canzone commovente, omaggio al fratello morto. Inizia la canzone in piedi su una piattaforma in mezzo alla folla per poi spostarsi verso il palco sul quale compaiono immagini di Linus e di suo fratello. Di certo la sua canzone arriverà al cuore del pubblico televisivo. Poi Helena Paparizou, volto noto al pubblico eurovisivo. La canzone inizia con Helena sola sul palco al buio con un riflettore blu e un microfono. Durante il ritornello il palco si illumina di blu. La sua canzone è un inno andare avanti nonostante le avversità della vita. Poi YOHIO che è molto cambiato rispetto allo scorso anno. Con lui tre membri della band sul palco. Verso la fine della canzone YOHIO fa un movimento improvviso con il braccio e una palla di fuoco esce dalla sua mano: è l'inizio di un inizio di una fontana di fiamme che fuoriescono intorno al palco.
Ed ecco una delle favorite della serata Sanna Nielsen che si presenta con una ballad. Inizia in piedi da sola sul palcoscenico buio. Mentre la canzone prosegue Sanna è circondata da dodici faretti blu che creano uno spettacolo di luce. A seguire il gruppo hip hop Panetoz che ci dice che dopo il sole arriva la pioggia. Le canzoni rap sono abbastanza rare al Melodifestivalen, anche se ricordiamo che nel 2008 la canzone “Upp och hoppa” di Frida aveva riscontrato un buon successo. E infine l’altra favorita della serata: Ace Wilder. Alice (Ace) Wilder, è nata in Svezia, ma è cresciuta in Florida. Insieme a Joy & Linnea Deb ha scritto la canzone che presenta stasera che dovrebbe servire come promemoria a non prendere tutto troppo sul serio. Ace dice che vuole creare energia sul palco, intrattenere il suo pubblico e lasciare un segno duraturo. Ci riuscirà?

Interval act dedicato agli ABBA, in occasione del 40esimo anniversario dalla vittoria  del gruppo all’Eurovision Song Contest del 1974 con “Waterloo”, che li portò al successo internazionale. Charlotte Perrelli, Malena Ernman, Robin Stjernberg e Marie Bergman ci hanno intrattenuti con un medley di “Take a chance on me”, “Knowing me knowing you”, “Chiquitita”, Gimme gimme gimme (a man after midnight) e “Thank you for the music”.
Dopo l'interval act spazio alle giurie per decidere chi rappresenterà la Svezia a Copenhagen.



E anche quest'anno tra le undici giurie straniere c'era una giuria italiana presieduta da Nicola Caligiore (capo delegazione italiana) e composta anche da tre membri di Ogae Italy: la nostra presidente Cristina Giuntini, il giornalista Eddy Anselmi e lo speaker Massimiliano Nucci. A completare il quintetto il blogger Alessandro Pigliavento di Eurofestival News e la giovane deejay Federica Geirola. I nostri hanno premiato con 12 punti "Busy doin' nothin'" di Ace Wilder, che pur avendo vinto per le giurie internazionali, è arrivata al secondo posto nella classifica finale e con 210 punti. A soli due punti dall'altra favorita e vincitrice Sanna Nielsen.



Ascoltiamo la vincitrice.

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