Si è tenuto oggi pomeriggio il primo meet and greet di Emma,
consecutivo al suo primo set di prove. Emma si è presentata nella sala
conferenze con gli abiti di scena, accompagnata dal suo addetto stampa Raffaele
Viganò e dall’Head of Delegation italiano Nicola Caligiore.
Ha iniziato scusandosi per il suo inglese, che in tutta
onestà non ci è proprio sembrato così terribile. Il presentatore le ha chiesto
innanzitutto come le fosse parsa la sua prova, ed Emma ha risposto che è molto
soddisfatta: ha avuto la classica paura del palco, ma era anche felice ed
eccitata dalla situazione così importante, un’ottima possibilità per lei.
Ha ribadito che è orgogliosa di cantare in italiano, essendo
italiana. Ha poi spiegato che la sua canzone parla di tutte le città che ha visitato
finora per lavoro. Spera di visitarne molte altre. In effetti, il suo primo
pensiero sul palco è stato che era favoloso, un palco grande per una grande
esperienza che spera le servirà per portare la sua musica fuori dall’Italia. Le
è stato chiesto se cambierà qualcosa della sua performance: forse qualcosa, ma
la sua opinione è che la prima prova sia stata perfetta.
Alcuni giornalisti maltesi, che la seguono dall’inizio della
sua carriera, le hanno chiesto che cosa voglia dire per lei rappresentare
l’Italia e se abbia intenzione di visitare Malta, ovviamente per un concerto.
La risposta è stata che rappresentare l’Italia è una grande possibilità per la
quale si sente pronta, e che spera comunque di spingersi fino a Malta e altri
Paesi.
Da un giornalista australiano è arrivata una domanda sulla sua partecipazione al film "Benvenuti al Nord" e sulla canzone di Modugno che ha interpretato in questa pellicola. Emma ha risposto che il regista era già da tempo un suo ammiratore, e che ha pensato a lei per farle interpretare proprio un brano di Modugno, un autore della sua terra, proposta che lei ha accolto come un grande onore. La canzone, ovviamente "Nel blu dipinto di blu", le è stata fatta cantare brevemente a cappella a completamento della risposta.
Riguardo al suo look, Emma ha ammesso di non essere una fashion victim anche se non disdegna il vestirsi alla moda; sul palco vestirà Stefano De Lellis, ma usualmente il suo stilista preferito è Francesco Scognamiglio.
Inevitabile un riferimento a Copenaghen come simbolo della vittoria italiana del 1964: le è stato chiesto se lo vede come un segno e se spera di festeggiare come a suo tempo fece Gigliola Cinquetti. Emma ha risposto che lo spera, lo vede come un auspicio positivo, e ha poi aggiunto che, avendo iniziato a cantare a nove anni insieme a suo padre, il suo desidero è di continuare a farlo per tutta la vita.
Richiesta di scegliere la sua preferita fra "Non è l'inferno", suo brano vincitore a Sanremo, e "La mia città", ha risposto che è molto difficile decidere, ma che certamente in questo momento il brano eurovisivo vince su tutta la linea.
Dalla presidente di OGAE Italy è arrivata la penultima domanda: visto che nella sua canzone parla di vivere in fretta, volere, prendere tutto, è così anche nella vita? Certamente sì, ha risposto Emma, voglio vivere la vita adesso e fino in fondo. Una ragazza decisa e positiva!
L'ultima domanda è stata incentrata sui rumors relativi a un suo presunto rifiuto di rappresentare l'Italia nel 2012, dopo la sua vittoria a Sanremo. Emma ha chiarito di non essere mai stata interpellata in merito, altrimenti sicuramente non avrebbe rifiutato. Ha aggiunto però che è positivo che sia successo solo adesso, perché si sente più matura e preparata a questa esperienza.
Un'ultima frase: sono qui per vincere. Una vera tigre, che ha certamente fatto un'ottima impressione sui presenti, come testimoniano gli applausi scroscianti che hanno chiuso questo primo incontro di Emma con la stampa. Una brevissima sessione fotografica, e via, verso il red carpet!
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