mercoledì 10 febbraio 2016

Sanremo 2016 Prima Serata: è fra questi il nostro rappresentante?

Foto: Alessandro Banti

Si comincia! La prima serata del Festival di Sanremo 2016 sta per iniziare: è il primo passo verso la proclamazione del nostro rappresentante per Stoccolma! In modo molto opportuno, ancora prima della sigla, stiamo assistendo a un montaggio di tutte le canzoni vincitrici dal 1951 a oggi, e riconosciamo anche molte delle nostre rappresentanti eurovisive, nonché la vincitrice del 1964 Gigliola Cinquetti. La sala stampa Lucio Dalla canta con Albano e Romina, con Eros Ramazzotti, con i Pooh e con il trio Morandi Ruggeri Tozzi. Parte l'applauso per i Jalisse.

Si continua in stile talent show, con le immagini del red carpet di ieri sera e con impressioni flash dei cantanti in gara: ancora una volta un taglio moderno e veloce per l'introduzione di questo festival. La vera e propria apertura avviene sulle note di un arrangiamento di "Starman" di David Bowie, a giusto omaggio di un grande recentemente scomparso.

Dopo la presentazione, si entra subito nel vivo della gara con Lorenzo Fragola. Impeccabile in un completo elegante e piuttosto serio, canta "Infinite volte", una classica ballata gradevole e ben eseguita, che ricorda altri motivi sanremesi e non. La voce ha vaghi echi di Marco Mengoni.

Noemi è la seconda a salire sul palco. Porta un brano raffinato, "La borsa di una donna", con un testo originale, intelligente e, allo stesso tempo, molto poetico. Lo stile è cantautorale, il tono molto basso: il pezzo non richiede, anzi, sconsiglia, picchi esecutivi, e questo potrebbe in qualche modo penalizzarlo. Sarebbe un peccato, perché è un vero gioiello da scoprire pian piano.

Entra in scena il primo gruppo: i Dear Jack, con il loro nuovo frontman Leiner Riflessi e il brano "Mezzo respiro". Anche questa è una ballata, molto cantabile, con un key change nella seconda metà. Un brano gradevole, che avrà sicuramente molto successo fra i più giovani.

Tra i favoriti, Giovanni Caccamo e Deborah Iurato con "Via da qui". Entrambi seduti, in uno staging semplice e suggestivo. Parte lui, in sordina, e il brano si accentua all'ingresso di lei. E' l'ennesima ballata della serata, ma è un brano non banale, non facile, quasi drammatico, e per questo potrebbe arrivare in alto. Teniamoli d'occhio.

E' poi il momento della prima superospite Laura Pausini, che onora il palco del festival come tutti i grandi. Dapprima un medley fra "Vivimi", "Strani amori" e "Invece no", poi un curioso duetto con la se stessa di tanti anni fa su "La solitudine", per finire con "Simili". "Se siamo simili siamo tutti uguali, e dobbiamo proteggerci, non dividerci!" Molti eurofans la vorrebbero in gara all'Eurovision Song Contest, malgrado per ora l'opzione non sembri poter essere presa in considerazione.

Dapprima sussurrata, poi ariosa la canzone degli Stadio, "Un giorno mi dirai", dedicata al rapporto padre/figlia. E' certamente un brano molto intenso e intimista, ma noi, anche se lo apprezziamo, ci troviamo comunque a rimpiangere il semplice splendore di loro brani del passato come "Lo zaino".

Entra poi Arisa, che presenta l'ennesima ballata, "Guardando il cielo". La voce della cantante non si discute: è limpida, chiara, musicale, sempre ottima. Il brano è orecchiabile, scorrevole, cantabile, ma non si discosta molto da altre sue precedenti canzoni.

"Il primo amore non si scorda mai", ci ricorda il nostro ex rappresentante Enrico Ruggeri, e ci regala il primo sprazzo di ritmo, incalzante, della serata. Ci sembra che l'emozione si faccia un poco sentire, ma il brano si distacca nettamente dagli altri, ed è composto e arrangiato con stile. Bravo.

"Semplicemente" dei Bluvertigo inizia lento, con reminiscenze di autori del passato (pensiamo a Bindi che è indubbiamente un modello per Morgan), poi acquista ritmo ma non perde classe. Ricco di dissonanze in sottofondo, come del resto è lo stile a cui il nostro Marco Castoldi ci ha abituati, risente forse di una voce un po' troppo velata, ma nel complesso è uno dei brani che spiccano.

Il secondo ospite non è solo un musicista, ma un mito. Elton John, solo al pianoforte, scatena i nostri ricordi con due brani che sono anche molto attuali, "Your song" e "Sorry seems to be the hardest word". L'anteprima del nuovo brano, "Blue wonderful", ci suggerisce un altro successo futuro. E' un pezzo di classe nel più puro stile Elton, un'altra perla da aggiungere alla sua discografia.

Un altro rapper che strizza l'occhio al canto, dopo i suoi colleghi dello scorso anno, è Rocco Hunt con "Wake up", un pezzo energico condito con una buona dose di napoletanità, che trascina e fa ballare e saltare. Occhio, perché arriverà in alto.

Ultima artista in gara Irene Formaciari con "Blu", un pezzo il cui titolo ce ne ricorda un altro, ben più famoso, del padre. Brano importante, che parla delle vite dei migranti, ha un andamento sognante che si apre nel ritornello. Intensa l'interpretazione di Irene.

Ultimo ospite musicale della serata, Maitre Gims, star francofona del momento, con la sua "Est-ce que tu m'aimes", un brano che sta monopolizzando la programmazione delle nostre radio. Dopo la sua esibizione, riceve dalle mani di Carlo Conti il disco di platino.

Alla fine della serata, viene annunciato che i quattro a rischio eliminazione sono Irene Fornaciari, Noemi, Bluvertigo e Dear Jack.  

Nessun commento:

Posta un commento