mercoledì 27 aprile 2016

Jüri Pootsmann: adesso premo il "Play"!


E' giovanissimo, ma già molto determinato: Jüri Pootsmann, che rappresenterà l'Estonia all'Eurovision Song Contest con la canzone "Play", ha già al suo attivo molte esperienze e molti successi. Adesso si presenta davanti all'Europa con la stessa grinta che l'ha già visto trionfare in patria.

Prima della sua partenza per Stoccolma, abbiamo scambiato due parole con lui. Ecco quello che ci ha raccontato di se, della sua canzone e del bellissimo momento che sta vivendo.

OGAE Italy: Ciao Jüri, piacere di conoscerti! Grazie di avere accettato questa intervista, e congratulazioni per essere stato scelto quale rappresentante dell'Estonia all'Eurovision Song Contest di quest'anno!
La finale dell'Eesti Laul è stata davvero emozionante, ma, crediamo, anche molto dura per i partecipanti: prima siete stati ridotti a tre interpreti, poi c'è stata un'altra votazione per decidere il rappresentante del vostro Paese. Come ti sei sentito durante tutto questo processo, e qual è stato il tuo primo pensiero quando hai sentito il tuo nome come vincitore dell'Eesti Laul?

Jüri Pootsmann: Eh sì, è stata piuttosto dura! L'Eesti Laul è una gara molto emozionante e sono felice di averla vinta! E' stato in effetti un procedimento molto lungo, ma mi sono mantenuto calmo. Sinceramente, non mi aspettavo niente e sono stato molto sorpreso quando mi hanno detto che ero il vincitore.

OGAE Italy: Fino all'ultimo sei anche stato in competizione con il complesso Cartoon. Alla fine, loro sono arrivati terzi. Al momento della gara, avevi già registrato insieme a loro la canzone "I remember U", che è stata pubblicata dopo l'Eesti Laul. Non è stato un poco strano dover competere con un complesso con il quale avevi appena collaborato?

Jüri Pootsmann: Vero, abbiamo registrato insieme questa canzone, e penso che sia davvero un pezzo fantastico! In realtà non è stato strano, perché sono tutti miei amici, e in quel momento quello su cui eravamo concentrati era l'imminente uscita della canzone!

OGAE Italy: Parlando di Eurovision Song Contest, qual era il tuo atteggiamento verso di esso prima di vincere l'Eesti Laul? Lo guardavi ogni anno, eri già un fan della manifestazione?

Jüri Pootsmann: Sì, io e la mia famiglia lo guardavamo sempre! Penso che sia un evento importante per la maggior parte delle famiglie estoni. Negli ultimi anni ci riunivamo con i nostri amici, facevamo la sauna e mangiavamo un po' di buon cibo, e poi guardavamo la trasmissione. Era fantastico!

OGAE Italy: Parliamo della tua canzone "Play", scritta da Stig Rästa. Leggendo il testo, sembra una descrizione del momento in cui qualcosa sta iniziando. Qual è il suo vero significato per te? Ha una connessione, in qualche modo, con la tua vita?

Jüri Pootsmann: E' veramente una canzone molto importante per me: descrive qualcosa che è successo nella mia vita, questo nuovo inizio, esattamente nel momento in cui l'abbiamo registrata. Per questo sono così felice di poterla cantare.

OGAE Italy: La tua canzone è in Inglese, il che è molto comune, al giorno d'oggi, all'Eurovision Song Contest. Quali sono i motivi per la scelta dell'Inglese in luogo dell'Estone? Inciderai anche una versione Estone della canzone?

Jüri Pootsmann: Penso sia stato del tutto naturale scegliere l'Inglese invece dell'Estone, e in effetti è abbastanza comune all'Eurovision. Non penso che incideremo una versione Estone della canzone, rimarrà in Inglese!

 OGAE Italy: Hai iniziato la tua carriera vincendo il talent show "Eesti Otsib Superstaari". Cosa puoi dirci di quella esperienza? Pensi che i talent show siano solo un modo per raggiungere visibilità e successo, oppure possono anche insegnare qualcosa ai concorrenti?

Jüri Pootsmann: I talent show sono, sì, un modo di raggiungere fama e successo, ma a me hanno insegnato molto! Ho imparato molte cose circa l'ambiente musicale, sul come lavorare con persone diverse, e personalmente sono cresciuto molto in quel periodo. Ma, naturalmente, ci sono molte più difficoltà nella vita reale. In ogni caso, apprezzo l'esperienza che ne ho ricevuto, è stato un bel cammino per arrivare al mondo della musica.

OGAE Italy: Malgrado il tuo essere così giovane, lo scorso anno sei stato nominato Best Male Act agli Estonian Music Awards. Possiamo dire che tu abbia iniziato la tua carriera con tre vittorie! Adesso stai andando a Stoccolma a rappresentare l'Estonia: quali sono le tue speranze e aspettative?

Jüri Pootsmann: Sì, è vero, sono stato molto onorato di ricevere quel premio! Riguardo all'Eurovision, spero veramente di potermelo godere fino in fondo. Non si sa mai che cosa può riservare un'esperienza del genere: voglio solo prenderne tutto quello che posso e imparare il più possibile. E' veramente una grande opportunità per acquistare tanta esperienza.

OGAE Italy: Sappiamo che adesso l'Eurovision Song Contest è il tuo primo pensiero, ma quali sono i tuoi progetti per il dopo? Un tour, o magari il tuo primo LP dopo il tuo EP?

Jüri Pootsmann: Dopo l'Eurovision Song Contest inizieremo a lavorare sul mio primo LP. Uscirà entro l'anno, e non vedo l'ora!

OGAE Italy: Vorremmo sapere qualcosa circa le tue influenze musicali. Quali sono gli artisti e i gruppi che ti piacciono di più e che ascolti spesso? Diresti che la loro musica ti ha in qualche modo influenzato?

Jüri Pootsmann: Ho sempre ascoltato molta musica di generi diversi. Non riesco a dire chi siano i miei preferiti, ci sono così tanti fantastici artisti che mi ispirano!

OGAE Italy: Ultimo, ma non meno importante, siamo curiosi di sapere se conosci la musica italiana, se la ascolti e quali sono i tuoi artisti preferiti.

Jüri Pootsmann: Sfortunatamente non so molto della vostra scena musicale. Ma amo molto la vostra canzone dell'Eurovision Song Contest di quest'anno, e la vostra cantante ha una voce così bella! Sono impaziente di incontrarla!

OGAE Italy: Grazie, Jüri, per avere così gentilmente risposto alle nostre domande. Arrivederci a Stoccolma, e incrociamo le dita per te e per l'Estonia!

Oltre a Jüri Pootsmann, vorremmo ringraziare Leen Kadakas che ha reso possibile questa intervista. Per finire, ascoltiamo "Play" su Spotify e guardiamo il video.


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